Quanto tra i tanti pensieri e stati di Facebook si leggono momenti di amarezza.
Non resta che condividerli.
In maniera anonima ma con la massima solidarietà.
"Sono davvero sconcertato. Da circa un mese ho deciso di aiutare un ragazzo: ha 26 anni ed è d' origine brasiliana. È un ragazzo molto gentile ed educato, ben voluto da tutti, infatti, ben noto ai cittadini Giuliesi. Nonostante un curriculum di tutto rispetto, non riesce a trovare lavoro, ma oggi io non voglio parlare della crisi economica che attanaglia un pò tutti ma di un altra: quella dei valori.
La situazione era ed è tuttora difficile, per questo motivo ho deciso di chiedere aiuto alla chiesa e ai vari centri sociali presenti nel territorio.
Fatto conoscere Il ragazzo, tutti sono rimasti entusiasti, promettendo di dar un mano.
Dopo innumerevoli giri eravamo finalmente giunti ad una lieta conclusione: avrebbe ottenuto una stanza da condividere con un coinquilino presso il monastero del " Santo Volto" ( i benedettini per intenderci); la stanza era da rimettere apposto e per questo motivo c' era da aspettare un pò.
Abbiamo aspettato una settimana dopo l' altra e quando sembrava che tutto stesse per volgere al termine abbiamo ricevuto una notizia sconvolgente.
L' appartamento non sarebbe più stato assegnato al nostro giovane amico, ma sarà utilizzato per rilanciare il turismo religioso.
Io non sono assolutamente un frequentatore dell' ambiente ecclesiastico, ma non capisco come si possa decidere di preferire dare un posto letto a POSSIBILI praticanti piuttosto che darla ad un ragazzo volenteroso e con la testa sulle spalle che cerca di dare una svolta alla sua vita.
Pensavo che l' aiuto del prossimo e del bisognoso fosse alla base di qualunque dottrina religiosa. Oggi ho capito che mi sbagliavo".
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