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Il disagio sociale. Continuano a sporcare le pareti di Teramo

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Ecco le foto scattate da una persona civile.
Ecco le foto di un ragazzo che vive per strada, che si ubriaca, che ha avuto un passato con la giustizia.
Ecco le foto di un ragazzo che avrebbe bisogno di aiuto e che la società non riesce a ricollocare.
Siamo in crisi di educazione, di rispetto, di cultura, di lavoro.
Scritte oscene ovunque e nessun controllo.
Nessuna denuncia, nessuna prevenzione, nessuna attenzione.
Solo parole e scritte sui muri. 
I nostri. 

 

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E la società che non riesce a collocarlo o è lui che non vuole parallelamente alla storia di questo ragazzo ne corre un'altra di un ragazzo che a 16 anni è costretto a lasciare la scuola perché non può permettersi i libri per studiare, appena raggiunta la maggiore età già senza la madre (allontanata dal Tribunale per i Minori) viene buttato fuori casa con tanto di cambio serratura dal padre, è la stessa sera del suicido del povero ragazzo a Teramo, ed il pensiero che potesse capitare anche a lui mi ha scosso e non poco... Ma questo ragazzo nonostante una famiglia assente, nonostante i continui attacchi di panico ha incontrato delle persone che gli hanno teso una mano e lui l'ha afferrata con forza e caparbietà per cercare di andare avanti nonostante tutto... Si è iscritto di nuovo a scuola, ha momentaneamente un alloggio, nel frattempo presenta il suo curriculum per cercare di trovare un lavoro con cui sostenersi...e si va avanti giorno dopo giorno... Questo per raccontare che a Teramo ce ne sono altre di storie da raccontare non solo di inciviltà e indifferenza.