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Emergenza Adolescenti a Teramo

5 minuti

L’associazione Es  Psicologia  in un progetto di ricerca effettuato a Teramo nel 2018 su 350 adolescenti  chiamato “Tornero’ a volare : Esperienze, paure e speranze  nell’emergenza post sisma ” ha riscontrato disagio giovanile,  uso di alcol e sostanze, bullismo,  rifugio nei social net work, rischio di abbandono scolastico, ritiro sociale e isolamento,  difficolta’ a gestire la rabbia. Negli adolescenti  si verificano fenomeni di dispersione scolastica , rischio di alcol, uso e abuso di sostanze,  dipendenza con o senza sostanza (dipendenza tecnologica), isolamento, bullismo, cyber bullismo.

Spesso l’adolescente si allontana dalla famiglia e si identifica nel gruppo, il compito dell’adulto e della scuola dovrebbe essere quello di supportare l’adolescente in questo percorso di separazione/individuazione dalla famiglia, dove vengono messe in discussione e con modalita’ oppositive i valori tradizionali come la scuola, la famiglia, le regole a favore della tecnologia e divertimento.

ANALISI DEL TERRITORIO: Da un’ analisi del territorio emerge che Teramo e’ un comune di circa 60 mila abitanti  andato incontro a spopolamento dopo il sisma sia nel centro storico che nei piccoli comuni limitrofi . Il territorio non offre strutture aggregative per adolescenti, se non parrocchie dove si raccolgono adolescenti fino ai 12 anni che si allontanano dopo aver preso i sacramenti della comunione e cresima. I punti di incontro sociale sono un centro commerciale, un corso e un cinema. A livello scolastico dopo i 14 anni non esistono centri dove si svolgono i compiti,  se non attivita’ di potenziamento a scuola, o poche strutture dove si offrono ripetizioni . Molto frequentate nel territorio sono centri dove si gioca on line, per gli intrattenimenti serali c’e’  un unico pub frequentato da adolescenti dove a volte si verificano risse. In emergenza nel teramano spaccio davanti alle scuole ed episodi di violenza tra gruppi e maltramento verso categorie a rischio come anziani e disabili.

ANALISI DEI BISOGNI: Per quanto riguarda l’analisi dei bisogni possiamo dire che il bisogno fondamentale dell’adolescente e’ quello di aggregazione sociale, anche se con l’avvento della tecnologia si creano relazioni virtuali su social network (Instagram, facebook) o giochi online (fifa, fortnite..) che non permettono relazioni sociali vere e profonde.

La scuola, le attivita’ sportive ed extrascolastiche rimangono i luoghi ove e’ possibile creare una relazione amicale duratura tra coetanei. Le relazioni affettive vanno incontro a modalità online anche tra adolescenti riducendo notevolmente il tempo di conoscenza reale .

Nasce spesso il bisogno di uniformarsi al gruppo, si crea una sottocultura adolescenziale proposta dalla rete: guardare video su you tube, parlare con un linguaggio volgare come proposto da video e da youtubers in voga, si evidenzia una notevole dipendenza da dispositivi tecnologici, telefonino, tablet, computer, una difficolta’ alla comunicazione umana soprattutto con genitori e insegnanti, diminuisce il piacere dell’attesa, aumentano le richieste dei figli( vestiario, telefoni, uscite...) e scatta la nuova cultura consumistica di un adolescente che vuole fare l’adulto che  beve e fuma a 13/14 anni, che chiede di uscire e fare tardi. I modelli comportamentali in adolescenza tendono verso l’oppositività, l’aggressivita’ manifestati  in famiglia, socievolezza nel gruppo di pari, la scuola diventa noiosa, la tendenza del gruppo e’ quello di essere manipolatori, pochi compiti per lo piu’ copiati dal wzapp di classe, il ragazzo adolescente piu’ fragile si conforma al gruppo sia negli usi e costumi, non riesce a reagire e spesso si ritrova in situazioni devianti. Altri ragazzi fanno fatica ad amalgamarsi nel gruppo dei pari e si isolano nel loro mondo spesso costituito da realta’ virtuali e camera da letto, inseguono il successo di diventare “vip” se sono seguiti sui social e hanno numerosi “like”.

Le attivita’ sportive di gruppo, o le attivita’ extra scolastiche sembrano essere l’ultimo baluardo di vita reale per questi adolescenti digitali..e allora cosa puo’ fare una comunita’ in apprensione per questi giovani?

L’associazione Es Psicologia della Dott.ssa Broccolini Oriana Loreta psicoterapeuta e Giuseppe Ceccarelli Dottore in Scienze Psicologiche ha organizzato per il giorno 25 Maggio presso la sede del C.S.V. in via Salvo D’aquisto un importante convegno gratuito su S.O.S. Adolescenza dove verranno proposti importanti temi sul rischio adolescenza. I temi proposti : “cambiamento in adolescenza: emotivita’, corporeita’ identita’” della dott.ssa Elisa Costantini, “Dipendenze affettive e da sostanza” dott.ssa Giulia Di Filippo, “Aggressivita’ e tecnica del coping power”, della dott.ssa Paola Franchetta, “Relazione Genitori-Figli” della dott.ssa Roberta Di Teodoro, “I nativi digitali e il mondo dei social, quali rischi? Della dott.ssa Pompili Carla, “Coscienza del Bullismo” del dott. Gianluca di Marco, “Bullismo e Razzismo” della dott.ssa Anna Del Gaudio e “Il sucidio come rischio sociale “ delle dott.sse Cristina Campanella, Samoa Colonia e Martina D’Elpidio” . E’ possibile prenotarsi scrivendo a espsicologia@yahoo.com.

Da Lunedi 27 maggio verra’ istituito uno sportello sociale e psicologico di ascolto  “per adolescenti, famiglie e scuola” presso la sede dell’associazione dalle 14 alle 16 in viale Europa 71.

Dalla crisi adolescenziale puo’ nascere una grande opportunita’ di crescita se si concedono spazi di riflessioni dove poter parlare di questo disagio.

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Commenti

A che ora è il convegno?

se i genitori fanno/sono peggio dei figli, di che parliamo??

Sport xtreme non e stupidi e un sfida di ego e va benne per i ragazzi quindi devi preocupare per la gente che non fa niente o la gente che ruba

Gli adolescenti sono sempre stati dei ribelli, e meno male che lo siano. In quella fase c'é forza, grinta, senso profondo di ribellione di cambiare le regole, di cambiare tutto. Il problema è l'assenza di un lavoro fatto prima dalla famiglia. La mancanza o assenza di un percorso di guida e di esempio fatto dai genitori che consenta ai ragazzi di vivere la loro fase di ribellione come percorso di crescita. Un sostegno psicologico andrebbe fatto per i genitori, per una generazione di 40-50 enni (io ne ho 42) che dovrebbero prima crescere loro, e poi forse riusciranno a dare basi solide di maturità ai ragazzi. A poco serve dare sostegno e aiuto ai ragazzi se poi tornano a casa e trovano mamme intente a farsi selfie e piú preoccupate del loro sociale e papà ancora eterni Peter pan.
Come diceva Dé Andrè nel suo Giudice ..."é triste trovarsi adulti senza essere cresciuti", in questo caso di maturità

Il convegno è alle nove del 25 maggio presso sede del csv piano d 'accio