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Laboratori del Gran Sasso: Sox e la nube radioattiva...

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Al link sotto trovate il rapporto completo dell'IRSN francese sulla nube radioattiva di Rutenio 106 che interessò gran parte dell'Europa a settembre/ottobre 2017 e di cui parlammo anche noi immediatamente quando si iniziò a sospettare della provenienza dagli Urali. Nel rapporto si cita chiaramente la produzione della sorgente di Cerio144 di SOX a Mayak come possibile fonte del problema. I russi hanno provato a smentire, il rapporto dell'IRSN pare solido ed è stato ripreso da Science.
La questione ai Laboratori del Gran Sasso andrebbe posta in vari termini:
a)il nome stesso di Mayak ci fece saltare sulla sedia quando leggemmo i documenti di Sox per i plurimi incidenti del passato. Inoltre i russi hanno da sempre problemi di trasparenza in caso di problemi di radioattività. Come mai invece si decise di andare avanti comunque con il contratto?
b)perché c'erano continue rassicurazioni sulla bontà di tutte le certificazioni (quelle in cirillico, per intenderci) dell'impianto?
c)come mai si era comunque partiti con la produzione della sorgente quando i Laboratori non hanno i piani di sicurezza a norma e la stessa sorgente di SOX aveva ancora il 16 gennaio 2018 problemi autorizzativi che avrebbero potuto fermare l'esperimento anche qui (il documento di non aggravio dei rischi non soddisfò il CTR regionale)?
d)quando si pianifica un progetto con milioni e milioni di euro di fondi pubblici (pare che ne siano stati già spesi 2 milioni!) si deve fare l'analisi dei vincoli o dei possibili problemi. E' stata fatta? Se sì, come? I notissimi problemi di Mayak e della Russia in genere per la trasparenza erano stati affrontati? Se sì, perché si è andati avanti lo stesso? Inoltre, sul cammino dell'esperimento qui in Italia c'erano altri problemi come quelli dei piani di sicurezza scaduti o addirittura mai approvati da 12 anni e quello dell'esistenza delle captazioni con, addirittura, divieti espliciti insuperabili fissati dall'Art.94 del Testo Unico dell'Ambiente (divieto di stoccaggio di sostanze radioattive vicino ai punti di captazione). Era stato scritto tutto ciò all'Unione Europea che finanziava l'esperimento (nei documenti dei Laboratori la presenza delle captazioni ad esempio non fu evidenziata, come abbiamo scoperto)?

Insomma, a me SOX pare come un'auto che è partita di notte senza avere i fari, con un guidatore senza patente che è uscito di strada prima di arrivare ad un posto di blocco già noto che l'avrebbe fermata per le plurime criticità. 
Il mio pensiero va comunque agli abitanti attorno a Mayak e ai lavoratori dell'impianto. La nube di Rutenio in Europa occidentale non ha dato problemi sanitari, ma attorno al punto di rilascio la radioattività era con ogni probabilità tale da rendere necessari, come ha scritto l'IRSN, provvedimenti di tutela della salute, come l'evacuazione, per decine di chilometri. Chissà se l'avranno prese queste precauzioni, noi non abbiamo informazioni a riguardo e, pare, non le abbiano neanche i committenti della sorgente di Cerio144 e i loro partner, i Laboratori di Fisica Nucleare del Gran Sasso. 
Qui il rapporto completo:
http://www.irsn.fr/…/IRSN_Report-on-IRSN-investigations-of-…

Augusto De Sanctis-Forum H2O

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