Salta al contenuto principale
|

Nella mia Teramo picchiano i Librai...

di Giancarlo Falconi
3 minuti

Sapete chi sono i Librai?
I custodi delle parole.
Sono quelle persone che permettono la magia.
Hanno la chiave dell'abecedario che si trasforma in emozione, paura, dolore, amore, costruzione, cura, morte, vita.
Sono l'indice di ogni storia mentre nella mia Teramo vengono posti all'indice.
Indicati e picchiati.
Christian Simonella è un eroe perchè continua a vendere libri in una Città di analfabeti strutturati.

Scrive " Questa sera è accaduto un fatto increscioso : durante un corteo sono stato aggredito verbalmente e con uno schiaffone dietro la nuca davanti alla mia libreria. La Digos ha visto l'accaduto ed è venuta a chiedermi cosa intendessi fare ma io NON HO SPORTO ALCUNA DENUNCIA.
Per carità, il ragazzo che mi ha colpito alle spalle con quello schiaffone a mano aperta m
i ha chiesto successivamente scusa ma rimane il fatto che il colpo è avvenuto.
Addirittura c'era una ragazza (in chiaro stato di trasformazione stile Avengers) che senza avere il coraggio di guardarmi negli occhi cercava di intimidirmi urlando che avevo paura e per ben due volte lanciando un fumogeno davanti all'ingresso della mia libreria e colpendo una volta il totem della manifestazione Lectus sporcandolo. Non contenta di ciò, al ripasso, ha dato un mezzo calcio allo stesso totem facendolo cadere per terra e sempre per terra trovando delle brochure pubblicitarie le ha accartocciate e buttate dentro la mia libreria.
La mia fortuna è stata solamente quella di avere un amico comune che poi per me equivale ad un fratello carnale che si chiama Simone De Iuliis il quale ha sedato le invettive verso la mia persona...Grazie Simone.
Questo avvenimento mi lascia dentro degli strascichi negativi e tanti, troppi dubbi che mi porteranno a riflettere seriamente se continuare la mia vita lavorativa a Teramo.
Non aggiungo altro, la delusione è troppo grande...il sangue amaro.

P.s. Libreria Tempo Libero non conosce padroni e non si inchinerà a nessuno...per la mia libertà sono disposto anche a morire.

La Cultura rende Liberi".

Un corteo di Idioti.
Senza rispetto, senza sole ma fatto di ombre a singhiozzo.

Quei vigliacchi che si trascinano in gruppi di anafettivi, nani condannati a invidiare i giganti.
Strilloni del nulla sotto cori stonati e mai nati.
Lunedì ogni Teramano dovrebbe andare in libreria e acquistare un libro.
Da Christian o da Antonio.
Martedi ogni teramano dovrebbe acquistare un secondo libro, da Antonio o da Christian e scambiarlo mercoledì con un terzo libro, per leggere giovedì di un altro libro posto da parte per venerdì.
Sabato e Domenica?
Si legge e si sogna.
Il primo cliente?
Il sindaco di Teramo.
Poi tutta la Giunta e il Consiglio Comunale, provinciale, regionale.
Le Istituzioni.
Vi invito a un gesto di presenza, forza, solidarietà.

 

Grazie Christian e perdona quei pallidi pavidi.
Sono vili in villa. 

Lividi in volto senza svolta.
Umani inagibili. 
 

Commenta

CAPTCHA

Commenti

Un libro al giorno mi sembra troppo. Non è realizzabile...

Finchè non si denuncia tutto ciò avrà modo di ripetersi!!!! Dissento totalmente, anzi mi ci arrabbio pure. Anzi, mi ci viene pure da piangere... non si può assistere inerti a tutto questo e tacere.

"Lunedì ogni Teramano dovrebbe andare in libreria e acquistare un libro. Da Christian o da Antonio."
Questa è veramente un'ottima idea che metterò in atto senz'altro domani mattina!

Caro Amen, in questa città manca il senso della provocazione. Siamo tutti piatti come il suo stile. 

Certi individui andrebbero denunciati....vogliamo sapere i loro nomi...ignorarli li rafforza! Spubblicare questi "poveracci" é il modo giusto x metterli di fronte alla loro "pochezza"

Fi 'matti !!!

Caro amen questa città è amen per gente come te.
Cerebrum non habes...

Vorrei sapere il sig. "Amen" cos'abbia detto di così grave per meritare simile trattamento ed offesa.
Che "un libro al giorno è troppo e non è cosa realizzabile", riferito in maniera pacata ed educata? Perchè con 5 milioni di poveri in Italia (ma anche molti di più) la cosa non è fattibile? Ad una media di 18 euro a libro chi può permettersi di spendere 400 e passa euro al mese?
Caro "anonimo" lei dimostra solo ignoranza attraverso le sue citazioni latine che sono offese per gli indirizzatari e per chi le legge. Anche questa è una forma di violenza.
Ma addirittura, come si può arrivare a condannare il "nulla" e tacere su un fatto così grave, ovvero la mancanza di denuncia nei confronti di un reato, avallandolo, permettendone così la reiterazione?
La "violenza" va denunciata, sempre, altrimenti si è complici. È un modo per rendere gli autori consapevoli di quello che hanno fatto, di metterli una volta tanto di fronte alle proprie responsabilità e di impedire che la stessa cosa accada di nuovo ad altri. Sennò poi non lamentiamoci o stupiamoci di leggere su questo blog altre storie come questa.
Leggere offese nei confronti di chi esprime il proprio libero pensiero educatamente e tacere rispetto la non repressione di un reato fa davvero pensare e soprattutto preoccupare.
I libri adesso li andasse a comprare il violento graziato, piuttosto. O quell'altra scalmanata di cui al racconto. Almeno questa "pena" per loro.

Elena noi abbiamo proposto lo scambia libro.
Un acquisto e poi la libera circolazione del testo come virus dominante.
Chi acquista legge e presta un libro.
I giorni della settimana erano una cantilena e filastrocca culturale.
Sul resto concordo sulla tua lettura sociale ed economica. 

Ci sono "modi" e "modi" però e con questo mi riferisco soprattutto al sig. Anonimo che merita parimenti risposta.

Basito! Anche una mela al giorno leva il medico di torno! Quindi mangiamo mele tutti i giorni? In questa città non manca soltanto il senso della provocazione ma soprattutto quello dell'ironia.
Non mi va di accomunare certa "intellighenzia" al famoso "cerebrum non abes" ma a volte è inevitabile.

Maleducato ed ignorante perchè non conosci il significato delle parole "educazione" e "rispetto" (a proposito, passa in libreria e fatti consigliare un libro sull'argomento, offro io).
Secondo: non hai neanche gli attributi per ammettere di aver sbagliato (questo non è reato!).
Naturalmente adesso cogli il senso della "provocazione" e dell'"ironia"!!! ;)
Ecco perchè poi ci ritroviamo così male in Italia: neanche riusciamo a postare un commento sensato nei contenuti e civile nella forma sui social.
Degrado umano.
Il rispetto è alla base di tutto.
È inutile offendere e poi accampare scuse che non stanno in piedi, che fanno solo ridere: dal volgare, come se non bastasse, si passa anche al ridicolo.
Provocatoriamente ed ironicamente,
Elena

Sono in perfetta sintonia con Elena: la violenza va denunciata ed anonimo ha ecceduto nella critica sconfinando nell'offesa, che ora senza riuscirvi, vuol far far passare per ironia. Siamo seri per piacere.

Vede sig. Roberto la questione non è se denunciare la violenza o meno, ci mancherebbe. Rilegga con attenzione i post. Se dopo c'è chi si sente il sale sulla coda questa è un'altra faccenda. Circa l'educazione non rispondo, non ne vale la pena. A chi...?

Vede anonimo, più lei parla più conferma ciò che dice Elena.

Ancora con questa spocchiaaaaa???? Ma chi crede di essere???
Guardando a certe persone e certi atteggiamenti umanamente deprecabili, mi viene in mente la frase dell'uomo che più non sopporto e contesto al mondo: "pornografia umana".

Signor Simonella, ci sono 90 giorni per denunciare: lo faccia, nell'interesse generale e della persona stessa, che impunita si sentirà autorizzata a ripetere simili comportamenti.
Massims solidarietà.

Ho ben compreso sig. Roberto..... Lei mi ha fatto capire tante cose.....non me ne stavo rendendo conto.
Lo conosce quel famoso detto sulla testa dell'asino?