Caro Sindaco Brucchi,
gli esempi sono importanti.
Educano al rispetto del prossimo, dell'ambiente, dei beni storici, dei beni pubblici.
La stazione in centro.
Il dehors accettato dal sindaco Chiodi come "obtorto collo" politico per l'apertura del Grande Italia è stato per anni un "facciamo finta di niente" in Comune.
In fondo meglio un catafalco in piazza Martiri che il degrado di un portico storico abbandonato e senza vita.
La legge e le norme che si adattano all'anima sociale ed economica dell'urbanistica.
Poi c'è un limite.
Perchè esiste un limite.
Oggi tutto appariva in regola.
Ombrelloni a norma o quasi.
Un senso di triangoli equilateri e poi la realtà.
Centinaia di segnalazioni con un'unica domanda.
Per quale motivo questo Suv che prima imperava lungo viale Mazzini ora domina a piazza Martiri?
Si può sostare per ore a piazza Martiri?
A tutte le ore?
Rappresenta una nuova forma di drive-in?
Ci si può mangiare all'interno?
Perchè i comuni mortali, noi, che notoriamente non contiamo un ammennicolo, (avrei dovuto scrivere cazzo ma ho troppo rispetto per l'organo sessuale maschile) dobbiamo assistere quotidianamente a questa manifestazione di Nobiltà da Marchese del Grillo?
I Signori di oggi.
Una volta i gabellieri all'ingresso di Teramo, non li avrebbero fatti entrare neanche a pagamento.
C'era una severa selezione all'ingresso della Città.
Una volta, lei non era sindaco.
Si ricorda?
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