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Biancone era uno di Noi...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Tanti anni fa come questa fotografia.



Scrivevo " Una foto. 
La sintesi del cuore, della simpatia, dell'improvvisazione, del sorriso, della follia, della semplicità, dei colori, dell'essenziale.
Perchè Alessandro Campitelli va al di là di un caffè biologico, è una bacca verde che si matura attraverso la battuta, un continuo show tra la teramanità e il quotidiano.
Poi il fuori e dentro le nostre mura.
Siamo così...mentre dentro si  trama per appalti milionari, per giochi politici, per raccomandazioni, per mogli assunte e promosse, per la crisi, sempre quella degli altri, nel fuori dei matti, il cuore è diverso.
Il circo dei folli.
Basta poco. Un gesto e si sente che siamo speciali.
Biancone e i suoi amici.
Biancone come simbolo di un'altra visione...di una speranza solida come un Pastore tra il bianco di Montauti e il bianco di piazza Martiri.
Alessandro è un 4 D....non ha bisogno degli occhialini per vedere le cose in tre dimensione...le sente e non ha paura di viverle.
Gli altri lo capiranno ...oltre quel solito muro. 
Noi lo sappiamo...vero?
Generazioni di fenomeni...
Ora a cuccia...e fategli due coccole.
Non abbandonateli..."...

Matti come la genia dei teramani.
Quelli di origine controllata e Biancone era folle, anarchico, vagabondo, ruffiano, gentile, sporco e pulito e
poi adottato ma sempre spirito libero.
A Marcello Olivieri e a tutti noi, un Profondo abbraccio.
Siamo un pò più soli....

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Addio amico sincero. Grazie Marcello.