Non poteva mancare.
Il Presidente del Teramo Calcio non poteva mancare alla presentazione del Museo della Teramo Calcio.
La Storia che si moltiplica, che accompagna, che unisce, che soffre, che lotta, che racconta, che non si piega, che si sconfigge ad ogni vittoria, che sembra persa ma torna a vincere, che abbraccia le generazioni, che paragona i tempi, che si fiducia e di ottimismo si sposa, che il bianco e rosso sono come il rosso e nero della vita e della morte, che la passione, che il diavolo, che la fede, che la scaramanzia, che gli amori, che i matrimoni, che i figli, che i ricordi, che lo stadio, che Teramo.
Il Presidente del Teramo Calcio non poteva mancare o avrebbe fatto la solita pessima figura.
Avrebbe offeso se stesso.
Avrebbe difeso le non altezze e avrebbe aperto all'indifferenza.
Ieri c'era con il suo discorso più bello.
Superiore alle metafore di Pomante, alla straordinarietà del Prof. Elso Simone Serpentini, al cuore di Bracalenti, alla passione di Cantagalli, alla gloria di chi conosce il tacchettio del campo, il nostro.
L'orazione o colazione del presidente Campitelli?
La più bella di tutti i tempi.
Il silenzio e l'assenza.
Applausi.
https://www.youtube.com/watch?v=KGL4FDvP_mA
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