Salta al contenuto principale

La rivoluzione cinese made in Teramo

di Alessandro Tiraboschi
6 minuti

Ai Weiwei è un artista di fama mondiale. Diplomato all'Accademia del Cinema, si è poi dedicato alla pittura. Sua è l'idea dello Stadio Nazionale di Pechino, impianto-simbolo delle Olimpiadi 2008. Ai Weiwei è stato arrestato il 2 aprile 2011; da allora è recluso in una località segreta, senza che siano mai state diramate notizie sulle sue condizioni. I principali musei del mondo (tra i quali la Galleria Tate Modern di Londra, che ne ha ospitato l'esposizione "Sunflower Seeds") hanno lanciato in suo favore una petizione online, che ha raccolto l'adesione di migliaia di persone. Gli scopi della petizione erano esprimere la preoccupazione nel vedere minacciati i diritti e la libertà di espressione in Cina e auspicare l'immediata liberazione dell'artista.In Italia, l'Associazione Pulitzer ha lanciato un appello per raccogliere 5 000 firme per Ai Weiwei e chiedere al Presidente della Repubblica Italiana di intervenire sul governo di Pechino per la sua liberazione. Il 15 maggio 2011 l'artista è stato autorizzato a vedere la moglie Lu Qiong, che a tal fine è stata condotta nella località segreta di detenzione del marito. Il colloquio, come ha reso noto l'avvocato dell'artista, è servito anche a rassicurare l'opinione pubblica mondiale sulle condizioni del marito, che, in base a quanto riportato dalla moglie, non ha subito percosse o torture fisiche ed è in buono stato di salute.

Queste le notizie ufficiali su Ai Weiwei. ma qui vogliamo parlare dell'estro di un artista teramano, della volontà di Giuseppe Stampone da Via Veneto di non dimenticare Wei Wei, anzi di sollecitare l'opinione pubblica attraverso una sua installazione.
A Venezia quattordici lettere di Giuseppe Stampone: <Bye Bye Ai Weiwei>. Un gioco di parole tra rime e lontananze, tra vicinanze e drammi. Una rete fatta di fili tesi tra gli artisti, una rete che va oltre l'immagine, che supera internet, che sfonda nella solidarietà. Giuseppe Stampone ha realizzato " Bye Bye Ai Weiwei " come opera site-specific in occasione della sua partecipazione alla mostra collettiva Orientale*, Chiesa delle Zitella , che chiuderà il 20 luglio , presso il Palladio Bauer, nella Giudecca, di fronte a Piazza San Marco, Venezia, 2 Giugno-20 Luglio. Orientale* è la mostra inaugurale dell'iniziativa Venice Now durante la 54 Biennale di Venezia,
curata da Shwetal Ashvin Patel e Maurizio Bortolotti.

L’immagine dell’opera, quasi una “cartolina”visibile dai luoghi “da cartolina” di Venezia (Piazza San Marco, la Punta della Dogana, le Zattere), si potrà scaricare dal sito che Stampone ha creato , www.byebyeaiewiwei.com (connettiva per metodologia dell'artista dal 25 giugno 2011) e che è parte integrante e fondamentale dell’opera. In questo luogo della rete, si potrà creare una ulteriore comunità, in cui tutto il mondo potrà lasciare un suo segno, un suo commento, una sua considerazione sulla necessità del saluto ad Ai Weiwei. Chi sceglierà di scrivere un proprio contributo, di fatto non solo sosterrà questa ulteriore posizione tra il silenzio e la speranza
del rilascio, ma lascerà una traccia della propria esperienza; ciascuna di queste tracce, tutte visibili sul sito, andrà a creare una mappa sempre più ricca di contenuti, trasformando l’immagine scaricata dell’opera, nell’immagine di un’esperienza vissuta, condivisa, diffusa nella dimensione della rete, in cui per Stampone si compie la possibilità di un dialogo e di un accrescimento puro, diretto, e senza filtri. La rete rappresenta nel bene e nel male, uno dei luoghi di maggiore libertà, e la libertà, secondo chi scrive, è la neodimensione su cui Stampone veicola i propri messaggi e diffonde la propria opera, creando una idea di comunità intenzionata a uno scambio reale tra differenti punti di vista e mentalità, e stabilendo una nuova irraggiungibile frontiera per i contenuti che un’opera può veicolare.


Vince la rete per Stampone. Deve vincere la rete, che di solito lascia un'immagine di sè capace capace di imprigionare, ma che in questa occasione libera e parla di libertà. Un percorso, quello di Stampone, che passato attraverso e contro l'economia, il mercato globale, arriva ora al cuore della persona. Un cuore non solitario ma che viene condiviso, che urla per la libertà. Quella di Ai Weiwei e quella di ciascuno.
Noi facciamo immagini dei fatti. La frase di Wittgenstein è la realtà traslata di Stampone. Nelle quattordici lettere fuori dalla Ciesa della Zitella. Bye Bye Ai Weiwei è una grande scritta retroilluminata sulla facciata di un ex convento palladiano, uno dei più celebri e raffinati volti architettonici della Giudecca e di Venezia. Oggi trasformato nelle sue funzioni,questo luogo che si affaccia sulla laguna, su San Marco e le Zattere, è traccia di una sobrietà, di una eleganza e di un rigore moderno e universale. Stampone sceglie questo luogo come uno spazio preservato dal tempo, come l’immagine assoluta di un equilibrio e di una razionalità estetica tanto rigorosa, quanto poetica. In questa grazia e in questo sereno andamento delicatamente pittorico, Stampone vede un valore etico e un insegnamento sociale – oltre che artistico-che questa sua scritta e queste sue parole vogliono amplificare, fino a riecheggiare in tutta la laguna e a raggiungere ogni visitatore arrivato dal mondo per vedere la Biennale. Il suo messaggio è veicolato da quegli ideali che per Palladiorappresentavano la perfezione e la resistenza al tempo, e che oggi per Stampone diventano una radice imprescindibile per il suo messaggio di rassegnazione.


Un grido verso la Cina. Forse contro la Cina, sicuramente contro un metodo cinese che non può essere tollerato. Un disperato grido di aiuto. Una chiamata a raccolta per amici e per chi ancora non conosce l'artista di Via Veneto. Dalle poste centrali di Teramo a una chiesa della Giudecca per non dimenticare un artista rinchiuso chissà dove. Da un loft ricco di arte, di pensieri, di espressione, di capacità di giudizio e attenzione al prossimo a una rete che deve liberare e non catturare. Un grido cosmopolita. Bye Bye Ay Weywey.

Commenta

CAPTCHA

Commenti

Notizia meravigliosa. La cultura che rende liberi e senza confini. La Cina? Il solito scandalo e senza nessun paese con le palle per urlarlo.
Grande Stampone. Un'artista.
Impossibile accedere al sito indicato nell'articolo. Oscurato dai cinesi? Chissà? Complimenti a Stampone e alla sua opera anche se ad essere sincero quel bye bye non mi piace: come dire addio a Ai Wei Wei.
Non conosco Alessandro ma il suo articolo è un omaggio all'arte. Grazie di cuore.