Un chiodo fisso.
Perchè a Teramo ancora non è stato istruito il Processo Tercas?
Che cosa ha scritto l'ex Direttore Antonio Di Matteo nella sua memoria difensiva di oltre quindicimila pagine, tra allegati e prove documentali?
Chi ha paura di lui?
Quali politici teramani e abruzzesi chiamerà a testimoniare?
Quali verità ci sono tra le pieghe dei conti correnti, dei prestiti, dei mutui e altre operazioni finanziarie?
Si potrebbe parlare dell'ordine della Loggia Massonica di Rito Egizio Accademia Usarkaf o dei Martinisti di Napoli e del regno delle due Sicilie.
Si potrebbe discutere degli stretti rapporti tra La Grande Loggia Regolare di Marche e Abruzzo e le obbedienze di San Marino.
La nazione del Titano ha 14 obbedienze operative di cui una collegata con il G.O.I. di Palazzo Giustiniani e una con la G.L.I.Palazzo Vitelleschi.
La massoneria italiana con le sue mille obbedienze simili ai suoi campanili non avrà ma il giusto peso politico, se non raggiungerà la convivenza sotto lo stesso tetto.
L'Opera Omnia.
Una mano nera coperta da tante altri mani che hanno disegnato il grande scippo in aiuto di altre banche in difficoltà.
Fratelli.
La Tercas era solamente una cassaforte, un caveau dove nessuno era in grado di conteggiare realmente l'enorme quantità di denaro romano.
A nessuno interessa che il territorio abruzzese sia stato depredato e che l'accesso al credito sia una lontana chimera.
Noi non torneremo indietro perchè siamo parte di una matassa da dirimere.
Noi non torneremo indietro perchè siamo troppo curiosi.
Noi non torneremo indietro in nome e per conto di tutti gli ex azionisti, dei clienti dei Pronti Contro Termine, degli imprenditori strozzati per un boccone di pane e degli impiegati licenziati.
Noi non torneremo indietro ma presto, vi racconteremo un'altra storia.
e non finisce qui...
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