Voglio partire da una piccola analisi storica … che sia di compendio a questa dissertazione sul peso politico/territoriale che ha Montorio al Vomano … oggi, al tempo del “reinventarsi o morire”.
Per anni, questo centro strategico, oggi di fatto porta del Parco, ha subito in silenzio una spoliazione scientifica … senza che nessuno dei politici locali abbia mai mosso concretamente un passo per impedire il “crimine”. Da centro logistico dello sviluppo dell’intera vallata sin dal ’30, a paesone marginale dei giorni nostri senza una vera e credibile prospettiva di sviluppo. Tagliato fuori dal traforo prima e rimasto a guardare lo svilupparsi di agglomerati produttivi che si insediavano solo ai suoi confini … come una beffa … portata alle estreme conseguenze dall’incapacità di progettare e realizzare strutture all’avanguardia per il turismo montano. Oggi, giustappunto, può solo sperare nello sviluppo legato al Parco del Gran Sasso/Monti della Laga.
I ben informati dicono che ad oggi, la 17esima edizione de “la Vetrina del Parco” è di fatto cancellata, per lo scoramento degli organizzatori. Tanto che l’evento potrebbe essere spostato – armi bagagli e risorse – in quel di Civitella … così, senza colpo ferire … tanto è nel caos l’intera programmazione turistica della Provincia.
A questo punto il domandone è d’obbligo ed è soprattutto rivolto a quelli che amministrano l’antica Beretra: volete provare a riscattarvi dall’inedia che vi ha colto, concentrando gli sforzi su questo evento che oggi è l’unica vetrina possibile per lo sviluppo della comunità montoriese … o volete rinnovare la tradizione politica che ci ha portati a tanto sfacelo?
Palmiro il Peggiore
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