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Atti vandalici a viale Bovio: Strappate alcune luci di Natale...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Avete mai assaggiato il sapore di un quartiere?
Provate a rimanere sospesi tra il vagolo di un ghirigoro di fantasia e la realtà della luce.
Tutto accade all'albeggiare.
Il negozio di frutta di viale Bovio dal buon nome di Rossoli, il giornalaio che arriva con le notizie da prima pagina, il caffè di Alfonso Neri che quando ha tempo di essere se stesso, riesce a leggere i fondi come un broker di piazza affari.
Tutto è avvolto da una luce particolare e tutto rientra nella tradizione affettiva morale.
Poi, arriva la luce e le lancette hanno un'altra corsa.
Le teste si chinano, non salutano o rispondono a caso di un fato senza fiato.
Poi, i danni di chi non ama la bellezza.
Tagliare le luci di Natale, strappare le luci di Natale è un reato e oltraggio ai pubblici sogni.
Quelle luci sono il tepore dei sogni.
Quanti attimi pensate di aver spento?
Quanti baci rubati?
Le luminarie ricordano gli antichi lumi illuminati dei nostri anziani; i lumini che combattono le tenebre: le fievoli speranze;  accompagnano il risveglio dei bambini e di quei grandi che non amano crescere ma attendono il tempo di giocare.
Quando la società dei piccoli violenti si renderà conto che contro un sorriso nessuno può fare nulla?
Roberto era armato di meloni e mango e un paio di nastri isolanti.
Non è lui che è arrivato alla frutta ma voi....
Arrendetevi....

 

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