Maurizio Brucchi lo sa.
Non è un segreto.
La Funicolare non è scesa dal cielo senza un motivo.
Colleparco-Teramo.
Andata e ritorno.
Nel prossimo consiglio comunale, dopo il no alla conferenza di servizi, chiesta dal Rettore di Teramo, sarà un punto dell'ordine del giorno.
Fine Ottobre.
Potrebbe cadere il comune di Teramo sull'impulso proprio del Magnifico Luciano D'Amico.
I franchi tiratori sono pronti con un ordine ben preciso; la Funicolare deve essere votata in consiglio comunale.
Il Governatore D'Alfonso proverà a imporre il suo uomo, giudicato l'unico per titoli, classe, lignaggio, contatti, esperienza a poter guidare un comune capoluogo.
Il Partito Democratico farà le primarie?
Gianguido D'Alberto, che dovrebbe essere per stile, preparazione, educazione, il candidato designato, farà la stessa fine del suo precedente capogruppo?
Nel frattempo, l'ex più amato di Teramo, da una certa sinistra e da una certa destra ma soprattutto dalla società civile, Giovanni Cavallari, in silenzio continua con i suoi sondaggi.
Tre liste civiche a sostegno e candidati di peso fanno paura a un partito democratico che a Teramo, si ritrova ai minimi storici di consensi e apprezzamenti.
Tre liste civiche a sostegno e candidati di peso, interessano a una certa destra, una certa sinistra e alla società civile, da sempre critiche verso le ultime Amministrazioni.
Il sindaco Brucchi?
Continua con il suo serale libro.
Ieri scriveva su facebook " Stasera per la prima volta dopo sette anni ho provato disagio. Una brutta sensazione che mi ha fatto ulteriormente riflettere. NON MOLLO. Non mollo perché ho lavorato con serietà , onestà e dedizione cercando di risolvere i problemi della mia città. Non dico di essere il migliore ma certamente di essere un buon Sindaco".
Il capitolo serale era dedicato alla figura di Paolo Gatti.
In esclusiva alcune righe.
Tutti mi raccontano che Gatti mi farà cadere a Dicembre.
Tutti sono convinti che i pensieri politici dell'assessore Di Stefano siano dettati dal più votato in Abruzzo.
Mi auguro di no per lui.
Mi auguro che Di Stefano sia sfuggito per un attimo al suo controllo.
L'utilità politica mi sfugge. Non conviene a un futuro candidato alla Regione Abruzzo avere un suo sindaco a Teramo?
La verità?...e qui ha spento il suo computer.
Peccato.
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