Salta al contenuto principale

Teramo: Sciopero della fame dei terremotati

1 minuto

Vi segnaliamo una situazione di grave disagio per noi 36 famiglie di una palazzina, dichiarata inagibile a seguito del sisma del 6 aprile 2009.
In San Nicolò al Tordino frazione di Teramo dal 16 luglio 2012, abbiamo installato un presidio permanente per protestare contro la mancata proroga delle autonome sistemazioni e degli affitti, da parte del Governo Monti. Vogliamo richiamare l'attenzione di tutti su questo problema che non è da poco.
Noi non possiamo diventare di colpo "INVISIBILI" perchè ci ha scavalcato il terremoto dell'Emilia, non esiste adesso solo quella priorità, ma ci siamo "ANCHE NOI" ed abbiamo il diritto di essere ascoltati, non siamo dei fantasmi, abbiamo tra di noi anche un signore cardiopatico che da ieri non mangia, non beve e non assume la terapia medica.
Non possiamo e soprattutto non vogliamo credere che "non facciamo più notizia" perchè abbiamo avuto la sfortuna di non essere morti in quel sisma, che ci costringe a stare fuori casa dall'11 aprile 2009 e continueremo la nostra protesta fino a quando non ci saranno delle risposte certe da parte delle autorità.

Lettera Firmata

Commenta

CAPTCHA

Commenti

Cosa puo' fregare a questi Bravi Ragazzi che governano in Regione del Vostro Sciopero della Fame ? Ragazzi sempre col Moccoletto al naso che ancora oggi non sanno Toglierselo da soli se non con l'Aiuto di Qualcuno piu' Grande di Loro. (La colpa non e loro ma di chi ancora gli da importanza e non li Spernacchia quando li Vede )
Avendo la fortuna/sfortunana di avere un amico che ha perso la casa con il terremoto dell'Aquila so come vanno queste cose burocratiche e sono convinto che la colpa non è del Comune di Teramo ma bensì degli amministratori condominiali in combutta con i tecnici incaricati e le imprese compiacenti che fanno di tutto per allungare i tempi delle pratiche da presentare alla protezione civile per prendere percentuali più alte sui danni e ingigantire i lavori necessari per rendere di nuovo agibile il fabbricato a tutto discapito dei proprietari degli immobili che purtroppo si trovano fuori casi accampati. NON MOLLATE.
Sandro, tu dici una verità sacrosanta complimenti. Vedrai che non verra' apprezzata da tutti, oggi avere il coraggio di parlare chiaro e' controproducente. I terremotati devono guardare negli occhi i propri tecnici, quanti ne avete cambiati fino ad ora ??? Perché ??? Oggi pero' la colpa e del Sindaco. Sono vicino al vostro disagio.
Quindi sono i tecnici la causa dei ritardi? beh.... scusate ma sta cazzata potevate tenervela. Non so e non conosco la pratica relativa all'articolo, ma io, da Tecnico coadiuvatore ad un ingegnere incaricato per 5 edifici a Teramo e 3 a L'Aquila, più uno a Fano Adriano e diversi altri in provincia, posso dirvi che questa è la più grande cazzata che possa pensare chi non è addetto ai lavori. Vi spiego molto semplicemente il perchè. Io sono tre anni e mezzo che lavoro , letteralmente, giorno e notte, studio le normative, progetto, disegno, computo decine e decine di volte uno stesso edificio per adattarlo alle oltre 300 normative, leggi, indirizzi, frizzi e mazzi che sono state emanate dal 6 aprile 2009. TUTTO GRATIS. SENZA PRENDERE UN EURO. In studio abbiamo speso, in due, oltre 40.000€ di spese vive e afferenti per fare queste pratiche. E fino a quando non si aprono i cantieri, cioè non si iniziano i lavori, NOI CONTINUEREMO A NON VEDERE UN SOLDO. Quindi il nostro obiettivo è di iniziare il prima possibile, altrimenti FALLIAMO. E cosi tutti gli altri tecnici. Andate dalle imprese che sono fallite nel 2010 dopo aver aperto i cantieri con l'arrivo del 20% dei soldi richiesti e finiti quelli non hanno preso più nulla. Quindi, prima di gettare merda sul lavoro degli altri, informatevi. O mettetevi la lingua in c.
@Antonio P è evidente che sei una persona onesta e non sei capace nè materialmente nè moralmente di entrare in determinati ingranaggi. Auguri per il tuo lavoro.
Caro AntonioP se le cose stanno davvero così ti consiglio di cambiare lavoro, non si vive di aria. e non dirci che lo fai per passione e perchè ti piace, sarei curiosa di saper di chè campi. e poi il fatto che tu sia onesto non vuol dire che lo siano tutti. le cazzate non dirle tu per favore.
Cara Angela, io non vivo di aria. Io vivo del poco lavoro che c'è a Teramo. Mi barcameno tra mille difficoltà quotidiane, come la maggior parte delle persone. Ho una macchina usata di 13 anni, vivo in affitto a 450€ al mese e non vado a fare le ferie da cinque anni. Faccio lettere di sollecito di pagamento per 145€, fatturo 16.000€ l'anno. Perchè continuo a lavorare su questo maledetto terremoto? Perchè mi sono assunto i miei rischi. I rischi d'impresa che, chiunque non sia lavoratore dipendente, si assume facendo il suo lavoro. Ho investito, ho seminato, rischiando del mio, con la speranza che un giorno vedrò quei soldi, che magari mi permetteranno di prendere un mutuo per poter comprare casa. O prendere una macchina che non mi faccia pregare che non si rompa ogni mattina. Se fosse stato dieci-quindici anni fa, non lo avrei fatto, perchè mi sarebbe bastato il lavoro che c'era a rischio minore. Ma oggi non è cosi. E siccome non vivo d'aria, devo investire su me stesso e rischiare. Buona vita.