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Bagno per Indigenti: La risposte dell'Asl è povera...

di Giancarlo Falconi
3 minuti
Gent.mo Dott. Falconi,
La ringraziamo per l’attenzione pressoché costante che dedica alla nostra ASL sul Suo pregiatissimo blog denominato “I due punti” e, in particolare, facendo riferimento al Suo articolo di oggi dal titolo “Video imbarazzo – L’ASL di Teramo inaugura il bagno per indigenti”, per la possibilità che ci offre di chiarire la vicenda.
E’ vero. L’indicazione è sorprendente, ma le strutture sanitarie della Regione Abruzzo, sia pubbliche che private, sono soggette al rispetto della Legge Regionale 31 luglio 2007, n. 32, recante “Norme regionali in materia di autorizzazione, accreditamento istituzionale e accordi contrattuali delle strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private”.
La normativa suddetta prevede che le strutture sanitarie e socio-sanitarie pubbliche e private già realizzate, possano svolgere la propria attività solo dopo aver ottenuto il provvedimento di autorizzazione all’esercizio.
Il rilascio dell'autorizzazione all'esercizio è subordinato alla verifica del possesso dei requisiti minimi strutturali, tecnologici, organizzativi e di dotazione del personale definiti dal vigente Manuale di Autorizzazione.
Lo stesso Manuale prevede che, tra i requisiti minimi strutturali del Pronto Soccorso, sia “presente un locale dedicato alla stazione di bonifica e/o decontaminazione con deposito di indumenti puliti per pazienti in stato di indigenza o senza fissa dimora”.
Il Direttore del Pronto Soccorso, nell’ottica della necessaria trasparenza dovuta agli utenti, ha provveduto ad apporre, sulle porte di ogni locale afferente al Pronto Soccorso, la segnaletica informativa che definisce l’uso delle varie stanze, rispettando con precisione quanto previsto dal Manuale di autorizzazione regionale.
Se si può comprendere lo sdegno suscitato dal segnale, se e quando interpretato come ghettizzazione di una categoria di individui, siamo certi che Lei saprà altrettanto comprendere come possa essere assolutamente necessario un locale dedicato a quelle specifiche attività, proprio a garanzia della salute pubblica.
 
Direzione Generale
ASL Teramo
 
Gent.mo Avv. Fagnano,  Direttore Generale dell'Asl di Teramo,
la ringrazio per il gentile e sollecito riscontro della sua risposta.
Purtroppo, le devo dire che l'imbarazzo per la terminologia usata nel nostro Pronto Soccorso, "Bagno per Indigenti" è stato superato dalla "Bonifica....dei senza fissa dimora".
La mia modesta cultura di accoglienza, di ascolto, di solidarietà, mi costringe a stigmatizzare l'uso di simili apposizioni che ricordano anni nefasti per la natura umana.
Sono sicuro che l'asl di Teramo vorrà essere capofila in un nuovo vaccino contro l'ignoranza del burocratese.
La comunicazione aziendale saprà curare di sinonimi una malattia dilagante come il linguaggio astruso, in uso dai colletti bianchi.
Quando si parla alla gente, bisogna essere consapevoli che la sensibilità, l'educazione e il rispetto sono punti di partenza e di arrivo.
Il ciclo della giusta Sanità sociale.
 
Giancarlo Falconi...
 

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Commenti

OH CAZZ ! E io che pensavo fosse un refuso , cartello discriminatorio PerDavvero è !
tutti sapientoni, ma come dovevano chiamarlo???
@anonimo.....siamo la patria del burocratese e, per una volta in cui sarebbe stato utile, si parla di indigenti??....
Mi son venute in mente le famigerate docce.....
Sinceramente questo manager fa'propio ridere con le risposte che da. Lui prende uno stipendio da far paura insieme a tanti dirigenti per offendere la povera gente che non arriva a fine mese. Se vuole applicare le leggi regionali le deve fare con tutte le cose cominciando dalle strutture non a norma ecc.... Buona serata !!!!!
Veramente devo ammettere che ho visto anche in altri pronto soccorso di città molto più grandi la stessa dicitura....
Carississimo avvocato fagnano nonché direttore generale " ci faccia un piacere" se ne torni a gestire gli indigeni di Campobasso
La legge 32 all'articolo 21 parla di locale non di bagno e specifica bene la necessità! Non ci arrampichiamo sugli specchi!!!
Va bene diversamente abbienti??
Ma quando metteranno un bagno per i "paperoni"? Ah.. dimenticavo, i paperoni al PS non ci passano.
Non sarebbe tutto più semplice se si provvedesse alla pulizia costante dei bagni e dei locali annessi a prescindere da chi li ha utilizzati? Non occorre certo la mia testimonianza per sapere che i bagni del nostro ospedale sono spesso impraticabili nonostante chi ne esca sia ben vestito.