Credevo che l’idea di costruire una funivia di collegamento tra il centro storico della città di Teramo e la sede dell’Università, fosse una boutade.
E invece sembra che debba ricredermi. Stando alle dichiarazioni del Rettore, il progetto è già all’esame di un Ministero ( quale ?), le risorse finanziarie, 10 milioni di Euro, sono previste in un masterplan dalla Regione e la realizzazione dell’intervento richiederà dai 15 ai 18 mesi. Seriamente preoccupato, sono andato sul web per reperire maggiori informazioni e da una sommaria ricostruzione della vicenda ho appreso che l’Amministrazione comunale di Teramo, nella persona del suo rappresentante di vertice, non sappia nulla del progetto.
Più precisamente, nel mese di gennaio di quest’anno, nel corso di una conferenza istituzionale presso la Provincia di Teramo, il Sindaco Brucchi sarebbe stato informato dal presidente della Regione della decisione già assunta, di realizzare una funivia a Teramo a servizio dell’Università.
Nel mese di giugno, sempre nella stessa sede, il presidente D’Alfonso, nel ribadire con la solita enfasi, la strategicità del progetto, ha pubblicamente assegnato al Rettore dell’Università D’Amico il compito di convincere il Sindaco Brucchi della bontà dell’intervento. Avete capito bene.
Da allora sono trascorsi alcuni mesi ed io, sulla scorta delle recenti dichiarazioni del Rettore, ritengo essenziale rivolgere qualche domanda al Sindaco della mia città.
Signor Sindaco, dalle affermazioni del Rettore, sembrerebbe emergere che lei e la sua amministrazione siate del tutto estranei all’operazione, sia alla fase decisionale politica, sia all’iter progettuale. E’ come dire che, allo stato, l’Amministrazione del Comune di Teramo, è ritenuta del tutto irrilevante ai fini della realizzabilità dell’opera. E per quanto possa ancora evincersi dalle dichiarazioni del Presidente della Regione e del Rettore, sembrerebbe che a tempo debito, lei sarà invitato a prendere atto e uniformarsi alle determinazioni a suo tempo assunte. Ovvero – ove lei si dovesse opporre alla realizzazione dell’opera – le addosseranno la responsabilità di rinunciare ad un investimento per il territorio di 10 milioni di Euro, e a quel punto non le resterà che ubbidire.
Lui evidentemente avrà le sue buone ragioni.
Io invece da cittadino non la vedo così. Sono sconcertato, perché questa vicenda ha del grottesco.
Quindi le chiedo se non sia il caso di indossare la fascia tricolore ed esercitare il ruolo che le è stato affidato dai cittadini.
E affermare, con la dovuta autorevolezza, che la città di Teramo è dotata di un piano urbanistico e di un sistema di trasporto pubblico, di un Assessorato ai Lavori Pubblici e di Uffici Tecnici a cui tutti sono tenuti a rivolgersi per ottenere, nel rispetto delle regole, le necessarie autorizzazioni o concessioni per la realizzazione di un’opera che abbia un’ incidenza sul territorio a qualunque titolo. E’ imbarazzante dover prendere atto che qualcuno a monte abbia già preso la decisione politica, in assenza di una doverosa preventiva concertazione istituzionale.
E’ altrettanto imbarazzante constatare che qualcun altro possa tranquillamente affermare che l’iter progettuale di un intervento ritenuto strategico per la città, sia giunto alla fase finale, senza che lo stesso sia stato sottoposto al vaglio formale o informale dell’amministrazione comunale territorialmente competente. Riaffermo dunque la mia più profonda preoccupazione. Per ora per le anomalie evidenti che emergono dal gioco di questa partita.
Del merito del progetto avremo modo di parlare.
Io spero di no.
Ma se dovremo parlarne, ne parleremo, eccome!
Promesso.
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Ma non capisco chi è il sindaco Brucchi o D'Amico? Ma D'Amico sarà candidato a Sindaco o a Governatore?Chiedete a Gatti e D'Alfonso.