L' abuso di Alcol è un demone vestito di bellezza, coraggio, virilità. Un falso sociale, che nasconde una droga letale, che provoca dipendenza, impotenza, incoscienza e alla guida, pericolo di morte per se stessi e gli altri. I dati nazionali sono allarmanti. Il nuovo fenomeno in aumento tra i giovani abruzzesi è il binge drinking’, diverse bevande alcoliche bevute in poco tempo. La nostra regione è al 14,4% con quasi nove punti sopra la media nazionale. Teramo chiama Roseto, Giulianova e tutta la nostra provincia, la Regione, l'Italia, il Mondo.
Piccole città che rivestono la propria economia sull'indotto dei bar e dei locali notturni. Pubblicità regresso di feste a tema, di bevande esotiche, di una proprietà transitiva che porta la trasgressione a essere facilmente raggiungibile. Il vomito sulle spiagge, nei vicoli, gli incidenti stradali, il sesso rubato, violento, sono solo alcune maschere degli effetti dell'alcol.
Può una madre avere una preoccupazione per la salute del figlio adolescente? Può una psicologa aspirare a una politica propositiva per il futuro dei giovani? Che succede quando la politica, che ricordiamo è stipendiata dai contribuenti, non ha risposte, ma minimizza il problema?
Succede che si incontra il vice sindaco di Roseto, Alfonso Montese, che fa spallucce e accusa alcuni genitori di non essere presenti con i propri figli.
Succede di non ascoltare dallo stesso vice sindaco, parole come " Signora, la vendita degli alcolici è vietata per legge ai minorenni, ci segnali i locali. Cara D.ssa. le propongo un tavolo di studio con il Questore, il Prefetto e altri professionisti del settore, per una campagna di sensibilizzazione, attraverso futuri incontri scolastici e manifestazioni estive". Invece un buco nero.
Il nulla, che diventa l'ossimoro di una sbronza tra delusione e amarezza. Si comprende come questa piaga si sia sviluppata e come la società civile, sia stata stordita dall'inettitudine dei nostri amministratori.
Chiedo ufficialmente al Governatore Chiodi, di rendere l'Abruzzo capofila italiana nella lotta contro la vendita di alcolici ai minorenni. Sarebbe un atto di civiltà e di valore. Mi piacerebbe che gli Enti locali adottassero questa richiesta, partita da una giovane madre psicologa, che una sera a Roseto, aprì gli occhi e vide i nostri figli condannati a morte... dall'assenza di una politica adulta.
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