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Chi ha visto Luciano D'Alfonso?...intanto Teramo muore...

di Giancarlo Falconi
2 minuti

Una scena già vista.
Si bussa alla porta ma nessuno apre.
Solo che questa volta non abbiamo il tempo di Chiodi per i titoli di coda.
Non possiamo permetterci Godot Mazzarelli e compagnia bella.
Un incubo che si ripete mentre tutto scorre e diventa grigio...il colore della morte sociale.
I Dirigenti amministrativi dovrebbero pagare le responsabilità della Tercas, Ruzzo, Ater, Asl, Enti Locali, Fondazioni come la crisi economica urla da tempo.
I Politici che hanno amministrato dovrebbero essere correi di mala gestio evidenti, di assunzioni clientelari, di mancati piani energetici, di programmazione sui rifiuti, di incapacità attrattativa.

Il Governatore di una Regione deve avere spiccate capacità imprenditoriali.
Deve corteggiare l'economia e la sana amministrazione.
Deve saper ascoltare e ricevere la Teramo e l'Abruzzo che ha idee, che propone e dispone di risorse economiche.
Teramo ha bisogno per evitare il fallimento di duemila posti di lavoro nel settore dell'energia per un indotto da veloce terziario.
Teramo ha bisogno della politica che abbia nel confronto il rispetto del territorio e della propria gente.

La questione Tercas con un piano industriale fatto anche di non velati trasferimenti e con un buco che va oltre i 600 milioni di euro, diventa il punto di partenza.
La Fondazione Tercas entrerà nelle quote dei Baresi in un secondo tempo,  intorno al 5%, ma deve essere supportata da una politica che sia vicino alla futura dirigenza.

Le prime soluzioni?
L'Ego-territorialità.
Basta con gli incarichi a professionisti di fuori regione o di fuori provincia.
Basta con le stesse imprese edili.
Basta con gli stessi fornitori.
Apriamo Teramo alla trasparenza amministrativa, alla solidarietà economica, alle alleanze tra gruppi di settore per una grande competività nazionale.
Invitiamo quegli imprenditori che hanno capacità economiche e un serio piano industriale nella nostra terra.
Si chiama consorzio di progetti.

Chi ha visto Luciano D'Alfonso?....
Ci sono giovani che hanno idee rivoluzionarie...e hanno la forza della scienza e della coscienza.
In magnis et voluisse sat est...Nelle grandi cose anche l'aver voluto è sufficiente. (Properzio)
Domani è già tardi....la mano morta ai funerali è un gospel politico. 
La solita musica....da camera... mortuaria.

 

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Commenti

Articolo perfetto. e purtoppo reale.
L'unico sito che ha il coraggio delle proprie opinioni. Io ho lasciato l'Abruzzo perchè è sempre stato governato da una politic ( destra e sinistra) che ascolta solo il proprio orticello. La cose sono cambiate? Non mi sembra. Io tornerei con altre situazioni e proposte. Pensateci.
"Consorzio di progetti": sono indubbiamente queste le due parole chiavi per accedere al futuro, se bramiamo alla sopravvivenza, senza una regia di progettazione che parta daLl governo regionale resteremo legati mani e piedi ai progetti di pochi facinorosi che pensano unicamente al proprio interesse e non al bene comune; e senza un consorzio di forze, di imprenditoria privata, è difficile competere al di fuori del nostro fazzoletto di mondo. Ma anche a questo scopo è necessario l'intervento pubblico che incentivi da una parte e che dall'altra si assuma la propria responsabilità. E' questo il gioco di squadra, pubblico e privato: da soli non si va da nessuna parte.
L'avete stravotato facendolo passare per il "risolutore",ADESSO VE LO TENETE E ZITTI!!!!!!!!!
E' vero Teramo sta morendo e l'agonia sara lunga e, ahinoi, atroce. Non sarebbe meglio una dole morte con una pietosa eutanasia?
D’Alfonso che sostituisce Chiodi (ergo la conseguente sostituzione di tutti gli assessori), non è un evento che rappresenta soltanto una differente concezione politica ai vertici della Regione rispetto il passato (dico “concezione” perché “ideologia” mi sembra una parola grossa…), in base alla quale gli scopi da perseguire per il bene dei cittadini abruzzesi non sono gli stessi, o in base alla quale la priorità da assegnare a specifici obiettivi ed i mezzi per raggiungerli sono elementi discordanti fra il precedente Governo abruzzese e l’attuale. In verità, prima ancora di indicare quanto sopra, siffatta alternanza significa in fase iniziale provvedere alla totale rimodulazione delle relazioni con le preposte Strutture regionali, partendo dai Direttori e dai più alti Dirigenti sino ad arrivare ai rapporti con qualsiasi membro del personale amministrativo che lavora nel contesto degli assessorati e dei singoli Uffici. Detto ciò, va ricordato non solo che la proclamazione di D’Alfonso a Presidente – nonché di tutti coloro che formano il nuovo consiglio regionale – è avvenuta meno di un mese fa, ma anche (e soprattutto) che i componenti della Giunta sono stati nominati appena 20 giorni or sono. Orbene, è evidente che in questo momento D’Alfonso è alle prese con una fase di imprescindibile riorganizzazione di tipo tecnico-burocratico che non gli permette di pensare alla politica in senso stretto, cioè non gli permette immediatamente di pensare a come tradurre in fatti le promesse elargite in campagna elettorale (UFO, coccole ai malati da parte del sistema sanitario, ecc.). Sia ben chiaro, lungi da me ergermi a “difensore” di D’Alfonso, giustificandolo per le sue “assenze” sottolineate in questo articolo. Come noto a chi legge i commenti che da tempo pubblico su I Due Punti, io sono un estimatore di Chiodi come uomo e come politico e sono assolutamente certo che lui e la sua Giunta male non abbiano fatto nello scorso quinquennio. In D’Alfonso, pertanto, non nutro la benché minima fiducia e sono sicuro che sarà l’artefice di uno sventurato destino per l’Abruzzo e per Teramo in particolare. Vedrete, purtroppo non tanto tardi sarà facile fornire inequivocabili prove a conferma del predetto nefasto presagio del sottoscritto. Ma è d’uopo non cadere nel tranello di considerare quel “non tanto tardi” come fosse già oggi. Il motivo è sin troppo lampante, quasi banale direi. Imputando la responsabilità al buon Luciano per qualcosa che non ha fatto o che ha fatto male dopo meno di tre settimane dalla sua nomina della Giunta, gli si dona su un piatto d’argento la possibilità di difendersi spiegando alla collettività le ragioni che ho sopra descritto legate ai fisiologici tempi che occorrono prima di poter essere operativi, che furbescamente non perderà occasione di rivendicare strumentalizzandone l’obiettiva validità a suo vantaggio. In buona sostanza, muovendo critiche così premature altro non si ottiene se non concedere a D’Alfonso un assist molto più millimetrico di tutti quelli forniti ai calciatori della Germania che ieri hanno fatto gol al Brasile. Consiglierei sommessamente a Falconi di non dedicare al neoeletto Presidente della Regione Abruzzo altri articoli per un po’. Basterà attendere il prossimo autunno, allorquando sarà impossibile non prendere atto dei suoi primi scempi, in quanto tutti noi li percepiremo alla stregua di un colpo di pala preso sui denti.
Caro anonimo delle 10:10, quello che vale per D'Alfonso vale anche per Brucchi. A Teramo lavorano le solite imprese e i soliti professionisti. Le idee, i progetti e le proposte sembrano contare meno di zero quando a presentarli non sono gli amici degli amici. Il giorno in cui la politica perseguirà gli interessi della collettività e in primo luogo gli interessi degli ultimi, sarà un grande e luminoso giorno. Purtroppo è un orizzonte ancora lontano e indefinito, perchè non si intravede una classe politica degna e all'altezza dei nobili obiettivi da raggiungere. D'Alfonso non l'ho voluto io, come non ho voluto Brucchi. Ma tu che invece ti ritieni, forse, migliore di altri, per chi hai votato? L'8 giugno sei andato al mare per evitare l'agonia della nostra martoriata città?
Dateje tempo, dateje tempo ve n'accorgerete col cagare.
Dato l'attuale "sistema elettorale" vi faccio un piccolo test: 1) dai il tuo voto perché sotto velato ricatto? 2) stai facendo confusione tra riconoscenza e quello che dovrebbe essere SOLO spirito di servizio (vedi i tanti medici negli scranni)? 3) devi necessariamente sempre salire sul carro del vincitore è quindi prima lo individui e poi ti associ? 4) non te ne frega di come vanno le cose, l'importante è che vadano bene a te e alla tua famiglia? 5) speri poter dire a qualcuno che poi conta che lo hai votato così da averne qualche vantaggio quando ti servirà? 6) quando in "famiglia" qualcuno deve fare una visita medica ti preoccupi di chiamare il medico che conosci anziché di correre al cup ? 7) se hai un problema col comune chiami chi ci conosci o meglio offri il caffè all'assessore competente anziché fare la fila sperando in una Botta di culo? 8) sei uno di quelli che lavora o meno a seconda di chi ha vinto le elezioni. 9) devi votare lí perché altrimenti tu o uno della tua famiglia in passato, o peggio nel futuro, non avrebbe avuto quel lavoro? Nbé, in coscienza, se ti sembra di poter rispondere un timido "ni" ad una sola di queste domande, allora tutto quello che succede è anche per colpa tua e forse sotto sotto ti va bene anche così caro ELETTORE ITALIANO dei miei stivali. Smettila di far finta di protestare e torna a farlo quando sei in grado di rispondere un secco NO a TUTTE le domande