Non è un articolo polemico anti venditori abusivi o il solito strale contro gli immigrati.
Per favore, basta.
In Italia esistono le leggi ma non vengono fatte applicare.
Un semplice dato di fatto.
Domenica mattina da Pescara fino a Giulianova, da Tortoreto a Martinsicuro, i venditori abusivi, tra una corsa e un'altra, tra un rifornimento nelle auto magazzino e altro ancora, hanno fatto affari d'oro.
Non è un pezzo contro il fatto che in fondo tutti hanno il diritto di guadagnarsi la giornata mentre i nostri commercianti, pagano le tasse e tutti i servizi.
Non è un allarme sulla scarsa e pericolosa qualità della merce.
Sui colori usati o sulle inesistenti certificazioni.
Ognuno rischia la propria pelle.
Costumi Bianchi, Mango, Bonprix a buon prezzo e falsi uncinettati, capi di Moncler, Lacoste, Prada, Hermes, scarpe Adidas o Nike, borse di Gucci o Louis Vuitton, tutti sotto l'ombrellone o meglio, sotto la palma.
Ecco, forse è una timida cronaca di denuncia contro i ricchi accattoni che chiedono anche lo sconto.
Lo stucchevole confronto tra dame di compagnia che pagano cifre esorbitanti per una Palma Stagionale e poi si lanciano in contrattazioni da Venerdì nero della borsa.
Cinque euro di differenza fanno saltare una lunga compravendita con il venditore che bluffa una fuga e la ricca signora, che manda la figlia a richiamare il rappresentante dell'ultimo piumino.
Tutto condito dalle solite giustificazioni.
"Perchè non sono falsi ma gli stessi che vendono in negozio".
E allora si assiste allo spettacolare vesti e spoglia di improbabili omini michelin con il costume sotto.
E poi la solita amica che ti trova bene anzi benissimo, mentendo e sperando nell'acquisto per poterlo raccontare a tutti.
Ricapitolando.
In Abruzzo c'è la libera vendita del falso in barba a tutte le leggi.
Tutto a due passi dal tuo ombrellone.
Spettacolo umano compreso nel prezzo.
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