Il segnale delle Istituzioni.
Lo Stato che non è una parola vuota ma che diventa il simbolo di una presenza forte e decisa.
Nonostante tutto, nonostante i tagli, le esigue risorse, le demotivanti condizioni lavorative, la Procura distrettuale de L'Aquila, pm David Mancini e nell'ordinanza del gip Guendalina Buccella, c'è la sintesi del lavoro dei carabinieri di Teramo e di un'indagine che attraversa l'Italia malata attraverso tre regioni e la zona peggiore di Napoli.
Quel fortino della camorra che risponde al nome di Secondigliano.
L'altro Stato dove convivono persone oneste, preti coraggio, associazioni di volontariato che meriterebbero il nobel della pace e la famiglia Contini che gestiva il traffico tra Napoli, Teramo e Ancona. ( vedi video https://iduepunti.it/15-03-2018/video-abruzzo-marche-campaniala-verita-sulloperazione-anti-droga-sta-senzpensier )
Tutto per garantire la solita rendita ai detenuti affiliati e alle loro famiglie attraverso minacce di morte, estorsione, prostituzione e tutto l'indotto della vendita di stupefacenti.
Quasi 50 indagati dopo gli undici arresti con un'evoluzione in divenire che rende questa inchiesta la madre di altre in atto.
Una matassa malavitosa che ha visto finalmente il bandolo in un'attività di indagine di alto livello.
...e non finisce qui...
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