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Orifizi anali utilizzati come nascondiglio di telefonini. Magistrale operazione di polizia penitenziaria al Carcere di Pescara

di Anonimo
2 minuti

Pescara- Si fa sentire eccome la ventata di novità amministrativa portata in dote a tutto il provveditorato dell'amministrazione penitenziaria del Lazio, Abruzzo e Molise dal nuovo numero uno dell'amministrazione penitenziaria interregionale Giacinto Siciliano.

Il rappresentante massimo della circoscrizione penitenziaria del centro Italia ha preso in mano, come non mai, l'intero settore e lo sta portando a livelli mai raggiunti prima.

Il suo arrivo nel centro Italia carcerario sta mettendo tutti d'accordo sul metodo da lui utilizzato per gestire al meglio gli istituti di pena. Prova ne sono le innumerevoli operazioni di polizia penitenziaria da lui  progettate e fatte realizzare e che stanno portando a lusinghieri quanto inaspettati risultati. 

L'ultima ha riguardato ieri il carcere di Pescara.

 Ben 150 poliziotti provenienti dalle tre regioni sono stati inviati da Siciliano in terra d'Abruzzo per continuare con l'opera di bonifica delle carceri da telefonini e droga.

Dopo la vasta operazione condotta magistralmente ieri mattina dai baschi blu, nel carcere rivierasco sono stati rinvenuti diversi grammi di sostanza stupefacente e ben 4 telefonini.

Questi ultimi non sono passati inosservati agli occhi dei poliziotti pur essendo gli stessi stati celati negli orifizi anali dei loro proprietari.

La perquisizione straordinaria segue la rivolta scoppiata nei giorni scorsi e che ha visto l'attivazione di un esodo di detenuti anche questo mai visto prima in Abruzzo.

Da non dimenticare l'operazione altrettanto produttiva messa a punto nel carcere di massima sicurezza di Sulmona e che ha portato al sequestro di ben 40 telefonini.

Tutti raccontano di Siciliano come uno dei migliori dirigenti che abita il Ministero della Giustizia.

Con quello che sta producendo come non credere a coloro che lo pensano e, soprattutto, lo dicono?

Ascoltando di testimonianze fornite da alcuni degli operatori penitenziari che hanno avuto modo di lavorarci assieme tutti, all'unisono, evocano Il neo Provveditore del Lazio, Abruzzo e Molise come l'esempio di come, attraverso una giusta leadership, per una persona si è pronti a mettersi in gioco e a qualunque costo.

Complimenti.

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