Il giudice dell'udienza preliminare presso il Tribunale di Teramo Lorenzo Prudenzano ha disposto il rinvio a giudizio per Mauro e Danilo Di Sabatino, rappresentanti della ditta Di Sabatino Fratelli S.r.l., imputati per il reato di frode in commercio continuata e aggravata, e, per la responsabilità dell'ente, dell'illecito amministrativo per delitti contro l'industria e il commercio. La vicenda ruota attorno alla fornitura di calcestruzzo strutturale, presumibilmente non conforme, che sarebbe stato utilizzato per una costruzione privata antismica in località Forcella, da cui è partito un esposto dei committenti. Costruzione che avrebbe dovuto ospitare anche alcune persone con disabilità e che, come da progetto, avrebbe dovuto essere provvisto anche di montacarichi.
L'inchiesta portata avanti dal pm Silvia Scamurra avrebbe rivelato, in seguito ai controlli sul calcestruzzo che nel 2022 hanno paralizzato poi i lavori, che le "caratteristiche qualitative e di resistenza" del cemento erano "di gran lunga inferiori a quelle attese in base alle previsioni contrattuali e falsamente dichiarate dalla società fornitrice nei documenti di trasporto ed in quelli fiscali", come si legge nel capo di imputazione.
In particolare la resistenza media del materiale, in base alla relazione del tecnico della procura, sarebbe "risultata pari a 21,57 Ma per le sottostrutture ed a 33,25 Ma per gli impalcati, così cagionando" a chi aveva commissionato l'immobile "un danno patrimoniale di rilevante gravità (anche in ragione dell'inaccettabilità del valore della resistenza del calcestruzzo utilizzato per la platea di fondazione - risultato inferiore al limite di legge di 29,75 MPa - ai fini della sicurezza statica della struttura)".
Il pm aveva chiesto il rinvio a giudizio anche per il reato di crollo, contestando ai due imputati di aver posto in essere "atti diretti a cagionare il crollo dell'edificio in corso di costruzione". Il giudice tuttavia ha escluso il pericolo di crollo dal decreto che dispone il giudizio, rinviando al dibattimento per i soli reati di frode in commercio continuata e aggravata per le presunte inadeguate caratteristiche del calcestruzzo, e di delitti contro l'industria e il commercio nei confronti della Di Sabatino Fratelli S.r.l. per "aver tratto un vantaggio (consistito nel conseguimento del corrispettivo per le forniture di calcestruzzo di qualità nettamente inferiore a quella concordata)". Le motivazioni della sentenza di non luogo a procedere emessa per il pericolo di crollo, saranno rese note alle parti entro 30 giorni, vale a dire sabato 1 marzo. L'udienza dibattimentale è prevista invece per il 5 marzo. Non si esclude che gli avvocati di parte civile possano richiedere al procuratore di impugnare la sentenza una volta appurate le motivazioni, pur trattandosi di un tour de force da doversi realizzare eventualmente nel giro del weekend.
Dalla perizia del tecnico incaricato dalla procura, l'ingegnere Andrea Dall'Asta professore ordinario presso l'Università di Camerino, e da quella del consulente di parte civile, l'ingegnere Roberto Giacchetti, sembrerebbe giungersi alla conclusione comune per cui le caratteristiche del calcestruzzo avrebbero compromesso la resistenza, la durabilità e la sicurezza strutturale dell'edificio, suggerendo come unica soluzione possibile la demolizione e la ricostruzione.
I committenti e altri soggetti danneggiati si sono costituiti parti civili.
N.S.
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