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Paola Concia, Valerio Morucci e Sandro Mariani

di Pietro Ferrari
6 minuti

Registro, pur prendendo le distanze dai contenuti, qua e là, gemme di un confronto civile, a tal punto cortese da far diventare squadristi e brigatisti piuttosto gli incravattati e strapagati giornalisti à la page e i rissosi politicanti....registro e riporto storie di gente che si sparava addosso ed oggi sta seduta attorno ad un tavolo a chiacchierare. Ricordiamoci, soprattutto a Teramo che negli ultimi tempi ha avuto un ritorno stile "anni di piombo", che siamo il Paese di Don Camillo e Peppone e che fomentare insurrezioni, soffiare sull'odio e sugli antagonismi viscerali è sbagliato. Non lo dico per fare del moralismo d'accatto ma per esperienza personale, per aver conosciuto persone che non a parole, ma con fatali comportamenti hanno segnato in modo indelebile tutta la loro vita e quella di molti altri. Se lo ricordino gli agitatori buffi che non avrebbero il coraggio neanche di guardare l'avversario negli occhi ma da lontano, a viso coperto, gli lanciano bottiglie incendiate col veleno dell'odio, che fa meno casino della benzina ma che fa crescere serpi nei cuori. Una vera idiozìa, perchè anche lo scontro politico e ideologico va "istituzionalizzato", va regolato.
 
Primo
Paola Concia, attivista lesbica del PD, figlia dell’antifascismo in un articolo pubblicato sul quotidiano "L’Altro", spiega le ragioni della sua adesione all’incontro con le realtà lgbtq proposto da Casapound Italia, in seguito al dibattitto sulla manifestazione contro intolleranza e razzismi: "Mentre il movimento omosessuale e transessuale da sempre incalza la sinistra italiana, sui temi dei diritti civili, secono l’onorevole Concia, la destra è indietro. Sono cominciate, però, significative aperture, grazie a donne e uomini che vogliono costruire anche nel nostro paese una destra liberale. Flavia Perina e Adolfo Urso per esempio e tutti coloro che fanno capo alla Fondazione Farefuturo. Si, sono persone legate a Gianfranco Fini e al suo percorso intellettuale, che come ho avuto modo dire su questo giornale non posso non apprezzare. Il mio sforzo di interloquire con loro viene capito con riserva, ma capito. Mentre non si capisce dalle mie parti il perché ho accettato l’invito di Casa Pound a discutere con loro di diritti civili. Forse perché loro sono destra “fascista”, “estremista”, impresentabili, non da salotto buono? Questa è la ragione per cui non dovrei accettare di discutere con loro? Perché non dovrei accettare un invito da una Associazione di destra che si vuole porre il problema della sua cultura politica verso i diritti civili? Perché non accogliere questa apertura............Sono convintissima che potremmo costruire un paese migliore solo con una sinistra e una destra migliori. E questo potrà farlo solo una nuova generazione di dirigenti politici di sinistra e di destra che saprà andare oltre vecchie categorie e vecchie divisioni. Il mondo è andato avanti, e le divisioni di una volta non funzionano più e soprattutto tendono a nasconderne altre."

Secondo
Valerio Morucci, ex brigatista rosso invitato da Casapound a parlare di discriminazione e odio politico: "Io sono qui come uno che ha ferocemente discriminato e che ora lo e' a sua volta. Non sono un uomo ma un ex terrorista, non conta il mio presente ma il mio passato.........Sono qui anche come vostro nemico, e questa e' la cosa piu' importante - ha proseguito. Nemico perche' il percorso che voi offrite per la 'ricerca della felicita'' e' opposto a quello che condivido io. Venire qui, un gesto intellettuale, e' stato estremamente facile. La decisione e la scelta sono state tribolate......Ci sono state troppe tragedie, troppi morti, che "archivia" cosi' gli anni di piombo. La mia e' piu' che una testimonianza, e' il punto di vista dal basso di chi ha partecipato a quegli eventi. Non ho mai creduto nella mia fede tanto da abdicare alla mia liberta' personale. Quando la mia fede e la mia liberta' sono entrate in rotta di collisione, ho abbandonato la mia fede. Io che ho discriminato e ostracizzato vengo qui a dire che nessuno dovrebbe essere mai discriminato. Quando ci si oppone si discrimina e l'avversario, il nemico perde ogni dignita'".

Terzo
Sandro Mariani (Intervsita di Veronica Marcattili, direttore Corriere d'Abruzzo-http://www.ilcorrieredabruzzo.it/) :
"Confrontarsi fa crescere e se qualcuno fa bene al territorio gli va riconosciuto”, dice, lanciando, a proposito di dialogo, una frecciatina al Pd reo di aver contestato la nascita di CasaPound in Val Vibrata. “Non condivido la polemica del mio partito sulla nascita della sede dell'associazione a Sant'Egidio. Il comunicato di protesta era fuori luogo, inutile. Mi dissocio, anzi sarò lieto di instaurare un dialogo coi giovani di CasaPound se questo può servire a trovare idee positive per il territorio. Ci sono temi, come l'occupazione, vera piaga della Vibrata, che non hanno colore politico”.
E se un giorno un ex militante dei NAR fosse invitato da Rifondazione Comunista per parlare della strategìa della tensione?
E se un giorno l'ANPI chiedesse allo Stato di riconoscere il valore di combattenti ai repubblichini di Salò?
E se un giorno fosse possibile invitare all'università senza aggressioni, demonizzazioni e persecuzioni giudiziarie uno storico revisionista?
 
Bhè, quel giorno non me lo vorrei perdere per nessun motivo al mondo. Il giorno dopo ognuno tornerebbe nel suo campobase, sentendosi però, meno esule in patria.
 

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Commenti

Un abbraccio a Pietro Ferrari. Sono orgoglioso (anche se spesso in disaccordo) della tua firma su iduepunti. Grazie.

Chi, questo dialogo, lo porta avanti da anni, è completamente isolato dalla politica solo apparentemente conflittuale ma ampliamente spartitoria.........non conviene a nessuno da LA DESTRA A RIFONDAZIONE levare il velo del conflitto si scoprirebbe troppo.............una vera e propria arma di distrazione di massa L'esempio di un partito di estrazione antifascista (Salvemini, i Fratelli Rosselli, Ernesto Rossi) che va ai congressi dell'MSI di Almirante, combatte perchè i diritti di parlamentari europei del partito di LePen vengano riconosciuti (perchè i diritti sono di tutti non di tutti meno chi ci è poco simpatico) accoglie due ex esponenti dei NAR tra le sue fila, che lavorano fianco a fianco con un ex esponente di Prima Linea............senza che nessuno possa minimamente accusarli di simpatie fasciste.....certo poi gli eredi del pensiero unico diranno che lo sono ma è una mera mistificazione Chi fa davvero politica la fà sui problemi di oggi e non su fatti ampliamente superati e che, se proprio devono essere discussi devono esserlo da un punto di vista completamente differente ed attualizzato................ Visto che molti non conoscono il significato della parola DIALOGO Il termine dialogo (dal greco dià, "attraverso" e logos, "discorso") indica il confronto verbale tra due o più persone, mezzo utile per esprimere sentimenti diversi e discutere idee contrapposte. (Wikipedia)
Quando fa comodo va bene a buttarla in buonismo ancorché vituperato. Il dialogo non lo possiamo fare con tutti, specie con chi pratica e professa ideologie retrive pubblicamente e orgogliosamente esibite. Se uno mi dice andiamo a confrontarci con quelli di casa Pound rispondo che non ho tempo da perdere con fascisti dichiarati. Bisogna far sentire l'alterità e la non disponibilità ad un dialogo che sappiamo in partenza sarà fra sordi. Vorrei che fosse chiaro però che quelli di CPI hanno tutto il diritto di aprire le loro sedi e discutere con chi gli pare. Deve essere altrettanto chiaro però che non è permesso dalle nostre leggi fare apologia del fascismo o addirittura ricostituire il partito fascista. Ritengo che non bisogna fargli nemmeno tanta pubblicità a questi poveri sprovveduti. Quanto a Morucci, pluriomicida, condannato a diversi ergastoli, dissociato e graziato da provvedimenti premiali, mi riesce difficile accettare la parola " discriminato". E' a posto con la legge, come no, ma ci sono colpe che è difficile rimuovere e in ogni caso non mi sembra soggetto per il quale valga la pena muoversi dal proprio campo base. P.S. Se un domani l'ANPI dovesse fare quello che si auspica, credo che riconsegnerei la tessera.
in verità non è consentita la sola ricostituzione del partito fascista come PNF e non come partito di ideologie fasciste (infatti nella legge si parla di disciolto Partito Fascista)............. Sarebbe bene conoscere la loro proposta prima di giudicare....ovviamente il 99.9% delle proposte sono impossibili da condividere, almeno per me....ma è importante conoscere quel che propongono senza pregiudizi ormai lontani nel tempo e inadatti........retrivi allo stesso modo Rifiutando il dialogo ci si comporta come faceva il PNF durante il ventennio, il famoso fascismo degli antifascisti Loro, i costituenti, erano persone serie.... "La Costituzione della repubblica, mentre vieta in modo assoluto la riorganizzazione del disciolto partito fascista, non pone invece alcun limite alla libertà di manifestare il proprio pensiero, neppure quando la manifestazione abbia per oggetto persone, fatti e disegni politici del fascismo . Pertanto, per costituire reato, l'apologia del fascismo deve consistere in una esaltazione tale da poter portare alla riorganizzazione del partito fascista." Sia chiaro infine che mi impegnerei a difendere chiunque venga discriminato senza motivo ma solo sulla base di pregiudizi, rifiutando anche la sola conoscenza della proposta Cassazione penale , sez. II, 06 giugno 1977 Dirella.
cazzarola Ferrà, non solo scontri frontali....ehehehehehehe
.... ma il dialgo vero comporta inevitabilmente - umiltà - voglia di "rendere migliore la società", bene al di sopra del proprio sicuro piccolo orticello; - capacità di fare autocritica, superare le proprie rigidità e quindi apertura mentale; - avere la voglia di capire perchè chi ti sta davanti fa alcune scelte piuttosto che altre - eliminare il giudizio - sincerità estrema con se stessi mi chiedo: siamo pronti a questo? non credo. molti miei coetanei sono ottusi e forse posso apparire anche io così ai loro occhi.
Pensa un po tu! Ci sono anche fior di squadristi che siedono in parlamento e qualcuno fa pure il ministro.....
al bando Fascisti vecchi e nuovi o presunti tali, al bando i "comunisti" vecchi nuovo o presunti tali!
"Dovremmo rivendicare, nel nome della tolleranza, il diritto a non tollerare gli intolleranti" dal momento che (se tollerati), gli intolleranti tenderanno a distruggere o a rendere meno rilevanti le posizioni dei tolleranti." K.Popper
appunto non tollerare gli intolleranti complimenti!!!!! In questo modo? http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/11_aprile_14/gambizzato-co…
GAMBIZZATO IL CONSIGLIERE COMUNALE DI CASAPOUND A ROMA Roma, 14 apr. (TMNews) - Due persone a bordo di uno scooter hanno sparato per strada a Roma ad un consigliere di municipio, Andrea Antonini, mentre anche l'uomo era in sella al suo motorino: lo hanno colpito alla coscia, poi sono fuggiti. Antonini è il leader del movimento politico di estrema destra "Casa Pound" nel Lazio e vicepresidente a livello nazionale. La vittima ha 40 anni ed è consigliere circoscrizionale del ventesimo municipio con delega allo sport. Ora è ricoverato in ospedale ma non corre pericolo di vita. Sull'episodio indaga la digos e il commissariato Flaminio. Secondo le prime ricostruzioni, due persone a bordo di uno scooter su via Flaminia, all'altezza del civico 872, si sono affiancate ad Antonini mentre, anche lui in motorino, stava percorrendo la strada. I due gli hanno sparato a bruciapelo un colpo di pistola, di piccolo calibro, alla coscia poi si sono dileguati.
Spero che dopo quel che è successo al povero Antonini sia chiaro a tutti chi sono davvero gli "squadristi" e da che parte stanno.
Massimo, mò che vogliamo difendere il diritto d parlare di tutti contro il fascismo degli antifascisti siamo d'accordo, ma far diventare dei santi quelli di casa pound è eccessivo, aggressioni assalti etc.....sono nella loro cultura così come in quella degli anarco "disobbedienti" che hanno paura della giustizia siamo nel 2011 contrapporre ancora fascismo e comunismo è ridicolo ed insensato, con buona pace di chi ancora vede fascisti o comunisti in ogni dove
Nessun dolore. Il romanzo di CasaPound Il simbolo di CasaPound è la tartaruga: un animale che ha la fortuna di portare sempre con sé la propria casa. Perché chiunque dovrebbe averne una. "Flavio, diciotto anni, è uno dei tantifigli belli e infelici di Roma Nord, quella deiquartieri bene e del posto fisso nell’azienda dipapà. Un giorno, mentre cerca di entrare senza biglietto allo stadio, viene notato dalla sicurezza e inseguito tra la folla. Flavio si salva grazie all’aiuto di uno strano gruppo di ultrascon le magliette degli Zetazeroalfa, che gli fa da scudo come fosse una grande tartaruga. In mezzo a loro un volto conosciuto: l’ha già visto davanti a scuola, ma quella volta c’era quasi scappata la rissa. Adesso invece Giorgio, bruno e massiccio, figlio della Roma popolare, lo accoglie nel suo mondo, quello di una comunità che vive in un palazzo occupato all’Esquilino. “CasaPound” c’è scritto sulla facciata: è il cuore nero della capitale. Ecco la casa che Flavio cercava, ecco gli amici da sempre desiderati,e la felicità. Nei mesi successivi lui e Giorgio diventeranno carismatici militanti del Blocco Studentesco, l’organizzazione studentesca di CasaPound, e scopriranno la gioia di sentirsi fratelli, uniti nel medesimo destino,nelle lotte politiche e di strada. Fino alla notte in cui Giorgio viene arrestato: ha dato una coltellata a un pusher, dicono. Ma il suo avvocato difensore, conoscendo bene la realtà di Casa-Pound, sa che la verità è un’altra. Nessun dolore è una grande storia d’amicizia, è il ritratto di una città a più facce, ma soprattutto è il primo romanzo a raccontare l’epica quotidiana di quelli che si definiscono i “fascisti del Terzo Millennio”, un’officina sociale che ha radici in tutta Italia e mette in dubbio molte delle nostre certezze."
Non ho mai detto che a Casapound ci siano dei santi: non li conosco di persona. Nel mio intervento volevo puntualizzare come si usino a sproposito espressioni come "squadristi" et similia senza constatare che, propriamente, lo "squadrista" è colui che sostiene con la violenza - quando non con l'omicidio - il proprio pensiero. E chi ha gambizzato Antonini è uno squadrista, e squadristi erano tutti quei terroristi che negli ultimi anni hanno ucciso - da D'Antona a Biagi - in nome di un'idea politica la cui matrice di Sinistra è palese, c'è poco da fare. Poi, ci possiamo sempre perdere nella retorica dei "compagni che sbagliano", ma da dove siano venuti gli squadristi da vent'anni a questa parte mi pare incontestabile. Questo io volevo dire. Poi, se avete un po' di tempo, vi racconto di una mia personale esperienza di squadrismo.
Allora, ve la racconto lo stesso. A me ha insegnato tante cose. Ci vogliono cinque minuti per leggere: chi vuole, se li prenda. Giugno 1994 a Bologna. Il comizio di Gianfranco Fini. A quei tempi non avevo un’idea politica ben precisa. Ero arrivato all’università a Bologna, due anni prima, con idee di Sinistra ed anche un po’ pannelliane. Nel giugno 1994 avevo capito da un pezzo come Bologna funzionasse veramente, ed ero in fase di totale disinteresse. Ma Fini a Bologna era un evento (il Fini del ’94, dico! Era Vicepresidente del Consiglio). Allora quel giorno, non avendo nulla di meglio da fare, io e due amici andiamo a sentire Fini in Piazza Maggiore. Ora, a chi non conosce Bologna spiego che Piazza Maggiore ha piante rettangolare, è una sorta di “vascone” delimitato sui lati lunghi dalla Chiesa di San Petronio (da una parte) e da Palazzo Re Enzo ed il complesso del Nettuno (dall’altra). Su uno dei lati corti c’è il Comune, dall’altro dei palazzi dai quali si innestano sulla piazza due o tre vie: una di queste è Via Delle Clavature. Il palco del comizio dava le spalle a San Petronio, e Via Delle Clavature innestava sul lato alla destra del palco, alla sinistra di chi ascoltava il comizio. Bene. Noi siamo ad una cinquantina di metri dal punto in cui Via Clavature confluisce in Piazza Maggiore. Tra noi e lo sbocco della via, tante persone (la piazza è gremita) ed in mezzo a queste persone un gruppetto di skin. Sarà una trentina di ragazzi: è una fauna che a Bologna è assolutamente esotica ed io stesso non ne avevo visti molti, prima. Quando Fini inizia a parlare fanno un saluto romano, poi ascoltano il comizio facendo commenti ma tra loro e mai gridando o provocando in alcun modo. Si capisce dall’accento che non sono di Bologna: forse sono di Rimini o comunque della riviera. Insomma, ad un tratto, dalla nostra sinistra, ossia da Via Delle Clavature, parte una vera e propria gragnola di oggetti: sassolini, sassi, monete, accendini, addirittura qualche lattina di birra piena. Non ci rendiamo subito conto di quello che succede, molti cercano riparo sotto i portici mentre altri si addossano gli uni agli altri. Uno dei miei amici rimedia un profondo graffio all’occipite – un accendino l’ha preso in pieno, poi dovrà farsi un giro all’ospedale. Dal diradarsi della folla, vediamo immediatamente che, proprio da Via Delle Clavature, un buon numero di soggetti che abbiamo imparato a riconoscere perché, contrariamente agli skins, perfettamente integrati nella fauna locale lancia una raffica di insulti nei confronti degli skins, i quali, sebbene in numero nettamente inferiore, non ci pensano due volte e si lanciano contro di loro. Parte una seconda ondata di oggetti: accanto a me cade addirittura un tergicristallo e si vede bene che molte delle auto in Via Clavature sono danneggiate. Gli skins si infilano nella via (che non è molto stretta, anzi) ma finalmente si svegliano le forze dell’ordine che cercano di inseguire gli uni e gli altri. Nel frattempo, pochi istanti dopo, vicino al palco scoppia un pacco bomba che provoca dieci feriti. Noi, con l’incoscienza proprie dei ventenni universitari, restiamo lì ed infatti dopo il clou raggiunto col pacco bomba non accade più nulla di significativo, o almeno non ce ne accorgiamo. Chi doveva metterci la firma ce l'aveva messa, e bella grossa. C’è un seguito, ed è quello che mi ha dato la lezione più importante. Il giorno dopo leggo i giornali: credo fossero l’Unità ed il Corriere, ma non ne sono sicuro. Ebbene, si poteva leggere genericamente di “tafferugli” o, addirittura, di provocazioni ed aggressioni di estremisti di Destra a militanti di Sinistra. Io che avevo visto tutto e sapevo come erano andate le cose – ed erano andate come ve le ho raccontate – ho chiuso il giornale e me ne sono andato a studiare, per rilassarmi.