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Laboratori del Gran Sasso: Alla ricerca della materia oscura con l'esperimento DarkSide-20k ento

di Anonimo
4 minuti

E’ stata firmata oggi, durante una conferenza stampa a Palazzo Silone, la convenzione tra Regione Abruzzo e Istituto Nazionale di Fisica Nucleare per l’intervento nel Masterplan relativo al Progetto DarkSide-20k.

L’Intervento, che vede coinvolti sul territorio i Laboratori Nazionali del Gran Sasso con la partecipazione del Gran Sasso Science Institute e dell’Università degli Studi dell’Aquila, è stato presentato dal Vicepresidente della Regione Giovanni Lolli e dal Presidente dell’INFN Fernando Ferroni.

L’obiettivo dell’intervento è creare una sinergia tra il mondo scientifico e l’impresa - attraverso progetti di ricerca, dottorati e assegni di ricerca – in cui saranno protagonisti i giovani che troveranno nella NOA un luogo unico per la loro formazione e professionalizzazione in ambito tecnologico. Si tratta di un programma di formazione ad altissima specializzazione post laurea che offrirà agli studenti la possibilità di trovare uno sbocco lavorativo di tipo industriale e tecnologicamente avanzato.

Ha dichiarato il vicepresidente Lolli: “Oggi compiamo un altro passo in avanti col quale consolidiamo una strategia industriale che punta sulla ricerca e che vuol fare dell’Abruzzo una Regione capace di investire sulla conoscenza, la ricerca, la qualità dell’innovazione. Le eccellenze scientifiche e tecnologiche regionali, messe a sistema, sono un patrimonio enorme su cui puntare”.

“La ricerca di base condotta dall’INFN – sottolinea Fernando Ferroni, presidente dell’INFN – interseca sempre più la realtà culturale e produttiva del Paese, grazie anche al conseguente sviluppo di nuove tecnologie, che portano alla realizzazione di prodotti innovativi destinati al mercato internazionale. Grazie a queste importanti risorse sarà così possibile formare nuove figure professionali, in grado di dare il loro importante contributo alla crescita della conoscenza, della tecnologia e dell’economia del nostro Paese”.

“L’attenzione di oggi – commenta Stefano Ragazzi, direttore dei LNGS – è al trasferimento rapido ed efficace delle conoscenze e degli sviluppi tecnologici alla società e al territorio. Se fossimo solo concentrati sulla ricerca di base e trascurassimo il ritorno al territorio, mancheremmo metà dei nostri obiettivi”.

L’alta formazione si svolgerà nell’ambito del futuro progetto DarkSide-20k che, come ha sottolineato nel suo intervento il responsabile Cristiano Galbiati, sarà un esperimento per la ricerca diretta di materia oscura di carattere altamente innovativo e quindi molto competitivo a livello internazionale. L’implementazione del progetto scientifico DarkSide-20k richiederà, infatti, la costruzione di una nuova infrastruttura industriale di ricerca per l’assemblaggio di fotosensori al silicio, che diventa parte integrante dei LNGS e che, una volta completato il progetto, rappresenterà un nucleo per nuove realtà produttive.

Insieme agli altri servizi di alta tecnologia dei LNGS (meccanica avanzata, elettronica criogenica, laboratorio di bassa attività, laboratorio di chimica), la NOA costituirà una facility per start-up e un hub tecnologico avanzato dove imprese e centri di ricerca potranno trovare tecnologie e strumentazioni all’avanguardia.

“La NOA – spiega Aldo Ianni, direttore del laboratorio sotterraneo di Canfranc (Spagna), incarico che lascerà a breve per assumere quello della struttura –  è una nuova infrastruttura per i Laboratori del Gran Sasso, che potenzia il settore della ricerca e dell’industria. Il progetto prevede un polo tecnologico unico nel suo genere, che offre una preziosa ed esclusiva occasione per la formazione di giovani tecnici, ingegneri e ricercatori. Ringrazio l’INFN per l’opportunità offertami e come abruzzese sono fortemente convinto che la NOA sia una grande scelta per potenziare e accrescere il livello culturale e tecnologico del nostro territorio”.

L’affiancamento di giovani a ricercatori e tecnologi senior già specializzati nelle varie discipline in un contesto internazionale permetterà di formare una nuova generazione di tecnici e laureati specializzati a beneficio della crescita culturale, economica e sociale del territorio. 

Servizio Relazioni Esterne 

Laboratori Nazionali del Gran Sasso

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La Regione dopo questi eclatanti annunci dovrebbe controllare come saranno impegnati i soldi pubblici che sta dando all’infn e quali effetti avranno sul territorio. Come al solito non credo che lo farà e il tutto sarà l’ennesimo finanziamento dato senza alcun controllo. In questo caso addirittura la Regione finanzia un esperimento di ricerca scientifica e non una istituzione pubblica di ricerca, finanziando l’acquisto di attrezzature per l’esperimento .e finanziandone pure le risorse umane necessarie confidando sul fatto che questo arricchira il territorio. Cosa davvero strana. Al laboratorio del Gran Sasso sono stati fatti negli anni decine di esperimenti e la ricaduta sul territorio e stata quanto meno molto debole. Ora questo Darkside dovrebbe fare miracoli. Chissà perché? Spero che Lolli abbia almeno controllato di non aver finanziato un esperimento che porti dentro il Gran Sasso altre sostanze pericolose.