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Oncologia: L'Ospedale di Teramo tra il Paxman e l'Ipertermia. Fieri di essere tra i primi....

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Quando ho letto che l'Asl de L'Aquila poneva al centro di un articolo l'importanza del Paxman  ( la calotta refrigerante Paxman è un dispositivo proposto, a determinati pazienti malati di tumore e sottoposti a chemioterapia citotossica, per aiutare a prevenire o ridurre la perdita dei capelli.Il sistema utilizza una piccola unità refrigerante che pompa un liquido refrigerante attraverso una calotta isolante.Il cuoio capelluto viene raffreddato, ponendo una calotta sulla testa del paziente, che rimane posizionata per tutta la durata del trattamento), mi sono ricordato che il presidio medico è in un uso nel reparto di Oncologia del Mazzini di Teramo da oltre 100 trattamenti.
 

Quando ho letto che altri ospedali italiani descrivano l'innovazione tecnica dell'Ipertermia oncologica un trattamento clinico per la cura di tumori maligni, utilizzabile da solo o più frequentemente in combinazione con trattamenti di radioterapia e chemioterapia. Attualmente, infatti, questa tecnica non viene tanto utilizzata come alternativa, quanto come coadiuvante di altri trattamenti antitumorali; tale associazione consente di ottenere un reciproco potenziamento dell'efficacia terapeutica. Inoltre, l'associazione con l'ipertermia permette di ridurre le dosi di chemioterapici e radiazioni, con un sensibile abbattimento degli effetti collaterali legati alle terapie standard) mi sono ricordato che solo l'ospedale di Teramo, insieme ad altri dieci in Italia, ha la conoscenza scientifica e medica per il trattamento coadiuvante dell'ipertermia.

Allora perchè non essere fieri?

 

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Commenti

Sì potrebbe anche ricordare che questa apparecchiatura è stata donata all'ospedale de L'Aquila da due associazioni. Una in particolare, "Morena una farfalla per sempre", è sorta in memoria di Morena, una nostra giovane concittadina, il cui sorriso nel giorno del suo matrimonio custodirò per sempre. Grazie ai suoi genitori, al marito e ai suoi amici, attraverso l'associazione, il dolore si è trasformato in generosità. Grazie Giovanni e Paola siete un esempio

Cara Dispiaciuta ma le sembra che abbiamo sminuito la donazione ricevuta da Oncologia de L'Aquila?
Un abbraccio alle due associazioni e una preghiera per Morena. 

Non c'era nulla di polemico nel mio "si potrebbe anche ricordare" e ci mancherebbe altro con un tema così delicato e doloroso. Mi dispiace che lei lo colga. Quando ho scritto il commento non pensavo affatto che lei volesse sminuire il particolare della donazione. Chi dona non lo fa per essere ricordato o elogiato. Mi fa piacere solo che si sapesse e magari fosse da stimolo per donazioni. Vede, io leggo il suo blog e ammiro le sue battaglie sociali, ma delle volte si perde un bicchier d'acqua

Cara dispiaciuta, le parole hanno diversi sensi e non serve ciò che sentiamo ma ciò che viene percepito.
Questa è comunicazione.
Lei avrebbe potuto scrivere " Mi piace ricordare"....il si potrebbe è da rimprovero.
In fondo nessuno nega di essere ignorante ma esiste un limite dettato dall'educazione.
Un abbraccio.