Vi avevamo lasciato con due articoli sui danni del terremoto agosto 2016 nei condomini Ater di Colleatterato.
Simili a quelli del terremoto con epicento L'Aquila del 2009.
Scrivevamo " Basta fare copia e incolla con l'incipit degli altri articoli. Stessa storia. Stessi controlli. Stesso triste finale.
Una coincidenza e non vi permettete di asserire che i lavori erano stati fatti male.
Una questione di coerenza.
Il terremoto è un evento naturale che segue una sua logica politica strutturale, almeno a Teramo.
Perchè cambiare la linea editoriale?
Se nel 2009 i danni furono fatti in quei palazzi Ater, in alcuni determinati punti, perchè dover cambiare?
Ecco, la fortuna degli edifici Ater in via Giovanni XXIII, sapere con certezza che cosa aspettarsi ad ogni scossa di riflesso.
Questa volta le foto arrivano dal civico numero 30.
Sembra un bombardamento.
Ma non vi preoccupate i tecnici dell'Ater sorridono e segnano.
Fanno spallucce e vanno via, nel chiaro scuro di una mattina che sembra pomeriggio.
Rimangono quei buchi, quelle lesioni.
Quelle persone in cerca di essere tranquillizzate e quelle parole non dette, che fanno male come un'altra scossa.
Umana".
Siamo tornati nella stessa via di Colleatterato.
Altri condomini Ater.
Altri problemi.
Ruggine nei balconi. Talmente tanta ruggine che alcuni sembrerebbero in procinto di poter diventare pericolosi.
Poi crepe, crepette e piccole lesioni.
Inutile telefonare o attendere un risposta da parte della direzione Ater.
Sarà sempre la stessa.
I Nostri tecnici hanno valutato e verbalizzato.
Tutto a posto.
Noi continueremo a scriverere e a denunciare.
Ci perdonerete perchè le immagini e le fotografie raccontano un'altra realtà. Punti di vista.
Leggete anche : www.iduepunti.it/6_settembre_2016/colleatterrato-stessi-danni-del-2009-intanto-si-ferma-un-cantiere
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