Io ho un ricordo per ogni amore.
Le mie nonne erano belle con la loro vestaglia da casa. Sono cresciuto con quel cotone contro la guancia.
Aveva mille sapori ma quello del cuore era il più forte.
Mi fidavo. Ci dormivo sopra. Ci sognavo, a volte.
Mi ci nascondevo. Ci piangevo. Era salato.
Lo cercavo come un ciuccio. Era ricucito. Come una maschera di un teatro chiuso. Intimo.
Caro Luciano, qual è il ricordo più forte di tua madre?
Ti accompagnerà per tutta la vita.
Stringilo forte.
Sarà il tuo cuscino per ogni dolore.
Ti giungano le condoglianze del piccolo mondo de I Due Punti.
La madre
E il cuore quando d’un ultimo battito
avrà fatto cadere il muro d’ombra
per condurmi, Madre, sino al Signore,
come una volta mi darai la mano.
In ginocchio, decisa,
Sarai una statua davanti all’eterno,
come già ti vedeva
quando eri ancora in vita.
Alzerai tremante le vecchie braccia,
come quando spirasti
dicendo: Mio Dio, eccomi.
E solo quando m’avrà perdonato,
ti verrà desiderio di guardarmi.
Ricorderai d’avermi atteso tanto,
e avrai negli occhi un rapido sospiro
Giuseppe Ungaretti
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