Io sono una di quelle che se vede un ragazzino in strada, davanti ad un bar, una pizzeria, se vede quel ragazzino far parte di un branco, di una comitiva sbagliata, lo stesso ragazzino con lo zaino gettato a terra con dentro la sua cultura, se lo vede ridere, sghignazzare, prendere in giro i passanti, la gente che lavora, se lo vede con una bottiglia di birra in mano ed altre disposte in fila per terra, in un angolo, a simboleggiare una sfida tra compagni, se lo vede urinare sui muri, sui portoni, nei vicoli dismessi... io sono una di quelle che crede stia buttando via la sua vita.
Io sono una di quelle che vive con un alcolista, il quale non ha mai avuto una famiglia alle spalle, al quale chiudi la porta e rientra dalla finestra, che nasconde bottiglie nelle fessure più impensabili, che spende tutti i suoi soldi in cerca di qualcosa che non troverà mai : la pace in se stesso.
Io sono una di quelle che è donna e uomo, madre e padre, non per scelta ma per esigenza.
Io sono una di quelle che subisce violenze psicologiche e morali, ricatti gratuiti.
Io sono una di quelle che svuota le bottiglie quando le trova cercando di svuotare anche la mia anima.
Io sono una di quelle che ha deciso di reagire per non soffrire e di farlo in silenzio, perché si sa, certe situazioni sono anche pericolose.
Io sono una di quelle che crede in se stessa in questo trovo la mia forza.
Io sono una di quelle che ama la vita, per questo non mi arrendo, troppe volte giudicata e penalizzata per scelte sbagliate, è vero, potrei essere drastica nella mie decisioni ma ho mille buoni motivi per non farlo e usare l'astuzia.
Io sono quella che quasi tutti gli amici hanno lasciato da sola perché la mia è una casa scomoda, ma non fa niente, ho imparato da questo a guardare con occhi diversi.
Io sono una di quelle che con gli stessi occhi con i quali guardo me stessa continuo a guardare quei ragazzini e mi chiedo dove siano i genitori, perché non li controllano abbastanza, perché oggi non si ascolta, non si parla, non si comunica.
Io sono una di quelle che sa che quei ragazzini, quelle ragazzine, saranno prima adolescenti poi diventeranno uomini e diventeranno donne e solo una piccola parte di loro sarà in grado di affrontare la vita senza tuffarsi in un bicchiere.
Io sono una di quelle che crede ci sia una cultura sbagliata, una società troppo permissiva e un futuro di cervelli incerti, è compito dell'individuo sfruttare ciò che la vita offre e se non si è abbastanza lucidi per farlo tutto diventa ancora più deprimente.
Io sono una qualunque, ma sono una mamma e seppur sia difficile oggi essere genitori, amici, confidenti dei propri figli non bisogna mai mollare la presa, mai abbassare la guardia mai restare indifferenti, bisogna insegnare, guidare, istruire... perché ciò che porta alla giusta meta è solo la strada della perseveranza e dell' esempio. Non è facile, ma nemmeno impossibile.
Lettera Firmata
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