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60 mila euro tra Comune e Fondazione. Il Festival del Virtuale è una Follia

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Non farò nomi tra collaboratori e collaboratrici, sempre gli stessi e le stesse di panni stesi, ricordano l'idrovolante della Provincia di Teramo, per gli eventi finali, anali per i teramani, di una cultura inesistente.
Un Neo in Comunicazione.
Settembre è tempo di migrare e a Teramo ci sono due nuove ragioni.
Il Festival della Follia e del Virtuale.
Stesso manifesto, stesso evento, suddiviso in due parti.
Partigiana scelta amministrativa.
In totale tra compartecipazioni, patrocini, delibere, ospiti, pubblicità sui media che saranno entusiasti, quasi 60 mila euro tra il Comune di Teramo e la Fondazione Tercas.
Mostra di fotografie, un film, un'ospitata con forse l'onnipresente professore esimio tra una vacca l'altra, Sgarbi, un'associazione fuori dal comune di Teramo, la comune organizzazione della dottoressa in pensione Di Felice, anche lei in sintonia con le comunicatrici e il gioco è fatto.
I siti di riferimento, festivaldelvirtuale e festivaldellafollia.it sono ancora sotto costruzione.
Vi ricordo che per i disabili sarebbe bastata una somma vicino ai 15 mila euro e per la Cultura "Lucantoniana" si spendono quasi 60 mila euro, forse, la metà provenienti dal comune di Teramo in compartecipazione con la Regione Abruzzo.

Una domanda: C'è il logo dell'Università ma l'Uni.Te ha dato il patrocinio?
La Giunta Brucchi non si vergogna, in fondo, Jobs, diceva " Siate affamati. Siate Folli" e qui evidentemente la fame è tanta e Alda Merini rispondeva " Anche la follia merita i suoi applausi".
Clap, Clap, bravi tutti.

 

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Commenti

Gli ingoranti, a Teramo sono decine di migliaia, adorano il gregge. La persona di cultura non ha bisogno dei festival, dato che si "gode" l'ambiente tutto l'anno.

Finalmente ! Spulciate bene gli elenchi dei contributi erogati negli ultimo 30 anni dalla Fondazione e dalla Cassa di risparmio. Uno spasso. La premiata ditta N2 ,  si è proprio impegnata a fondo. Per la cultura, solo per la cultura.

Neo comunicazione ...un nome che ritorna...ricorre quando è di mezzo il virtuale ..
Questi sono solo affamati, e folli pe' magna'
buonasera ma non erano gli stessi collegati al vecchio governatore?

Gattiani con il neo della comunicazione! 

Sono ancora in attesa dei biglietti per il volo con l'idrovolante :-) .... Questi sono trasversali....molto.......
E tunghe! N'andra vodd?? L'avete votati tutti quanti!!!!! Dire significa fare. Magari non per tutti, ma dove si può si fa! Sennò che cazz l'ha vutat a fa?! Rassegnatevi chi l'ha votati è pure peggio di sti signori, e sono la maggioranza degli elettori...
ho la profonda curiosità di conoscere il dettagli di come la fondazione tercas abbia finanziato questo evento. mi piego: senza entrare nel dettaglio dirò che ho assistito all'organizzazione di un festival Mediaset con diverse ore di messa in onda su italia1. evento non fatto in Abruzzo per mancanze varie, non ultime le capacità delle amministrazioni pubbliche spesso non in grado di supportare una organizzazione complessa (saluto invece tale assessore campana che invece sembrò una persona per bene...). in un incontro con tale professor nuzzo, egli affermò che la fondazione per scelta non finanziava i festival. adesso leggo questa bella notizia. ma come funziona? alla facciamo come cazzo ci pare? e perché un ente pubblico (comune o regione) dovrebbe usare i soldi dei cittadini per un evento del cazzo come questo del festival del virtuale? e perché ci sno eventi che non si riescono a fare e che avrebbero molto più senso attrattivo e turistico e che però sono orgniazzati da giovani sconosciuti e invece sta robaccia di pessimo intuito turistico invece viene finanziata? io al posto dei ragazzi teramani mi incazzerei non poco.