Don Luciano D'Alfonso, Signore del Ducato D'Abruzzo, sarà ospite del consiglio comunale di Teramo, venerdì 2 Ottobre alle ore 19.
Annuncerà ai teramani con il suo verbo, con il suo linguaggio dai cento esami universitari, con le sue perifrasi, allegorie, metafore, che Teramo si chiamerà L'Aquila.
Nessuno lo capirà e il sindaco Brucchi avrà l'impressione di aver bene impressionato.
Invece Teramo perderà il suo Ospedale, (secondo livello a L'Aquila), la sua Camera di Commercio, (sede Unica L'Aquila) la sua Prefettura, ( sede principale L'Aquila-Teramo avrà il suo dirigente) la sua Questura, ( noi distretto) la Croce Bianca, ( sparirà? per esempio Isola del Gran Sasso " il piano prevede il TAGLIO dell'infermiere 118 che vi presta servizio nelle ore diurne e il taglio di 12 h. delle attuali 24 h) la Croce Rossa ( Trasferita nell'unica sede a L'Aquila) e i teramani porteranno l'altra croce.
Sarà accompagnato da uno stuolo di fedeli in preghiera e dispenserà parabole a tutti.
Non si potrà andare in bagno perchè l'unico diurno, Vespasiano, avrà sede a L'Aquila.
Non si potrà bere in strada perchè l'unica fontanella, Cannelle, avrà sede a L'Aquila ( e cento).
L'Asl di Teramo ha cercato di evitare le probabili contestazioni da parte di 161 dipendenti a tempo determinato in scadenza di contratto, a cui ha rinnovato il mutuo fino al 31 Dicembre.
Poi?
Che volete?
Infermieri, addetti al centralino, al magazzino, all'immissione dati, collaboratori tecnici, amministrativi, autisti di ambulanza, avranno il futuro a scadenza garantito.
Un lusso da privilegiati.
Teramo si chiamerà L'Aquila e nessuno ci capirà nulla.
Anche il nulla avrà sede unica a L'Aquila.
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