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Il corrosivo: Quel pasticciaccio brutto de via…

di Elso Simone Serpentini
5 minuti

Tutti oramai lo chiamavano don Ciccio. Era il dottor Francesco Ingravallo comandato alla mobile…”.
Inizia così il più celebre libro di Carlo Emidio Gadda. Chissà come dovremmo far iniziare un eventuale libro che volessimo scrivere sul “pasticciaccio brutto” dei varchi teramani. Mi sono già espresso sull’argomento, prendendomela con chi, pur leggendo “attivo” sul display dei varchi elettronici della ZTL, e non potendo davvero equivocare su che cosa volesse significare, era transitato lo stesso, andandosi a meritare la multa o la serie di multe previste per i trasgressori. Non derogo da alcun ragionamento e da alcuna riflessione proposti ai lettori di questa rubrica, pur ribadendo che quell’aggettivo “attivo” e il suo opposto “non attivo”, non specificandosi a quale sostantivo fossero riferiti, in effetti imponevano un certo sforzo interpretativo. Ma si è successivamente saputo che, al di là della poca chiarezza o di qualche elemento di confusione che una scelta infelice determinava, in quei varchi è successo un po’ di tutto e quel che è successo induce giustificatamente alla rivolta i teramani.

E’ stato davvero un “pasticciaccio brutto”. Alcuni sostengono di essere stati multati anche se sono passati quando la scritta sul display era “non attivo” e quindi il dispositivo di foto segnalazione non avrebbe dovuto immortalare chi passava, non trattandosi di un trasgressore. Tra quanti lo sostengono, ho qualche amico di assoluta credibilità, quindi non fatico a credere. Altri sostengono che sono transitati quando il dispositivo era spento e sono stati multati lo stesso, altri ancora che l’orologio dei varchi non era ben tarato, che è mancata la corretta e tempestiva informazione ai cittadini. Altri ancora sostengono che mancassero alcuni doverosi e necessari cartelli di avvertimento e di segnalazione del pericolo di infrazione e di videosorveglianza. E’ stato un “pasticciaccio” che rischia di vanificare la possibilità del Comune di Teramo di incamerare le somme e di dare ragione piena ai multati, con grande loro soddisfazione. Un dato è certo: il Comune di Teramo, come altri Comuni, ha usato i varchi e i controlli dei varchi non per fini nobili, ispirati a tenere il centro storico lontano da pericoli dell’inquinamento e immune dalle conseguenze perniciose del traffico. L’uso di questi diabolici strumenti (video rivelatori e semafori dal giallo malandrino e televelox) è da tutti i Comuni finalizzato solo a far cassa e a impinguare i bilanci. In assenza di altri introiti e considerata la voracità degli amministratori, quest’uso è perverso.

Il “pasticciaccio” teramano è stato particolarmente scandaloso e ha confermato che questi nostri amministratori sono l’esatto contrario del Re Mida, il quale trasformava in oro tutto ciò che toccava. Tutto ciò che toccano i nostri amministratori diventa fatalmente e inesorabilmente fango, per non usare un’altra parola, cara a Cambronne. Pensiamo a quello che è successo e sta succedendo con la Team e con la raccolta differenziata. Era partita bene e poi giorno per giorno tutto è precipitato fino al ridicolo e al grottesco di questi giorni, di cui il calendario incredibile che è stato diffuso recentemente è il simbolo. E’ un capolavoro di cretineria, di cui vorrei tanto conoscere l’ideatore e il realizzatore. E’ illeggibile, imperscrutabile e confusissimo, diffuso nella confusione più totale non indicando con precisione la data esatta in cui il nuovo programma di raccolta porta a porta sarebbe iniziato. Sul calendario si parte dal 1° giugno, ma sono corse voci, non ufficiali, che il nuovo sistema sarebbe partito il 29 giugno, così chi ha avuto il nuovo calendario è stato tormentato nell’incertezza: mettere fuori per il conferimento il materiale indicato dall’usata calendarizzazione o quello indicato dalla nuova. I teramani hanno giocato la schedina e si sono visti ritirare o rifiutare il materiale conferito a seconda della vincita o della perdita.

Non c’è un solo settore nel quale ciò che gli amministratori teramani hanno toccato non si sia trasformato nella magica parola di Cambronne. Cultura, commercio, Tia, Tari, Tasi, varchi elettronici, gazebo dei bar e regolamenti vari, nulla è sfuggito alla trasformazione di sostanza. Ci sarebbe da chiamare in causa il dottor Ingravallo, per arrestare tutti e renderli così innocui. Un antico motto latino dice: "Fortuna stultos facit quos vult perdere.
La Fortuna, o il Destino, rende stolti coloro che vuol portare alla rovina. Dobbiamo rovesciarlo, per meglio e più adeguatamente rappresentare a realtà di quanti nemmeno il Destino può rendere stolti, perché nessuno può essere reso quale egli è già. 

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E così il 16 giugno scorso giorno del mio compleanno il Comune di Teramo mi ha dato gli auguri notificandomi una multa di oltre 90,00€ per essere entrato alle ore 22,19 del 04/04/15 al varco di via Torre Bruciata zona a ZTL . IO ci entrai, ma sul cartello elettronico c'era la scritta "non attivo". Umilmente pubblicamente chiedo : Non attivo per chi visto che la multa me la hanno comminata lo stesso ? Aggiungo che il sottoscritto ha regolare permesso per accedere in centro storico, quella sera a quella ora mi dovevo recare in zona Via Torre Bruciata . Ripeto il varco segnalava NON ATTIVO, HO ANCHE UN TESTIMONE e così accedetti, galeotta fu la scritta ingannevole .