i Due Punti

Vi ricordate il temporale  estivo e non l'alluvione della settimana scorsa?
Quello che causò la nascita del terzo fiume di Teramo o del Canal Grande?
Tutta l'acqua che si rovesciò senza essere intercettata da viale Bovio verso piazza Martiri?
Ecco, molti cittadini di Teramo ci avevano scritto nei giorni precedenti che le bocchette o caditoie era occluse, alcune praticamente cementificate dal tempo.
La Teramo Ambiente ha nella sua convenzione il compito della manutenzione e pulizia.
Una mera ragione di sicurezza. 
Dopo il nostro articolo https://iduepunti.it/14-07-2017/la-teramo-ambiente-non-pulisce-le-bocchette-nasce-il-terzo-fiume-di-teramo  la risposta della Teramo Ambiente, per portavoce del suo addetto stampa e a cappella del Ad, Pietro Pellagatti, non si è fatta attendere "La società Te.Am. Teramo Ambiente S.p.A. è intervenuta nella zona a monte di Piazza Garibaldi attraverso interventi di taglio interstizi e di pulizia delle caditoie nel periodo dal 12 al 25 giugno secondo interventi programmati in base agli accordi della convenzione in essere con il Comune di Teramo. Pertanto, il servizio di manutenzione è stato effettuato secondo quanto stabilito e concordato".
Le foto pubblicate dalla nostra contro risposta hanno smentito in maniera clamorosa la dichiarazione dell'Amministratore  della Teramno Ambiente".

Preoccupati per il prossimo temporale, siamo andati a controllare lo stato delle altre bocchette teramane.
La situazione da Piano della Lenta ( grazie Tony) viale Cavour, via San. Venanzio, via Pietro Nenni, Ponte San Francesco,  parte alta di viale Bovio, San Nicolò via della Pace e in molte parte di via Galilei e zone interne, Colleatterrato Alto e Basso, Villa Pavone e Nepezzano, poi ci siamo stancati, è disarmante.
Il nostro articolo fotografico vuole essere una semplice collaborazione e invitiamo il buon Pelagatti a meno comunicati stampa e più uscite fuori dal suo comodo ufficio.
Si evitano le brutte figure con la realtà dei fatti e il dubbio sulla consapevolezza territoriale.
Perchè la Teramo Ambiente siamo noi, le nostre tasse e i vostri stipendi.
Chiaro?