Non andrò a votare perchè non è con l'ideologìa (liberista alla tea-party o statalista) che si risolve il problema di buttare metà dell'acqua che abbiamo ma con l'oculatezza sia del pubblico che del privato.....se l'acqua deve essere gestita con interessi partitici (quindi privati) o da privati incapaci e disonesti, non ne vedo la differenza. Pubblico non è sinonimo di orrore ma neanche Privato lo è. Il legittimo impedimento già semi bocciato dalla Consulta, vorrebbe semplicemente ristabilire un equilibrio tra poteri che si infranse quando fu abolita l'immunità parlamentare......tanto chissenefrega....De Magistris si farebbe incatenare per non concederla ai suoi avversari in Italia ma poi la richiede formalmente e la ottiene dal Parlamento Europeo.
Noi italiani faremo forse i conti col nucleare al referendum del 12 e 13 giugno. I giapponesi, loro malgrado, li stanno invece facendo da mesi. Sulla loro pelle. Eppure, proprio loro - che il disastro ambientale ce l’hanno in casa - hanno meno paura di noi dell’atomo. Da un recentissimo sondaggio pubblicato dal quotidiano Asahi, emerge difatti che, nonostante Fukushima, il 34% dei giapponesi vorrebbe puntare nuovamente (!) sull'atomo a uso civile. Escludendo gli indecisi, la percentuale nipponica di contrari al nucleare, secondo questo sondaggio, è ferma al 42%. Un percentuale infinitamente minore di quella che, a detta di uno studio commissionato dopo il sisma in Giappone da Gnresearch e condotto su un campione di mille intervistati, vede il 75% degli italiani contrario alle centrali. Quindi, anche se esiti e quorum del referendum sono ancora incerti, i promotori possono già gioire: fossero vissuti in Giappone, oltre che con le temute radiazioni, avrebbero dovuto fare i conti con gente assai meno disposta, rispetto agli italiani, a lasciarsi impressionare. Mi trovo in sintonìa con Vincenzo Pepe di FareAmbiente, movimento che dimostra la possibilità di un ambientalismo meno isterico e "uterino" quando ha affermato che: "L'energia e' un tema drammaticamente serio e scegliere il futuro del paese sull'onda dell'emotivita' e senza una qualunque sintonia con l'Unione europea e' pura follia. Bisogna seriamente riflettere sulla effettiva potenzialita' delle rinnovabili per capire in che misura possono soddisfare il fabbisogno nazionale e decidere poi il giusto mix di produzione". L'aver caricato l'evento del 12 giugno di connotati politici la dice lunga sulla miopìa di un populismo referendario incapace di rappresentare una vera forza di cambiamento, ma di apparire soltanto come strumento per una resa dei conti all' interno di gruppi di potere che pretendono di gestire direttamente i cambiamenti.....Vendola, Di Pietro e Bersani dove governano strizzano l'occhio all'acqua ai privati:
https://www.facebook.com/l.php?u=http%3A%2F%2Fwww.nocensura.com%2F2011%… tutti insieme appassionatamente erano nuclearisti convinti tra il 2001....Bersani nel 2007 quando era ministro dell'industria: http://www.google.it/url?sa=t&source=web&cd=2&ved=0CB8QFjAB&url=http%3A…
Datemi retta....statevene a casa....e chiedetevi perchè non ci hanno fatto mai votare per l'euro e per le leggi fiscali.....chiedetevi pure perchè la RAI non è mai stata privatizzata e perchè i sindacati hanno ancora le trattenute automatiche....Perchè siamo stupidi e agli stupidi si propone sempre una stupida e finta libertà.
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Cara Francesca e cara Giulia, l'altra parte della redazione è per il Referendum. Noi fondatori del Blog abbiamo girato anche uno spot http://www.youtube.com/watch?v=PdUED_wsWt0
Cara Giulia, Pietro Ferrari ha pubblicato la sua idea sul Referendum. Ha espresso un suo punto di vista. Io sono per i 4 SI, lui no....Il resto è una nuova opinione che per me ha lo stesso lignaggio della mia....e della sua....