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Archiviata la denuncia della Prof.ssa Miliciani contro i Due Punti

di Anonimo
10 minuti

La Prof.ssa di UniTe, Valentina Miliciani, aveva querelato il sito i Due Punti per l'articolo " Esiste il codice etico all'Università di Teramo?" pubblicato a firma di Giancarlo Falconi, il 1 Dicembre del 2014.
Ecco il testo integrale.
"Una premessa.

«Per me costituisce essenzialmente un onore e un prestigio assumere questo incarico. Per tale motivo intendo riununciare al compenso previsto in qualità di Presidente di Arpa». Con queste scarne parole che il Presidente Luciano D'Amico avrebbe voluto pronuciare solo a margine della propria audizione davanti ai consiglieri regionali delle commissioni consiliari e che invece ha dovuto anticipare a seguito di alcune domande poste dagli interessati sugli attuali compensi prevsiti per gli organismi societari e per l'intero management delle tre aziende Arpa Gtm e Sangritana."
Avevamo ragione.
Ma noi non parlavamo di incompatibilità economica ma di incarichi.
Quindi il "sacrificio" del Rettore D'Amico è nullo di fronte alla Legge.
Art.13 del DPR 382/80
Aspettativa obbligatoria per situazioni di incompatibilità...
"Ferme restando le disposizioni vigenti in materia di divieto di cumulo dell’ufficio di  professore con altri impieghi pubblici o privati, il professore ordinario è collocato d’ufficio in aspettativa per la durata della carica, del mandato o dell’ufficio nei seguenti casi:
9. nomina alle cariche di presidente,di amministratore delegato di enti pubblici a carattere nazionale, interregionale o regionale, di enti pubblici economici, di società a partecipazione pubblica, anche a fini di lucro. restano in ogni caso escluse le cariche che comunque direttive di enti a carattere prevalentemente culturale o scientifico e la presidenza, e la presidenza sempre non remunerata, di case editrici di pubblicazioni a carattere scientifico".

Esiste il codice etico di comportamento per i Professori di UniTe?
Ricapitoliamo in maniera analitica....
...per la Prof. Valentina Meliciani, il Prof. Alessandro Marelli e il Prof. Emilio Cocco ci fu una richiesta di rinvio a giudizio (per assenteismo) e gli furono contestati reati diversi: Meliciani abuso d’ufficio; Marelli abuso d’ufficio; Cocco abuso d’ufficio e falso ideologico (perché sostenne di essere stato presente..)

L’antefatto: il Preside di Scienze politiche, come nelle sue prerogative, aveva fissato un calendario didattico con le lezioni in tre giorni alla settimana. Dopo numerose segnalazioni da parte degli studenti che pur venendo a lezione negli orari stabiliti, non trovavano né il docente, né la lezione, erano state effettuate delle indagini da parte della Procura di Teramo.
Tra le altre cose, oltre alle numerose testimonianze raccolte, anche di quanti avevano avuto (anche durante le lezioni!!) comunicazioni delle future “assenze”, erano stati acquisiti i libretti delle lezioni che ogni docente è tenuto a depositare presso la stessa Presidenza. 
Le indagini avevano portato ad acclarare, senza ombra di dubbio alcuno, che i tre docenti erano risultati effettivamente non presenti (addirittura la Prof. Meliciani assente per 172 ore!!) ed era stato anche attuato, nei loro confronti, un successivo sequestro conservativo di varia entità, quantificato per la Prof.ssa Meliciani in 10.600euro per un totale di 12mila euro tutti e tre.

Negli scorsi giorni il PM Rosati ha proposto per i tre Docenti il rinvio a giudizio e il GUP De Rensis non ha accolto la richiesta motivandola.. (perché il fatto non sussiste..) nel senso che per la legge Gelmini (come sostenuto dalla difesa) le ore totali del docente sono 350 e non tutte di didattica frontale, comprendendo anche riunioni, consigli, ricevimento studenti ecc.
Ora, un conto è il reato penale e quanto è stato deciso in ambito giudiziario (!) un conto è la responsabilità penale, un conto è la responsabilità disciplinare.
art.13 del DPR 382/80
Cioè, una volta acclarato l’assenteismo e su questo non c'è dubbio l’Università di Teramo, nella persona del Rettore D’Amico cosa avrebbe  intenzione di fare, in quanto ex art. 17 dello Statuto -sezione I- prevede:

3. In particolare, il Rettore esercita le seguenti funzioni:
 h) avvia, entro trenta giorni dal momento della conoscenza dei fatti, i procedimenti disciplinari nei confronti dei docenti e dei ricercatori a tempo determinato per i casi che possono dar luogo all’irrogazione di una sanzione più grave della censura, trasmettendo gli atti al Collegio di disciplina e formulando una motivata proposta secondo le modalità previste dall’art. 10 della legge 30 dicembre 2010, n. 240 e successive modificazioni e integrazioni; 
i) per i casi per i quali è prevista la sanzione della censura, sentito il Collegio di disciplina, il Rettore adotta i provvedimenti opportuni; 
l) avvia i procedimenti disciplinari in caso di violazione del Codice etico e propone al Senato accademico la sanzione, qualora la materia non ricada fra le competenze del Collegio di disciplina; 
m)…
n) vigila sul regolare svolgimento della didattica e della ricerca (quindi responsabile della didattica!)

Sulla vicenda era stato aperto un provvedimento disciplinare, ma dal momento che sono stati assolti, come ha intenzione di procedere il Rettore? 
Vuol dire che il contratto dei Docenti consente ai Docenti stessi di andare o non andare a tenere le lezioni, senza che l’Università faccia niente, in caso di assenteismo?
Cioè un docente dell’Università di Teramo, una volta finite le 350 totali di presenza, può permettersi di non svolgere più le lezioni a cui è tenuto?!
Chi tutela gli studenti?
Così il Rettore li tutela, quando li invita ad iscriversi?


La Redazione in via UniTe...la prima porta aperta a destra, sopra e sotto le scale...

Il PM dott. Bruno Auriemma
ha così specificato nella sua richiesta di archiviazione " Il Fatto non costituisce reato non ravvisandosi lesioni all'onore nel riportare la vicenda giudiziaria così come svoltasi, nè rivelandosi, nelle possibili conseguenze di tale provvedimento giudiziario, valutazioni oltrepassante il diritto di critica."
La d.ssa Miliciani, tramite i suoi legali si è opposta alla richiesta di archiviazione non portando a supporto nuove prove.
Il GIP, dott. Giovanni De Rensis, ha motivato  in questo modo il decreto di archiviazione " Deve ritenersi che 1) l'opposizione alla suindicata richiesta sia inammisibile, non essendovi indicata nè l'oggetto dell'investigazione suppletiva nè i relativi elementi di prova ( cfr. Cass.sez.IV n. 167 del 24-11-2010/4-1-2011,rv.249236)
2) le argomentazioni illustrate dal Pm siano condivisibili in toto, e che quindi la notizia di reato sia infondata".

I Due Punti sono stati difesi dall'Avvocato del Foro di Teramo, Gianni Falconi.
Tutto questo per quanto era dovuto ai nostri lettori.
Nel bene e nel male. 
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                              La Redazione de I Due Punti.

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Commenti

Grande Giancarlo! Alla faccia di chi ti vuole male.
Da cittadino chiedo che il lentissimo apparato burocratico della giustizia venga utilizzato per cose che meritino davvero. Tutto questo è spreco di tempo e denaro pubblico a danno della collettività. Basta con le liti temerarie tese a far valere non l'interesse in senso collettivo ma il soddisfacimento di un puntiglio personale. Ho impiegato ben 12 anni per ottenere giustizia in Cassazione, con rinvio, iniziando soltanto adesso il giudizio per entrare nel merito della questione: assurdo ed inaccettabile. BASTA INTASARE I TRIBUNALI CON CIO' CHE NON LO MERITA. La mia solidarietà e stima a Giancarlo e Gianni Falconi per la serietà e magistralità del proprio lavoro..... oltre che per la delicatezza della loro anima. Davvero un esempio per tutti. SONO FORTEMENTE INCAVOLATA CONTRO TUTTI COLORO CHE ATTENTANO ALLA VITA DE "I DUE PUNTI".... QUANTO LAVORO IN PIU' E QUANTO L'ONERE ECONOMICO DA SOPPORTARE, ATTESA LA NATURA INDIPENDENTE DEL BLOG....
La prof. Valentina Miliciani sa che lavorando alle dipendenze di un privato sarebbe stata licenziata in tronco per assenteismo? Ringrazi certa politica che consente ai dipendenti pubblici di assentarsi quando vogliono senza subirne le conseguenze, tanto a pagare sono i contribuenti e non i dirigenti. La prossima volta, se ci sarà, il denaro per le cause perse lo regali agli indigenti.
Cara Elena, finchè i giudici (qui a Teramo) non perseguono duramente evidenti false testimonianze, finchè non perseguono i responsabili di liti temerarie (dichiarate dai giudici stessi!) con condanne esemplari, procure alle liti false e tanto altro, i mascalzoni leggeranno questo comportamento con "si può fare e non mi succede nulla" mentre noi staremo qui a commentare e difendere "I Due Punti" e cercare di far prevalere un senso civico con le regole che ci permettono di vivere in pace. La giustizia dopo 12 anni non è piú giustizia. È un surrogato. Comunque I Due Punti patrimonio dell'umanita! Un abbraccio.
Esattamente Pino, è quello che penso anch'io. Se mi girano davvero, e sono lì lì, credimi, uno di questi giorni irromperò nella Procura di Teramo e.... mi sentono. Da cittadino. Un altro po' Giancarlo ci si porta il letto lì dentro. Questa è persecuzione per chi svolge informazione libera e non è asservito. E come so bene anch'io per mia esperienza, tutto ciò ha un costo molto elevato, che ovviamente serve per metterti il bavaglio. Questa è ormai la prassi per chi non china il capo contro i poteri forti. Lo interrogano, lo indagano, e so per certo che lo stimano profondamente. Ma devono fare il proprio dovere per via delle querele sporte. Un può di buon senso non farebbe male però... Un abbraccio a te... ;)
Pino, dimenticavo di dirti, 12 anni per stabilire la competenza, se tribunale o arbitrato. La Cassazione mi da ragione e rinvia in Corte d'Appello (quindi tribunale). Ed adesso, dopo 12 anni... finalmente si COMINCIA! Sto aspettando la fine per pubblicare, sentenza alla mano passata in giudicato, un corposo dossier da trasmettere alla Procura e rendere pubblico. Questa è l'(in)giustizia italiana. UNA VERGOGNA. Qualche testa dovrà saltare....
almeno per un volta.....sono d'accordo con i"due punti" .... bravo !!!!!
Elena, non molliamo! So benissimo che Falconi è stimato negli ambienti giudiziari. Aggiungo di piú. In realtà lo vogliono sentire perché oltre ai doveri d'ufficio degli investigatori, in realtà tramite la magia de I Due Punti sanno che Giancarlo Falconi ha una rete informativa molto ramificata e qualificata che permette agli investigatori di non fare grandi sforzi investigativi perchè a volte hanno "il piatto" pronto" servito da Giancarlo, con i suoi documenti. Leggendo atti su alcune (non) indagini da parte di alcuni Pm ti viene il dubbio: non sono capaci o non vogliono indagare? Io ho toccato una casta, quindi propendo per la seconda ipotesi. Non so se tu hai toccato poteri forti o altro. Se vuoi ci confrontiamo. Anche io porteró a conoscenza dell'opinione pubblica tutta la vicenda. Il danno è notevole. L'investimento del tempo ancora di piú.

Ma vi rendete conto di quanto siano privilegiati i professori universitari e gli insegnanti? Basta! Dovrebbero avere un cartellino, come tutti gli altri dipendenti pubblici! Già con il cartellino si divertono in molti, figuriamoci senza! I professori universitari sono una casta, che nessuno riuscirà mai a scalfire, purtroppo. 

Questa professoressa viene pagata con i soldi pubblici e voglio porre una domanda diretta: professoressa lei se lo merita lo stipendio? Faccia rispondere alla coscienza e non alla lingua! Ora taccio perché dico la verità e lei querela chiunque lo fa. E.
Alla prof Miliciani: spero che un giorno sia denunciata, ingiustamente, anche lei... ma dimenticavo... fa parte di una casta quindi non conosce nè sacrificio nè sudore. Spero che la sua coscienza si confronti Dio.