Seguiteci. sarà un viaggio veloce, veloce, nelle questioni di principio.
Si parte dell'ultima missiva di un utente asl. Fine ( 25) Febbraio 2023.
" l P.R.G.L.A. 2019/2021, al quale nella Vs. lettera si fa riferimento per giustificare il mancato accoglimento della mia domanda di rimborso dei 145,85 euro, al capitolo “Obiettivo 3: Gestione delle Agende e dei Sistemi di Prenotazione”, paragrafo “Intervento 3.3. ALPI...”, recita (pag. 42): «...Inoltre deve essere garantita dalle aziende sanitarie l'allineamento dei tempi di prenotazione/erogazione delle prestazioni nell'ambito dell'attività istituzionale ai
tempi medi di quelle rese in regime di libera professione intramuraria, al fine di assicurare
che il ricorso a quest'ultima sia conseguenza di libera scelta del cittadino e non di carenza
nell'organizzazione dei servizi resi nell'ambito istituzionale, in coerenza di quanto
disciplinato dalla Legge n. 120 del 3 Agosto 2007. Il verificarsi, con riferimento alla Unità
Operativa, di squilibri significativi e duraturi tra le liste d'attesa per attività istituzionale e
quelle per attività libero professionale pone l'Azienda Sanitaria nelle condizioni di dover
sospendere l'esercizio della libera professione per i professionisti dell'equipe. ...». Sono
certo che nell'ASL di Teramo questa disposizione di legge a tutela del cittadino venga
rispettata alla lettera".
E ora il principio.
Luglio 2022.
Chiedo che l'ASL di Teramo, a prestazione ricevuta e a pagamento effettuato, mi rimborsi la somma di
€ 145,85, data dalla differenza tra il costo dell'angio TC addominale senza e con mezzo di contrasto
in regime di L.P. (€ 182,00) e la somma (€ 36,15) che per la suddetta prestazione avrei versato a
titolo di ticket qualora fosse stata resa in regime istituzionale.
Sarà mia premura, dopo l'esame, far pervenire all'ASL di Teramo sia la copia della ricevuta di
pagamento (o, a richiesta, l'originale), sia le coordinate bancarie per il rimborso della somma.
Come ci siamo arrivati?
LUglio 2022.
lo scorso settembre, sottoponendomi all'abituale controllo ecografico dell'addome, mi
è stato diagnosticato un aneurisma dell'aorta addominale di 4 cm.
Da una successiva angio TC, eseguita lo scorso 14 febbraio, è risultato: “Dilatazione aneurismica
fusiforme dell'aorta addominale sottorenale delle dimensioni massime di 4.8LLx4.4APx8CC cm.
circa, con apposizione trombotica endoluminale concentrica dello spessore massimo di 12 mm. ...”.
Quindi, a distanza di circa 5 mesi, la dimensione dell'aneurisma (che al raggiungimento dei 5.5 cm.
va trattato chirurgicamente, perché potrebbe rompersi) era aumentata di quasi 1 cm. Il consiglio
del chirurgo vascolare fu di sottopormi a controllo dopo 4-6 mesi. Ci siamo!
Leggete bene.
Il 16 giugno scorso mi sono recato al CUP dell'ospedale di Atri per prenotare la TAC e la prima
data disponibile, nel Servizio RX del “S. Liberatore”, è risultata il 30 novembre 2022. La prima
disponibilità aziendale sarebbe stata, invece, il 18/11/2022, presso l'ospedale di S. Omero.
Dopo qualche disguido, che non sto qui a narrare, il 30 giugno il mio medico ha redatto una
nuova impegnativa, con classe di priorità “B” (prestazione da eseguire entro 10 gg.).
Il pomeriggio del giorno dopo sono andato a prenotare l'esame direttamente all'accettazionevdel servizio RX di Atri, con la convinzione di aver risolto il problema. Ma mi sbagliavo! L'impiegato, infatti, dopo aver rappresentato il caso al primario del Servizio, mi ha informato che, non essendoci possibilità di garantire l'esame entro i 10 giorni previsti per la priorità “B”, la nuova impegnativa non poteva neanche essere accettata. La mattina del 4 luglio, sono tornato al CUP di Atri per verificare quale fosse la prima disponibilità aziendale per la TAC con priorità “B” e... sorpresa!: la ragazza allo sportello, dopo aver consultato un collega, mi ha gentilmente riferito che per l'angio TC addominale (senza e con mezzo
di contrasto) – necessaria, capiamoci bene, per verificare se la “bomba a orologeria” che ho
dentro la pancia stia per esplodere – il programma di prenotazione aziendale non accetta
l'impegnativa con la classe di priorità. Alleluia!
Il pomeriggio dello stesso giorno ho prenotato l'esame in regime di
L. P. intremoenia. La data dell'esame? 11 luglio 2022, ore 15,30! Il costo della prestazione? €
182,00! Se avessi fatto l'esame in regime istituzionale, avrei pagato un ticket di € 36,15.
La motivazione.
Fortunatamente, a dare sollievo al mio portafoglio provvede una legge dello Stato (poco
conosciuta dagli italiani), il D. L.gs n. 124/1998, che all'art. 3, comma 13, recita: « 3. Fino
all'entrata in vigore delle discipline regionali di cui al comma 12, qualora l'attesa della
prestazione richiesta si prolunghi oltre il termine fissato dal direttore generale ai sensi dei commi
10 e 11, l'assistito puo' chiedere che la prestazione venga resa nell'ambito dell'attivita'
liberoprofessionale intramuraria, ponendo a carico dell'azienda unita' sanitaria locale di
appartenenza e dell'azienda unita' sanitaria locale nel cui ambito e' richiesta la prestazione, in
misura eguale, la differenza tra la somma versata a titolo di partecipazione al costo della
prestazione e l'effettivo costo di quest'ultima, sulla scorta delle tariffe vigenti. Nel caso l'assistito
sia esente dalla predetta partecipazione l'azienda unita' sanitaria locale di appartenenza e
l'azienda unita' sanitaria locale nel cui ambito e' richiesta la prestazione corrispondono, in
misura eguale, l'intero costo della prestazione. Agli eventuali maggiori oneri derivanti dal
ricorso all'erogazione delle prestazioni in regime di attivita' liberoprofessionale intramuraria si
fa fronte con le risorse di cui all'articolo 13 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e
successive modificazioni ed integrazioni, con conseguente esclusione di ogni intervento
finanziario a carico dello Stato.». Il successivo comma 14, dispone: «14. Il direttore generale
dell'azienda sanitaria vigila sul rispetto delle disposizioni adottate in attuazione del comma 12 e
di quelle del comma 13, anche al fine dell'esercizio dell'azione disciplinare e di
responsabilita' contabile nei confronti dei soggetti ai quali sia imputabile la mancata
erogazione della prestazione nei confronti dell'assistito.».vPertanto, sulla base di quanto disposto dal sopracitato art. 3, comma 13, del D. L.gs n.
124/1998,
chiedo
che l'ASL di Teramo, a prestazione ricevuta e a pagamento effettuato, mi rimborsi la somma di € 145,85, data dalla differenza tra il costo dell'angio TC addominale senza e con mezzo di contrasto in regime di L.P. (€182,00) e la somma (€ 36,15) che per la suddetta prestazione avrei versato a titolo di ticket qualora fosse stata resa in regime istituzionale.
La risposta dell'asl di Teramo è stata negativa.....ma non finisce qui....
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Commenti
Sono troppo impegnati a discutere dell’inutile “ospedale nuovo” per occuparsi di sanità.
E se cambiassero lavoro?
Ci faccia sapere come va a finire la richiesta di rimborso, la storia sembra interessante
Vogliamo parlare della mammografia? Luglio con il percorso rosa .....2024 con il cup
Meglio finirla qui perchè gia solo il costo della lettera dell'avvocato o comunque proseguire la causa costerà più di 145€...l'importante è la salute, 145 € a volte ti risolvono la vita.
E invece finisce qui perchè, non so se ve ne siete accorti, il sistema sanitario nzionale non c'è più.
Idem con impegnativa tac priorità B a seguito di intervento carcinoma appuntamento a 6 mesi con la dicitura da parte dell'operatore cup: il reparto la chiamerà prima. Sto ancora aspettando
Anche curarsi sta diventando un privilegio per chi può permetterselo. Ricordiamocelo quando andiamo a votare. Ringraziamo anche gli evasori fiscali...