Che ricordo ho del Cancro?
Quella porta a sbattere dietro ogni ombra.
Una porta bianca che faceva rumore ma che non tratteneva la malattia. Non c'erano serrature o mura abbastanza spesse. Entrava con te a letto, in bagno, a tavola. Ti seguiva sempre come un amante buio.
L'unica soluzione era girarsi di scatto come quando da piccoli giocavano a uno, due, tre ...stella e affrontarlo a viso aperto.
Non siamo tutti uguali e non tutti hanno abbastanza gradimento per affrontare con le stesse armi un tumore.
La civiltà sanitaria si raggiungerà quando di fronte alla vita saremo tutti simili.
La livella della morte è un'altra forma d'arte.
Scrive Isabella Marianacci " Vorrei catturare la vostra attenzione solo per un istante, concedetemi di farlo. Mi direte che siamo in campagna elettorale, che si corre ad una velocità supersonica e che le giornate sono scandite da ritmi frenetici.
Ed io vi rispondo che il CANCRO è un argomento molto importante che richiede tanta ATTENZIONE e SENSIBILITÀ da parte di tutti NOI, da parte di ognuno di VOI e che non può ASPETTARE!!!Per ogni caso di persona famosa che rivela la sua malattia sulle pagine dei giornali, ce ne sono migliaia e migliaia che mentre le lancette dell'orologio che avete al polso fanno tic tac e segnano i granelli del tempo che scorre, stanno LOTTANDO per la VITA.
Quel TEMPO per loro è un bene dal valore inestimabile. È il tempo dei sorrisi, degli abbracci e delle strette forte al cuore con le persone care, quelle che ami, è il tempo che segna ogni nuova alba con la luce del sole e il suo calore sulla pelle, è il tempo di una musica che ti emoziona, di un tuffo nell'acqua del mare in cui poi ti ritrovi a pancia in su ad ascoltare il ritmo del tuo respiro mentre sei a galla e ti senti in pace con l'universo e con la su bellezza . É il TEMPO di tantissime altre emozioni e sensazioni ancora, difficili da sintetizzare in poche righe e che purtroppo molti danno per scontate. Solo quando ti trovi ad affrontare una malattia come questa riesci a comprendere quanto esso sia effimero e ne cogli il vero valore. Perché questa è una malattia che ti colpisce alle spalle ed a cui non sei preparato, magari arriva proprio quando sei immerso nella bellezza della vita a trecentosessanta gradi, sei nel pieno della tua gioventù ed hai mille progetti ancora da realizzare nella sfera lavorativa e nella vita affettiva.
Piomba da un momento all'altro, senza bussare, e molto spesso senza una vera e propria sintomatologia e scompiglia tutte le carte che fino a quel momento avevano trovato un ordine ed un equilibrio nella tua mente, lanciandoti in un tornado emotivo fatto di inqueitudine, di incertezza e di impotenza che mai avevi sperimentato prima di allora. Proprio a te che ti credevi invincibile ed avevi l'illusione di governare il tuo destino, tenendo sempre le mani ben salde sul timone della tua vita. Qual è il senso di questo post un po' prolisso (diciamo che il dono della sintesi non mi contraddistingue nelle cose che ho particolarmente a ❤️)? Farvi comprendere la BELLEZZA della VITA ed il dono più prezioso che possiate avere da custodire con tutte le vostre forze : LA SALUTE!!! Nel vostro piccolo anche VOI avete delle RESPONSABILITÀ , e non mi riferisco solo alle donazioni per sostenere la RICERCA che è uno strumento essenziale per fare progressi ed un giorno, chissà, magari riuscire a sconfiggere il CANCRO, bensì ad una richiesta di dimostrare una maggiore SENSIBILITÀ, dedicando un minuto del vostro tempo ad una attenta riflessione!!!! Chi ha avuto la sfortuna di essere colpito da questa malattia, non si è all'improvviso tramutato in una bestia rara e non ha subito una metamorfosi, per citare il racconto di Kafka. È la stessa persona di sempre, con tutti i suoi pregi e difetti ed una sola immensa differenza: questa esperienza gli ha donato una maggiore SENSIBILITÀ e VOGLIA di VIVERE. Sorridere e dimostrate di avere empatia e tatto non può far altro che AIUTARE : "Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai niente. Sii gentile. SEMPRE!!!!!!" Vi ringrazio
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Rispetto enormemente la Toffa, la sua malattia e la scelta che ha fatto di parlarne in pubblico. Premetto che odio chi fa la classifica delle malattie per dire che la sua è peggiore di quella di un altro. Ma ne è uscita una visione semplicistica e veloce della guarigione dal cancro. In due mesi operazione, chemio e radio e più di una volta ha ripetuto che si sentiva bene. Nella maggior parte dei casi non è così. Si soffre tanto e per tanti mesi e anni. Se ce la fai sei un sopravvissuto e la vita intanto è cambiata per sempre. Nella maggior parte dei casi addio lavoro, addio sogni e programmi che avevi prima. Non riesco a dimenticare i tanti giovani che ho visto l'anno scorso morire nel reparto di ematologia di Pescara. Penso alle loro famiglie e alle loro ferite dell'anima. Poi penso alla mia che è stata per il momento più fortunata ma ugualmente mi scende una lacrima perché non è più tutto come prima. Il cancro ha seppellito a nostra normalità e i nostri sogni.