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L'asl manda le carte in Procura. Presunta truffa in sala operatoria....

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Il dovere dell'anticorruzione è in caso di presunti reati, relazionare alla Procura della Repubblica.
Legge rispettata.
Un'attenta e nutrita documentazione partita dalla farmacia dell'Ospedale MAzzini di Teramo, ai piani più alti dell'asl di Teramo, condurrebbe a una presunta frode.
In estrema sintesi, gli impianti medici che sarebbero stati utilizzati per le operazioni chirurgiche in determinati pazienti, in realtà, sarebbero spariti negli anni.

Doppioni che porterebbe la presunta e non verificata truffa a una cifra che oscillerebbe tra i 600 mila euro e il milione.
Nomi e cognomi?
I sospetti ricadrebbero su di un medico, le cui generalità non sono state rese note da parte del direttore generale, Roberto Fagnano. 
Vi aggiorneremo. 

 

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