In una scena del film "Palombella Rossa" (che tutti i ragazzi dei licei d'Italia dovrebbero mandare a memoria sin dal primo giorno di scuola), Nanni Moretti – in una climax di disgusto per una pur avvenente giornalista bionda che parla per frasi fatte e luoghi comuni – la prende a sberle urlando: "Come parla?!!! Le parole sono importanti!!!".
Memore della lezione morettiana, da anni sono ammirato dal lessico misurato che sfoggia l'assessore regionale al turismo ed ai rifiuti Mauro Di Dalmazio, campione mondiale incontrastato nell'uso della parola STRATEGIA.
Spero, modestamente, di poter meritare l'onore di assurgere a suo esegeta personale.
Strategia era il sostantivo che segnava la differenza tra la politica culturale della giunta Sperandio e quella Chiodi (di cui Di Dalmazio era l'assessore alla cultura).
Strategia è lo spirito lungimirante che anima la attuale giunta regionale.
Strategia è la virtù che distingue la coesione del centrodestra all'approssimazione del centrosinistra.
Se si digitano le parole "Mauro Di Dalmazio" e "strategia" su Google vengono fuori 11.000 risultati.
L'assessore ne deve essere ossessionato. Tanto da passare da cultore della parola a vittima, visto che gli operatori turistici regionali accusano proprio lui del calo delle presenze alberghiere nel 2011, imputandogli "l'assenza di qualsiasi tipo di strategia di marketing regionale per promuovere l'immagine dell'Abruzzo". Destino cinico e baro. Lo stratega che vede ritorcerglisi contro le proprie armi. Forse sarebbe meglio un po' meno strategia ed un poco più di tattica.
Comunque, per l'ennesima volta, strategia è la parola d'ordine che caratterizza il modus operandi del neo assessore ai rifiuti.
Dopo la riunione del "think tank" pidiellino di Teramo di pochi giorni or sono, Di Dalmazio dichiara: “Alle polemiche strumentali sulla Tia rispondiamo con la massima trasparenza (...) Vogliamo spiegare ai cittadini, ma anche al mondo del commercio, delle imprese e dell’artigianato quali sono le componenti della Tia e la strategia che stiamo seguendo in materia di rifiuti”.
Il voto è come sempre nove in italiano e zero in amministrazione.
Premesso che il capogruppo del PDL in regione Lanfranco Venturoni (assessore ombra ai rifiuti dal quale aspettiamo ancora cortese risposta alle 10 domande che gli formulammo sempre su questo Blog) ci ha tranquillizzato significando che quello della monnezza è “un problema non più rinviabile”, e premesso pure che con grande autoironia Di Dalmazio stesso si è detto pronto a lanciare l’idea di un Consiglio comunale straordinario tutto incentrato sulla questione rifiuti e sulle relative tariffe, permettetemi alcune timide domande all'avvocato aprutino-dalmata.
1) Lei ritiene che lamentarsi dell'aumento del 16,20% dell'aliquota della TIA sia una polemica strumentale, proprio l'anno successivo all'introduzione del porta a porta che avrebbe dovuto condurre a significativi risparmi dovuti alla vendita delle materie prime riciclate ed alla riduzione della quantità di rifiuti da conferire in discarica?
2) Lei ritiene che la gestione della Te.Am. sia trasparente? (In caso di risposta affermativa tirare fuori le carte di cui al mio precedente intervento, please).
3) Lei ritiene che in materia di rifiuti la Regione ed il Comune abbiano una strategia? Ed in tal caso, potrebbe spiegarci come mai da un anno e mezzo una legge nazionale (n. 42/2010) attribuisce alle regioni il compito di stabilire con legge le funzioni di gestione dei rifiuti (già assegnate alle sopprimende Autorità d'Ambito) e la Giunta Regionale dell'Abruzzo non ha depositato nemmeno uno straccio di proposta in merito?
Forse qualcuno pensa che la materia è troppo complessa e che lo scrivente ha la polemica nel sangue.
Voglio smentire i maliziosi e porgere un gratuito aiuto allo stimato assessore.
Mi sono permesso di redigere, in modo senz'altro pecoreccio ed inadeguato, una brevissima proposta di legge regionale che, in mancanza d'altro, potrebbe comunque fungere da primo spunto di riflessione nel pensatoio politico di Via Carlo Forti. Eccola.
"Modifiche al sistema per la gestione integrata dei rifiuti
Art. 1
1. Le funzioni e le competenze determinate dalla Legge Regionale 19 dicembre 2007 n. 45 e dalla stessa attribuite alle Autorità d'Ambito sono devolute alle Province.
2. Gli Ambiti Territoriali Ottimali n. 2 e n. 3 di cui all'art. 14 comma 1 lett. b) e lett. c) della Legge Regionale 19 dicembre 2007 n. 45 sono rideterminati come da piano regionale allegato.
3. Le Autorità d'Ambito costituite nel territorio regionale cessano di diritto le loro funzioni a far data dall'entrata in vigore della presente legge".
Ecco la strategia vincente, caro Di Dalmazio, risolvere i problemi ai cittadini e risparmiare loro inutili esborsi, non dare sfoggio di inutile eloquenza e di sterile (questa volta sì) demagogia.
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Commenti
Gentile Morgana, non ti permettere neanche...Christian è solo mio. O dovrei forse firmarmi Crudelia?
Morgana, si può parlare del contrario semmai.
In omaggio una copia del "De Strategia".