Il Progetto dei lavori da effettuare sulla scuola Risorgimento erano aggiornati al mese di Novembre 2015.
Tutto doveva iniziare con una certa urgenza nel Giugno 2016 per terminare dopo circa tre mesi, all'inizio dell'anno scolastico 2016.
Furono stanziati quasi trecentomila euro.
Pochi, sicuramente.
Invece, il nulla.
Si legge dalle carte a firma di valenti professionisti come il Rup, l'ing. Fiore, il progettista, l'ing. Di Giandomenico e i due consulenti, l'ing. Ranalli e il geologo Di Marcantonio, risultati che destano preoccupazione e allarme.
Prima delle due forti scosse di terremoto del 24 Agosto e del 30 Ottobre, la scuola Risorgimento aveva fallito molti esami.
Non soddisfatte le verifiche per esempio della pressoflessione laterale, longitudinale, trasversale con valori di resistenza sismica ben al di sotto del valore limite anche del 340,59%.
Le fondazioni?
Forse peggio.
Azioni statiche non soddisfatte, azioni sismiche non soddisfatte, azioni di verifica sul ribaltamento delle pareti non soddisfatte.
Tutto rientrerebbe magicamente nel minimo quando si leggono parole poco rassicuranti " Il fattore di sicurezza al limite di salvaguardia vita, valutato come rapporto fra l'accelerazione sismica al suolo per cui si ha il raggiungimento dello statolimite Slv (capacità di Pga) e l'accelerazione sismica al suolo regolamentare prescritta per la struttura (domanda di Pga), corrisponde al valore minimo di 1,48. Tale verifica risulta pertanto soddisfatta".
La domanda sorge tellurica, visto le due scosse forti di terremoto, visto che i lavori non sono stati effettuati, visto solo due "rappezze", come si può autorizzare l'apertura di un simile edificio scolastico?
Che cosa risponde la dirigenza scolastica?
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