Salta al contenuto principale
|

Franco Tommarelli. Muore un figlio di Porta Romana....

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Questo dipinto era un suo regalo.
Eravamo amici da decenni e il tempo aveva suggellato un'antica abitudine.
La barba, le ore del mattino, i suoi funghi e il ricordo di un tartufo che di genia in genia ci portiamo in famiglia.
La sua era una bottega di garzone che stava imparando da un quotidiano uso di punta e di pennello.
Non mi piacevano le sue figure e la sua Ultima Cena.
Ho amato la natura e i paesaggi alpini.
Quei tramonti e quelle albe nella bellezza dei nostri campi rupestri.
Franco Tommarelli era semplicemente un Maestro con il quale parlavo alle sei del prima giorno.
L'orlo di una confidenza che tagliava e cuciva i vestiti giusti.
Porta Romana e l'incedere di un cronista di strada tra il falegname, il barbiere, il cantiniere e l'artista.
Maestri di vita e di morte.
Storie di mancanze e di Franco Tommarelli.
Un respiro in meno per la bellezza. 

 

Commenta

CAPTCHA

Commenti

Lo conoscevo poco,mi ha dato sempre la sensazione di essere una persona tranquilla molto riservata e che soprattutto non si parlava addosso.
Buon riposo Franco