I primi sono arrivati intorno alle sette e mezza. Le transenne erano state sistemate. In macchina leggevo un testo sull'imprenditoria mafiosa. Pensavo alla crisi, alla manovra, alle manovre del Pdl e del Pd, a Mario Monti, al portafoglio vuoto, alle persone che arrivavano. Intere famiglie. Il vigilantes, gentile e professionale, vietava l'uso del carrello per la prima mezz'ora, ma davanti alle famiglie, si arrendeva con dolcezza. Una golf grigia parcheggia spavalda e sicura nel posto dei disabili. Il centro commerciale alle nove meno un quarto, era vissuto da un ciarlare da Sabato pomeriggio, d'inverno con i saldi e la pioggia. Una golf grigia, dicevamo, con il simbolo, che indica un disabile a bordo. Dentro di me il dolore per aver pensato male, poi, la conferma del mio istinto. Dall'auto del popolo tedesca, escono sicuri, agili e atletici, un ragazzo e una signora. I soliti incivili. La targa sarà consegnata poco dopo, come un pizzino civico. La mia piccola e documentata opera quotidiana. L'armata della crisi è entrata. Dopo una mezz'oretta i primi televisori, la lavatrice, la lavastoviglie. "L'occasione giusta". "Era da tempo". "Grazie amore". I primi commenti e qualche sorriso. A volte un'offerta fa sentire bene. Dagli altri punti di vendita di elettronica, Trony e Unieuro, altre mega offerte e altre storie. Che meraviglia la libera concorrenza. C'è crisi....e si vede.
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