La natura ha fatto il suo dovere.
Tanta neve anche nella primavera di Pasqua con il Borgo incantato dei Prati di Tivo e il disincanto di Pietracamela che fuggono dai sepolcri imbiancati di antiche promesse.
Non si torna più indietro e la responsabilità dovrà essere divisa tra gli operatori turistici che stanno investendo negli alberghi, il futuro o presente gestore degli impianti di risalita che dovranno essere aperti sia d'estate che d'inverno e la nuova pro tempore Gst con il cda revisore composto da Giorgio D’Ignazio, già assessore regionale al turismo; da Piergiorgio Passerini quadro di un istituto bancario e già consigliere comunale a Teramo e Valerio Ferro, segretario generale dell’Adsbuc (usi civici) di Pietracamela. Revisori ma interlocutori per arrivare alla data fatidica del 12 Maggio quando il Tribunale deciderà gran parte del prossimo giorno dei Prati di Tivo. Il rilancio o un de profundis:"ricordare il passato per capire chi voler essere nel presente"...

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Pietracamela é un borgo, PdT é una radura abbandonata, d´estate PdT era piena ,una volta, poi furono bandite le fornacelle senza creare altrettante isole pro-accensione, che lungimiranza!.Gli inetti uccisero il turismo popolare estivo,poi garantirono anche la morte del turismo invernale,gli Inetti..Intanto a Roccaraso turisti come le cavallette.Inetti i nostri Cafoni.Da Teramo in su.Meritano le orde di centauri inferociti a fare le tirate come fosse una pista, stessa fine della antica Teramo-Roma.Mad Max ,Fast and Furious in Abruzzo a violentare il silenzio incantato delle nostre montagne.Da tutta Europa vengono a smarmittare qui, vrum vrum e il cafone versione 2025 ride.This is the end.
Il 12 maggio....comune, asbuc, gst....nel mentre tutto resta fermo.... purtroppo!
Non solo ci rimettono i Prati ma l'intero lato Teramano del Gran Sasso. Tristezza infinita