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Centrale Elettrica Cona. Arriva esposto ai Carabinieri. Cambiati i cartelloni dei lavori...

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Vi ricordate il nostro ultimo articolo sulla Centrale Eelettrica della Cona?
Scrivevamo" 

Servirà ancora a qualcosa denunciare, scrivere, raccontare sulla finta delocalizzazione della centrale elettrica nel quartiere Cona?
Dopo l'articolo del 30 Giugno https://www.iduepunti.it/30-06-2024/teramo-cona-la-finta-delocalizzazione-della-centrale-arrivo-i-tralicci abbiamo parlato con molti residenti, controllato e letto il cartello di cantiere, trattato con chi conosce meglio di noi l'argomento. Tralasciando la nostra passata delusione nei confronti dei residenti e della incapacità di protestare per la propria quotidianità, gli esperti ci suggeriscono di verificare se la particella catastale in cui insistono i lavori per i nuovi tralicci sia sottoposta a questi vincoli:

•Area di rispetto fluviale DLGS 42/2004 art.142 lett. Cererr
* Piano Regionale Paesistico- Tutela e valorizzazione zona D regime ordinario.
* Piano Territoriale Provinciale Art.5 Aree ed oggetti ad interesse biologico. Art.6 Aree a rischio geologico ed idrogeologico.
* PRG vigente zona G7 a Zone di Tutela ambientale a verde privato.

Chi sta effettuando i lavori ha  le autorizzazioni paesaggistiche ?(sono obbligatorie e non possono essere chieste a sanatoria). Nel cartello di cantiere non vi è traccia (è obbligatorio indicarle).
Chi fa un esposto con la massima urgenza?
"

Indovinate? Dopo il nostro articolo è comparsa magicamente una Dia. Una denuncia di inizio attività ( in maniera intelligente depositata al  Mase, Ministero dell' Ambiente e della Sicurezza Energetica).
Ripetiamo. L'autorizzazione paesaggistica?
Che fine ha fatto l'esposto depositato dai residenti?
I Carabinieri Forestali sono andati a verificare la presenza delle autorizzazioni di legge?
Il Comune di Teramo? Che tipo di documenti anche e solo per conoscenza hanno in possesso negli uffici? Chi controlla?

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Commenti

Se la situazione che indicate corrisponde alla realtà (se si trovano in una fascia di rispetto fluviale) quello che sta accadendo a Teramo dal punto di vista ambientale e di (mancato?) controllo è molto grave. Voglio pensare che i Carabinieri Forestali stiano intervenendo. Se così non fosse, c'è da essere preoccupati.