Morra tira.
Tira di brutto.
Tira la carretta.
Tira le somme.
Tira un sospiro di sollievo.
Tira di sinistro e si sa, i mancini quando tirano, tirano forte.
I tiranti dei Fratelli D'Italia hanno incontrato il sindaco Brucchi.
Mimmo Sbraccia somiglia solo a Mimmo Sbraccia e per tirare usa l' ottimo tiraggio del camino.
Al massimo la cenere bianca che svolazza sul bordo impolverato.
Sbraccia ha un'idea tutta personale della politica.
La Ritirata non esiste tranne quel giorno a Colleminuccio ma di fronte a Dodo, Di Pietro e l'ombra educata dell'ottimo Di Lucanardo, valeva la pena tirare la marcia e tornare a casa.
Sbraccia e la politica a chilometro zero senza tirare il collo a nessuno.
Basta con Colleminuccio.
Solo centro.
Teramo centro.
Un incontro veloce con un Micheli composto, anche di fronte a un futuro assessorato.
Nessuna bavetta dal lato destro della bocca.
Nessuna tirata con il naso per via di un raffreddore del tutto naturale.
Sobri.
Morra non ha tirato l'acqua verso il proprio mulino.
Nessuna richiesta.
Morra non ha posto nessun passaggio su Paolo Gatti.
Lui non passa.
Morra tira e tira di sinistra.
Non ha tirato nessuno in ballo o per i capelli.
Ha chiesto una Giunta senza tirare la cinghia sulla qualità.
Qualità.
Basta con la solita tiritera tiroidea.
I tiranni vantano i loro tirapiedi ma non è detto che prima o poi non si debba tirare i remi in barca.
Secondo Morra la politica non può tirare a campare o a far la tirartardi.
La Politica è una passione che somiglia a una tiratira.
Brucchi dovrà decidere in fretta senza nessuna tiratina d'orecchie.
La tiratura dei voti non interessa più a nessuno.
Teramo entro Martedì 17 avrà la sua Giunta.
Tutto il resto è tirare la volata a un ritorno impossibile.
Chi si è dimesso si è dimesso.
E ora, un tiramisù... per Teramo.
Una vera maggioranza che non sia s...tirata o tutti a casa.
Grazie.
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