Salta al contenuto principale

Provincia: due anni e mezzo per combinare un pasticcio

di I due Punti
2 minuti

A quanto si apprende, la CGIL e la UIL hanno avanzato ricorso al Tribunale Amministrativo avverso la riorganizzazione della Provincia, faticosamente varata – dopo interminabili modifiche – a ben due anni e mezzo dall'insediamento della Giunta Catarra.
Salta subito all'occhio l'assenza, fra i ricorrenti, della CISL, la quale non si comprende se condivida le motivazioni della Giunta o abbia fatto calcoli politici che esulano dalla tutela degli interessi dei pubblici dipendenti.
Quel che appare chiaro è che se l'esito del ricorso dovesse essere sfavorevole all'Amministrazione in carica, la sentenza si trasformerebbe in un durissimo colpo per la residua credibilità politica di Catarra e della sua maggioranza, dato che in questa metà del mandato hanno prodotto ben pochi risultati oltre alla impugnata riorganizzazione.
Nel merito il ricorso è costellato di tali e tanti motivi di illegittimità che, ove venissero verificati giudizialmente, darebbero il senso di una grossolana assenza di competenze in capo ai responsabili.
In sintesi i sindacati lamentano:
1)    l'incompiutezza della prescritta obbligatoria consultazione sindacale;
2)    la mancata valutazione degli effettivi fabbisogni di organico;
3)    l'estromissione della dirigenza dal processo di ristrutturazione;
4)    la mancata acquisizione del parere del Comitato Unico di Garanzia sul progetto;
5)    la sottrazione ai dirigenti di poteri gestionali – a loro esclusivamente affidati dalla legge – assegnati con la riorganizzazione al Capo di Gabinetto e al Segretario Generale;
6)    l'incongruenza della triplice veste ricoperta dal Segretario Generale, che svolge anche funzioni di Direttore Generale e di Dirigente, con il paradosso che lo stesso Segretario dovrebbe sovrintendere e coordinare la sua stessa attività, oltre che rispondere a se stesso in quanto sia Dirigente che Direttore;
7)    la sottrazione di 65 unità di personale alla gestione della dirigenza;
8)    l'illegittima attribuzione dell'incarico di Vice Segretario al Capo di Gabinetto, il quale dovrebbe svolgere le funzioni vicarie, ivi comprese quelle di sovrintendere e coordinare i dirigenti, pur non essendo egli stesso Dirigente;
9)    sottovalutazione dei pareri negativi di regolarità tecnica espressi dal competente Dirigente circa le deliberazioni di riorganizzazione e di approvazione del nuovo Regolamento sull'ordinamento degli Uffici e dei Servizi.
A prescindere dall'esito finale della partita, questa è comunque una brutta pagina che segna una divaricazione non facilmente colmabile fra Amministratori e dipendenti, salvo quando il mandato scadrà e i lavoratori scriveranno nelle urne il loro definitivo giudizio su questa travagliata consigliatura (qualora – diononvoglia – le Province dovessero esistere ancora).

La Redazione de "i due punti"
 

Commenta

CAPTCHA

Commenti

Aggiungiamoci anche un centinaio di precari a cui hanno rovinato la vita..................