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Francesco Caprioni: Un ricercatore di Giulianova nell'equipe premiata per la ricerca sul Cancro

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Leggiamo insieme questa Ansa " Gli oncologi europei premiano l'italiano Alberto Sobrero, responsabile della Divisione di Oncologia medica dell'Irccs San Martino Ist di Genova, per le sue ricerche sul cancro al colon-retto e gli studi sui benefici clinici dei nuovi farmaci. Il prestigioso riconoscimento Esmo Award è stato infatti assegnato a Sobrero in occasione della sessione di apertura oggi a Copenaghen del Congresso della Società europea di oncologia medica (Esmo).
''Un riconoscimento importante - ha commentato Sobrero - e che, in realtà, premia insieme a me anche tanti altri colleghi con cui, negli ultimi 10 anni, ho collaborato per portare avanti nuove studi, in un orizzonte della ricerca che oggi è ormai 'globalizzato'''. Un appuntamento internazionale, l'Esmo 2016, al quale partecipano oltre 19mila oncologi da 130 paesi e che, quest'anno, segna un grande successo per l'Italia. Insieme a Stati Uniti, Spagna, Francia e Giappone, sottolinea la Società scientifica europea, l'Italia è stato infatti il Paese che si è collocato tra i primi cinque per numero di studi presentati".

Indovinate chi fa parte dell'equipe del dott. Sobrero?
Un ricercatore di Giulianova, il dott. Francesco Caprioni.

La buona sanità esiste.
Nasce in Provincia di Teramo per fare la fortuna di altri Paesi.
La Politica dovrebbe interrogarsi.
Dovrebbe. 

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Commenti

Tantissimi Ralkegramenti e complimenti al Dottor Caprioni,sicuramente un fiore all'occhiello per la Città' di Giulianova,per la provincia di Teramo e per la nostra regione. C'arlo
Perché altri Paesi? "Paesi" con la P maiuscola si usa per indicare una nazione. Francesco - con cui ho studiato - non è espatriato, a meno di considerare l'andare a vivere a Genova come espatriare. In tal caso sono espatriato anch'io. E come noi due almeno metà dei componenti la nostra classe. Perché Teramo e la sua provincia non meritano molto più di quello che hanno. Sono sufficienti i pochi rimasti.
Perché altri Paesi? "Paesi" con la P maiuscola si usa per indicare una nazione. Francesco - con cui ho studiato - non è espatriato, a meno di considerare l'andare a vivere a Genova come espatriare. In tal caso sono espatriato anch'io. E come noi due almeno metà dei componenti la nostra classe. Perché Teramo e la sua provincia non meritano molto più di quello che hanno. Sono sufficienti i pochi rimasti.

 Perchè l'Abruzzo con le vostre teste sarebbe potuta essere un'altra Regione.
Un altro Paese. 

 

...qualche dettaglio in più. Per averlo conosciuto nel dolore, per aver sentito condiviso quel dolore. Ci contattava quasi quotidianamente chiedendoci aggiornamenti, con la delicatezza di chi conosce quella strada di sofferenza per averla percorsa mille volte. Lei non ce l'ha fatta...era troppo tardi. Ma lui ha saputo accompagnarla riservandole un'attenzione professionale ed umana che percepisci miracolosa, quasi al pari di una guarigione. Questa la scenografia, immaginatela come da Oscar. Poi il palcoscenico: pessime attricette di periferia, che si atteggiano da professoresse deferenti ed inarrivabili, nella corsia di un day hospital miserrimo, dove il nome di chi dovrebbe essere preso come fonte da cui bere copiosamente l'acqua della conoscenza, non puoi neppure pronunciarlo. Il confronto non esiste per loro. Caprioni vorrebbero non esistesse, loro. Non importa quanta speranza e quanta vita potrebbe restituire la collaborazione virtuosa con chi della ricerca si nutre e che la ricerca nutre. No. Non importa. Qui ci sono loro e ti accompagnano loro fino alla morte. Senza prenderti per mano. Mai.
in provincia di teramo lavorano solo gli amici degli amici!!!!! non non siamo amici di nessuno...
Sono molto felice di questo riconoscimento di cui fa parte il dottor Francesco Caprioni. Un medico dalle qualità enormi, passione, preparazione, studio, dedizione ed empatia umana fanno parte di questo dottore. Sempre disponibile ad aiutare, posso raccontare un episodio, in cui non esitò ad andare in casa di un malato e cercare di alleviare e aiutare sia lui che i suoi famigliari. Mi colpì molto quell'episodio, mi colpì lui come uomo in primis e come medico, dei modi di fare che in pochi medici ho visto. Quando vedi queste cose, guardi la sanità e credi davvero che il giuramento che fa un professionista lo porti a termine e lo segua alla lettera. E in più hai speranza e conforto allo stesso tempo. Nei giorni successivi, si preoccupava di come stesse l'uomo, telefonava e chiedeva anche come stessero i suoi famigliari. Concludo che vorrei che tanti fossero così, ma anche nella mia terra d'Abruzzo, aver perso un talento medico e un talento di umanità come lui mi fa rabbia. Certo non è all'estero è a Genova, ma nonostante tutto, provo un po' di rammarico, perché poteva rimanere nel teramano. Bisogna saper riconoscere il talento appena lo si vede e bisogna celebrarlo, sempre. Congratulazioni Dottor Francesco Caprioni da Manuela
Nel complimentarmi con tutta l'equipe desidero inviare un ringraziamento speciale al Dr. Caprioni non solo per le sue eccellenti qualità professionali ma anche per la sua immensa umanità e disponibilità, per la sua capacità eccelsa di relazionarsi con il paziente ed i suoi famigliari. Ció diventa fondamentale quando si trattano malattie importanti dove il sostegno dopo la cura è fondamentale e dove non devono prevalere questioni economiche ma il valore umano, la vera essenza del paziente.Unico!
Carissimo Dott.Caprioni, oltre alle Sue ottime qualità' di ricercatore,leggo con immenso piacere le parole di persone che testimoniano anche le Sue grandissime doti umane ,e non posso far altro che complimentarmi ancora con Lei,nella speranza che tanti altri Suoi colleghi, assumano nei confronti delle persone che soffrono ,gli stessi modi e comportamenti che Lei utilizza, con malati e famigliari. Grazie,grazie ed ancora grazie Dott. Caporioni. Carlo
Tantissimi complimenti a tutta l'equipe ed in particolare al dottor Caprioni che colgo l'occasione di ringraziare per come ha seguito e segue mia madre nel suo lungo e faticoso percorso di guarigione. Oltre alle difficoltà intrinseche della grave malattia ci sono anche i disagi legati alla condizione di doversi curare lontano dalla propria casa e famiglia, ma il dottore ha sempre dimostrato grande comprensione e dato tanto conforto e incoraggiamento. Lo ringraziamo per la scrupolosità e l'attenzione a tutti i dettagli che continua instancabilmente a mettere nel suo lavoro e l'impegno nella ricerca della strategia di cura migliore.