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Bollette Pazze. Ora c'è anche l'interrogazione parlamentare ...

di Giancarlo Falconi
4 minuti

L'interrogazione parlamentare sulla pratiche di rinnova delle società di energia. 



Al Ministro dell'Economia e delle finanze, al Ministro delle Imprese e del made in Italy - Per sapere - premesso che: l'articolo 3 del decreto-legge n. 115 del 2022, cosiddetto “Aiuti- bis”, ha introdotto la sospensione delle modifiche unilaterali dei contratti di fornitura di energia elettrica e gas naturale da parte dei fornitori ai propri clienti; nello specifico è sospesa l'efficacia di ogni eventuale clausola contrattuale che consente all'impresa fornitrice di energia elettrica e gas naturale di modificare unilateralmente le condizioni generali di contratto relative alla definizione del prezzo ancorché sia contrattualmente riconosciuto il diritto di recesso alla controparte; sul bollettino settimanale dell’AGCM (n. 16 del 22 aprile 2024), l’Autorità ha comunicato l’avvio di un’istruttoria nei confronti di Enel a seguito “ delle numerose e continue denunce (oltre 600), dal mese di gennaio 2024, di singoli consumatori e microimprese, anche per il tramite di associazioni di consumatori, che lamentano di aver ricevuto, in occasione dei cicli di fatturazione relativi al quadrimestre ottobre 2023 - gennaio 2024, bollette recanti un significativo incremento del prezzo delle forniture di gas e di energia elettrica rispetto alle bollette riferite allo stesso arco temporale nell’anno precedente”; in particolare, indica l’Autorità, “ i segnalanti rappresentano, oltre alla difficoltà di sostenere esborsi quadruplicati o quintuplicati rispetto al passato, di non aver ricevuto alcuna informazione preventiva in forma scritta (via posta elettronica o cartacea), da parte di Enel, in ordine al rinnovo contrattuale e di non aver potuto, pertanto, esercitare il diritto di recesso, nè scegliere un diverso fornitore di energia”; viene evidenziato, inoltre, come “ alcuni utenti riferiscono di ricevere regolarmente le fatture tramite email (o sull`app), ma di non aver ricevuto alcuna comunicazione di rinnovo delle condizioni economiche tramite i predetti canali e di aver trovato casualmente nello spam una email, proveniente da Enel Energia, alla quale era allegata la comunicazione di rinnovo, a seguito della scadenza, delle condizioni economiche di fornitura” e, ad avviso dei segnalanti, “ la email in esame sarebbe stata “artatamente confezionata per essere intercettata dal filtro antispam” anche in ragione della rilevanza della parte grafica; la medesima, invero, si prestava ad essere interpretata come un mero messaggio promozionale e non come un documento avente un significativo impatto sul contratto di fornitura, tenuto, altresì, conto né nell’intestazione, né nella parte testuale di detta email non veniva data evidenza al suo oggetto (ossia, la modifica delle condizioni economiche).”

L’Antitrust ha quindi informato coloro che hanno presentato istanza di intervento, che “ è stato avviato un procedimento istruttorio volto ad accertare l’eventuale violazione degli articoli 20, 24 e 25 del Codice del consumo”. nei limiti delle sue facoltà, l'Antitrust può adottare provvedimenti sanzionatori come l'ingiunzione di cessazione delle pratiche illecite o l'applicazione di sanzioni amministrative pecuniarie in caso di violazioni delle normative antitrust e, se la giustizia amministrativa dovesse confermare tali sanzioni, i rimborsi da versare a consumatori e microimprese potrebbero toccare cifre estremamente alte; in aggiunta, già lo scorso novembre 2023 l’Autorità aveva irrogato sanzioni per oltre 15 milioni di euro nei confronti di sei società energetiche, tra cui Enel, per aver adottato pratiche commerciali aggressive condizionando i consumatori ad accettare modifiche in aumento dei prezzi dell’energia elettrica e del gas, in contrasto con il già citato articolo 3 del Decreto “aiuti bis” - : quali iniziative, anche di natura normativa, intendano adottare al fine di garantire una maggiore tutela del consumatore a fronte di modifiche contrattuali unilaterali operato dalle società energetiche con grave pregiudizio per gli utenti; come, per quanto di competenza, intendano adottare iniziative normative affinché l'intervento sanzionatorio per pratiche commerciali scorrette avvenga con maggiore tempestività e venga garantita un'informazione sulle modifiche contrattuali unilaterali che richiami meglio l'attenzione del consumatore. 

On. GIULIO CESARE SOTTANELLI ( Azione) 

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Commenti

io personalmente non riesco ad uscire da enel energia ho lamentato tanto che sono ricorsa anch'io da avvocatura perchè dopo tanti tentativi di passaggio da enel ad altro gestore mi venivano bloccati i contratti con l'avviso che l'esito del passagio non era andato a buon fine con un gestore dopo l'altro quando aspettavo il passaggio e quindi provavo con un altro gestore per una conclusione del contratto che volevo attivare riguardante la luce ora aspetto notizie dei addetti altro consumo antitrass speriamo tutto bene è un incubo