Registro, pur prendendo le distanze dai contenuti, qua e là, gemme di un confronto civile, a tal punto cortese da far diventare squadristi e brigatisti piuttosto gli incravattati e strapagati giornalisti à la page e i rissosi politicanti....registro e riporto storie di gente che si sparava addosso ed oggi sta seduta attorno ad un tavolo a chiacchierare. Ricordiamoci, soprattutto a Teramo che negli ultimi tempi ha avuto un ritorno stile "anni di piombo", che siamo il Paese di Don Camillo e Peppone e che fomentare insurrezioni, soffiare sull'odio e sugli antagonismi viscerali è sbagliato. Non lo dico per fare del moralismo d'accatto ma per esperienza personale, per aver conosciuto persone che non a parole, ma con fatali comportamenti hanno segnato in modo indelebile tutta la loro vita e quella di molti altri. Se lo ricordino gli agitatori buffi che non avrebbero il coraggio neanche di guardare l'avversario negli occhi ma da lontano, a viso coperto, gli lanciano bottiglie incendiate col veleno dell'odio, che fa meno casino della benzina ma che fa crescere serpi nei cuori. Una vera idiozìa, perchè anche lo scontro politico e ideologico va "istituzionalizzato", va regolato.
Primo
Paola Concia, attivista lesbica del PD, figlia dell’antifascismo in un articolo pubblicato sul quotidiano "L’Altro", spiega le ragioni della sua adesione all’incontro con le realtà lgbtq proposto da Casapound Italia, in seguito al dibattitto sulla manifestazione contro intolleranza e razzismi: "Mentre il movimento omosessuale e transessuale da sempre incalza la sinistra italiana, sui temi dei diritti civili, secono l’onorevole Concia, la destra è indietro. Sono cominciate, però, significative aperture, grazie a donne e uomini che vogliono costruire anche nel nostro paese una destra liberale. Flavia Perina e Adolfo Urso per esempio e tutti coloro che fanno capo alla Fondazione Farefuturo. Si, sono persone legate a Gianfranco Fini e al suo percorso intellettuale, che come ho avuto modo dire su questo giornale non posso non apprezzare. Il mio sforzo di interloquire con loro viene capito con riserva, ma capito. Mentre non si capisce dalle mie parti il perché ho accettato l’invito di Casa Pound a discutere con loro di diritti civili. Forse perché loro sono destra “fascista”, “estremista”, impresentabili, non da salotto buono? Questa è la ragione per cui non dovrei accettare di discutere con loro? Perché non dovrei accettare un invito da una Associazione di destra che si vuole porre il problema della sua cultura politica verso i diritti civili? Perché non accogliere questa apertura............Sono convintissima che potremmo costruire un paese migliore solo con una sinistra e una destra migliori. E questo potrà farlo solo una nuova generazione di dirigenti politici di sinistra e di destra che saprà andare oltre vecchie categorie e vecchie divisioni. Il mondo è andato avanti, e le divisioni di una volta non funzionano più e soprattutto tendono a nasconderne altre."
Secondo
Valerio Morucci, ex brigatista rosso invitato da Casapound a parlare di discriminazione e odio politico: "Io sono qui come uno che ha ferocemente discriminato e che ora lo e' a sua volta. Non sono un uomo ma un ex terrorista, non conta il mio presente ma il mio passato.........Sono qui anche come vostro nemico, e questa e' la cosa piu' importante - ha proseguito. Nemico perche' il percorso che voi offrite per la 'ricerca della felicita'' e' opposto a quello che condivido io. Venire qui, un gesto intellettuale, e' stato estremamente facile. La decisione e la scelta sono state tribolate......Ci sono state troppe tragedie, troppi morti, che "archivia" cosi' gli anni di piombo. La mia e' piu' che una testimonianza, e' il punto di vista dal basso di chi ha partecipato a quegli eventi. Non ho mai creduto nella mia fede tanto da abdicare alla mia liberta' personale. Quando la mia fede e la mia liberta' sono entrate in rotta di collisione, ho abbandonato la mia fede. Io che ho discriminato e ostracizzato vengo qui a dire che nessuno dovrebbe essere mai discriminato. Quando ci si oppone si discrimina e l'avversario, il nemico perde ogni dignita'".
Terzo
Sandro Mariani (Intervsita di Veronica Marcattili, direttore Corriere d'Abruzzo-http://www.ilcorrieredabruzzo.it/) :
"Confrontarsi fa crescere e se qualcuno fa bene al territorio gli va riconosciuto”, dice, lanciando, a proposito di dialogo, una frecciatina al Pd reo di aver contestato la nascita di CasaPound in Val Vibrata. “Non condivido la polemica del mio partito sulla nascita della sede dell'associazione a Sant'Egidio. Il comunicato di protesta era fuori luogo, inutile. Mi dissocio, anzi sarò lieto di instaurare un dialogo coi giovani di CasaPound se questo può servire a trovare idee positive per il territorio. Ci sono temi, come l'occupazione, vera piaga della Vibrata, che non hanno colore politico”.
E se un giorno un ex militante dei NAR fosse invitato da Rifondazione Comunista per parlare della strategìa della tensione?
E se un giorno l'ANPI chiedesse allo Stato di riconoscere il valore di combattenti ai repubblichini di Salò?
E se un giorno fosse possibile invitare all'università senza aggressioni, demonizzazioni e persecuzioni giudiziarie uno storico revisionista?
Bhè, quel giorno non me lo vorrei perdere per nessun motivo al mondo. Il giorno dopo ognuno tornerebbe nel suo campobase, sentendosi però, meno esule in patria.
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Commenti
Un abbraccio a Pietro Ferrari. Sono orgoglioso (anche se spesso in disaccordo) della tua firma su iduepunti. Grazie.