Salta al contenuto principale

Roseto: Rapina e bimbo in ostaggio

di Giancarlo Falconi
1 minuto

Non è un articolo di cronaca. Ma un atto di solidarietà. Da parte di un padre, di un zio, di un fratello. Immagino e non riesco a raggiungere il dolore, la morte nel cuore, di un padre che si trova di fronte a tre banditi, reietti, vigliacchi, che puntano le armi contro un bambino di nove anni. Assalto alla villa. Pirati. Il figlio. Le botte. I genitori legati. La mamma disperata. Il figlio usato come scudo. Come ricatto. Come minaccia. Pochi chilometri verso nord, un Direttore Tercas viene picchiato a testate. Un'altra rapina. Intanto tagli alle forze dell'Ordine. Intanto la crisi. Intanto è allarme sociale. Paura. Le rapine sono in aumento per il 30%. I furti oramai hanno l'andamento dello spread. Che fare? Come protegge la politica, gli Enti locali i propri cittadini?

Commenta

CAPTCHA

Commenti

Ci proteggono facendosi la macchina nuova e la villa sui colli magari anche scortati... Li mortacci loro!!!
"Come protegge la politica, gli Enti locali i propri cittadini?" Facile...non li protegge!!!!
Chi è capace anche solo di pensare di far male a un bambino non è degno di definirsi essere umano: è un'altra cosa, è un insulto alla vita, è una merda fetida e ripugnante, è lo spurgo della cloaca della specie. Basta, non ci spreco neanche gli insulti... Per quanto riguarda l'emergenza criminalità, oggi sul corriere c'è un'intervista alla ministra Cancellieri che, tra cose più e meno condivisibili, dice anche: «Assieme ai colleghi della Difesa e della Giustizia, da cui dipendono rispettivamente i carabinieri e gli agenti della polizia penitenziaria, abbiamo già deciso di chiedere un intervento alla legge di stabilità che modifichi la percentuale del "turn over" del personale. Attualmente c'è un tetto al 20 per cento e non va bene. Dobbiamo aumentarlo fino al 50 per cento, altrimenti credo che non potremo garantire la funzionalità dei reparti. È un pericolo che non possiamo permetterci di correre. Sbloccheremo i fondi e daremo attuazione ai concorsi già svolti. È l'unica strada possibile». Parole senza seguito?... Vedremo... In ogni caso non parlava di noi abruzzesi... La nostra è notoriamente un'isola felice... :(
"...Basta, non ci spreco neanche gli insulti..." Forse basterebbe sprecarci un semplice proiettile.
"Da Tgcom24" Il Pdl Lazio tra spese pazze e faide interne In un dossier cene di partito a base di ostriche L'ex capogruppo Fiorito, indagato per peculato, mette in piazza le magagne del suo accusatore. Ed elenca le ricevute di raffinati simposi politici e di ricchi regali di Natale foto Ansa 11:23 - La Procura di Roma indaga l'ex capogruppo Pdl Franco Fiorito per peculato. Ma lui non ci sta e, per vendicarsi contro i compagni di partito, mette in piazza le loro magagne. Il suo successore, Franco Battistoni, lo aveva accusato rendendo pubbliche le sue spese, compresi bonifici con soldi del partito e conti correnti aperti in Spagna. E Fiorito lo ripaga con la stessa moneta, dicendo che Battistoni chiedeva rimborsi per ostriche e cene principesche. Era Battistoni, dice Fiorito, a presentare ricevute da 7mila euro per acquistare vini raffinatissimi. E sempre sue erano le fatture per cene per due da Ottavio, a Santa Croce in Gerusalemme. Il menù: ostriche francesi, moscardini, crudo misto, fragolino. Fiorito non si limita al suo accusatore Battistoni e allarga il cerchio. Ci sono molti altri pidiellini che non badavano a spese, con i soldi del partito. Nel dossier compare per esempio il nome di Veronica Cappellaro, presidente della commissione regionale Cultura. Per pagare le cene sociali del Pdl ha avuto bisogno di 32mila euro soltanto nel 2011, sempre nello stesso ristorante, Pasqualino al Colosseo. E la foto pubblicata sul sito dalla stessa Cappellaro è costata 900 euro. Tutte informazioni che Fiorito ha potuto recuperare avendo gestito per due anni e mezzo il gruppo Pdl alla Regione Lazio. Ed ecco che spuntano ricevute che gli venivano presentate dai suoi consiglieri per il rimborso sulle spese dei regali di Natale. Qualche esempio: due bottiglie di Paul Goerg brut Rosé o di Taittinger Millesimée, una Magnum di Primitivo. E poi, cravatte di seta di Marinella e sciarpe lana-seta da 230 euro l'una. Sulla fotocopia della ricevuta si scriveva un "ok" e i soldi venivano rimborsati. Lui, Fiorito, risulta già iscritto nel registro degli indagati della Procura di Roma per aver trasferito in due anni 800mila euro dai conti del partito a quelli personali. Ma la sua tesi accusatoria nei confronti dei colleghi è quella del "così fan tutti". E, se in questa vicenda a dominare sono le vendette e i rancori personali, è però certo che la cultura del risparmio non sia il punto forte dei politici della Regione Lazio. Che noleggiano stampanti al costo di 3mila euro l'anno e che saldano 6mila euro per 200 coperti in ristoranti che arrivano al massimo a 170 indicando sulla brochure una disponibilità per 40 posti. Per non parlare dei contributi assegnati ai simpatizzanti. Come i 71mila euro versati una tantum all'associazione del Viterbese "Progresso e innovazione". Bastava indicare sull'evento "campagna di promozione territoriale delle politiche regionali in favore dei giovani" perché il partito non badasse a spese. Tanto, "così fan tutti". Da semplice cittadino rivolgo un messaggio di solidarietà a questa sfortunata famiglia. Da semplice cittadino mi chiedo " ma come fanno oggi le Forze dell'Ordine a lavorare in queste condizioni?!? possibile che i loro sindacati non li tutelano nemmeno un pò?!? per questo grazie lo stesso per quello che fate perchè ci mettete del Vostro.il massimo che potete fare.grazie.