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Atri condannata a vivere senza sport...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Quando le associazioni sportive che animano il sociale, il tempo, la vita, che educano i ragazzi, che segnano la differenza tra la strada buona e quella cattiva, che pensano al presente come al futuro, che curano il corpo e la mente, che formano donne e uomini, che insegnano lo spirito competitivo e il sacrificio per gli altri, che chiamano l'anima di una squadra, l'essere pronti a donare se stessi, che in sintesi estrema parlano di sport, quando tutto questo mondo, quando tutto questo universo,  sparisce in un piccolo come in un grande Comune, si può dire che è tutto finito.
Quando si alza bandiera bianca, tutta la storia di Atri perde di valore e valori.
Atri e la Dalmazia per l'ombra degli Illiri.
Atri e il Centro Turistico Integrato con la sua storia e i suoi conflitti d'interesse che incrociano famiglie e politica.
Il gestore dell'impianto e le sue tariffe definite esorbitanti.
Il comune di Atri e l'assenza del bando per garantire i fondi alle associazioni sportive.
Il risultato?
Lunedì 24 Agosto Atri si arresterà da sola.
Rea confessa.
Le maggiori associazioni sportive comunicheranno alle rispettive federazioni il blocco dei campionati.
Per il fermo della politica ci ha pensato da tempo la Giunta Astolfi. 
 

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