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Luigi Di Re. Quando il Primario va in pensione...

di Anonimo
3 minuti

“Non mi disturba, non è troppo presto per me, ci mancherebbe. Prego, mi dica…” Quando lo contattiamo alle otto del mattino, il dottor Luigi Di Re è già in ospedale da almeno due ore. Non per caso. E’ prassi per lui timbrare poco dopo le 6: tra i primi a varcare la “sua” pneumologia al terzo piano del Mazzini.
Tutti i giorni così.

Cortese, disponibile, scrupolosamente attento alle esigenze delle centinaia di pazienti cui ha dedicato tutta la sua vita in camice bianco. A loro ha dedicato anima e corpo, tempo, dedizione. Come medico e, da 12 anni, come primario del Mazzini. Il 15 maggio sarà l’ultimo giorno in servizio. Da domani il dottor Di Re diventerà un “ex”. Ma anche domani, ne siamo certi, la sua sveglia suonerà alle 5 e sarà in reparto all'alba: la sua seconda casa, o forse, chissà la prima, tutte le volte che un paziente è venuto prima di tutto il resto, anche della famiglia. Per passione, serietà, profonda abnegazione e senso di responsabilità. Una famiglia la sua che ha saputo essergli accanto, comprendendone l'abnegazione per il lavoro, accettando quelle lunghe telefonate che arrivavano a qualsiasi ora...anche ad interrompere quelle cene con la famiglia: mai telefonata è rimasta senza risposta, ricordano oggi la moglie e le due figlie, fiere di un marito e padre, comunque presente, gentile, affettuoso, nonostante gli innumerevoli impegni in camice bianco. Di Re in reparto anche con la febbre.

Medico scrupoloso, esempio di vita per le nuove leve. Da domani, a soli 67 anni, saranno trascorsi 40 anni di servizio effettivo per lui. E la Asl di Teramo dovrà fare a meno di un pezzo da novanta.

Nell'intervista rilasciata a Vera Tv, nel suo studio al terzo piano del Mazzini, il dottor Di Re ripercorre la sua carriera, ringrazia la sua famiglia, si emoziona ricordando l'amico e collega, ex primario anche lui, Dante Di Giammartino, l’ex primario Vito Filograna, famoso tisiologo «che mi ha dato modo di conoscere quadri polmonari che ora non si vedono più». Il suo reparto è stato uno dei primi in Italia a praticare la ventilazione non invasiva, oggi tecnica diffusa e valida alternativa alla rianimazione per l’insufficienza respiratoria. Ha aperto un centro per la polisonnografia per lo studio dei disturbi respiratori nel sonno, uno per la fibrosi idiopatica e un ambulatorio per l’asma grave. A meno di 24 ore dall'ultimo giorno in servizio, il pensiero va alla sua equipe medica ed infermieristica, ne loda la professionalità e il senso del dovere: senza il personale tutte le innovazioni apportate non sarebbero state possibili. Un grazie che emoziona chi sa (moglie e figlie, in primis) che, anche domani, il dottor Di Re arriverà in ospedale alle 6 e rimarrà lì fino a metà pomeriggio. Con lo stesso entusiasmo e la stessa grinta di questi 40 anni. Ultimo giorno, si.

Poi ci sarà spazio solo per la sua famiglia, per le due ruote e per il suo “futuro”: i tre nipotini Marco, Stella e il piccolo Davide di appena due anni. Lui vive a Bologna, adesso. Lì dove Di Re ha studiato e si è laureato proprio insieme a Di Giammartino. Nel suo studio campeggia una foto dei due medici seduti su un muretto ai tempi dell'università. “Ci porterò Davide, promesso”. Spazio per nuove foto, nuovi ricordi. La sua famiglia ha saputo aspettare, con discrezione e affetto profondo. Ad maiora dottor Di Re, buon riposo.

Paola Peluso

L'Intervista al dott. Luigi Di Re https://www.youtube.com/watch?v=sFa_aoZZnY4

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Commenti

Caro Giancarlo ecco una autentica testimonianza di come un medico sia riuscito non solo.a rispettare in pieno IL.GIURAMENTO DI IPPOCRATE fatto subito dopo il conseguimento della laura in.medicina e chirurgia generale ma ,addirittura come sia riuscito.ad andare oltre con
il suo quotidiano impegno sempre profuso.

Non ho avuto il piacere di conoscerlo personalmente ma solo attraverso le parole di una mia carissima zia, sua paziente, che parlava di lui esaltandone la profonda umanità oltre che l'eccelsa professionalita'! Agli uomini-medci come lui va la mia profonda stima nonché la mia ammirazione. Buona e lunga vita a te, caro dottore, perché tu possa continuare ad elargire le tue preziose qualità all'umanità che avra' la fortuna di conoscerti!!!!

Conosciuto personalmente pochi mesi fa. Di una umanità e professionalità
che non si incontrano facilmente. Infine la sua grande disponibilita in qualsiasi momento della giornata. Posso dire che l ospedale ha perso oltre che un Dottore un vero Galantuomo