Non farò nomi tra collaboratori e collaboratrici, sempre gli stessi e le stesse di panni stesi, ricordano l'idrovolante della Provincia di Teramo, per gli eventi finali, anali per i teramani, di una cultura inesistente.
Un Neo in Comunicazione.
Settembre è tempo di migrare e a Teramo ci sono due nuove ragioni.
Il Festival della Follia e del Virtuale.
Stesso manifesto, stesso evento, suddiviso in due parti.
Partigiana scelta amministrativa.
In totale tra compartecipazioni, patrocini, delibere, ospiti, pubblicità sui media che saranno entusiasti, quasi 60 mila euro tra il Comune di Teramo e la Fondazione Tercas.
Mostra di fotografie, un film, un'ospitata con forse l'onnipresente professore esimio tra una vacca l'altra, Sgarbi, un'associazione fuori dal comune di Teramo, la comune organizzazione della dottoressa in pensione Di Felice, anche lei in sintonia con le comunicatrici e il gioco è fatto.
I siti di riferimento, festivaldelvirtuale e festivaldellafollia.it sono ancora sotto costruzione.
Vi ricordo che per i disabili sarebbe bastata una somma vicino ai 15 mila euro e per la Cultura "Lucantoniana" si spendono quasi 60 mila euro, forse, la metà provenienti dal comune di Teramo in compartecipazione con la Regione Abruzzo.
Una domanda: C'è il logo dell'Università ma l'Uni.Te ha dato il patrocinio?
La Giunta Brucchi non si vergogna, in fondo, Jobs, diceva " Siate affamati. Siate Folli" e qui evidentemente la fame è tanta e Alda Merini rispondeva " Anche la follia merita i suoi applausi".
Clap, Clap, bravi tutti.
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Finalmente ! Spulciate bene gli elenchi dei contributi erogati negli ultimo 30 anni dalla Fondazione e dalla Cassa di risparmio. Uno spasso. La premiata ditta N2 , si è proprio impegnata a fondo. Per la cultura, solo per la cultura.
Gattiani con il neo della comunicazione!